Qualcuno di voi ha visto Whale Rider, La ragazza delle Balene?

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theropithecus
00domenica 25 aprile 2004 12:43

mad283
00sabato 22 maggio 2004 18:00
In un piccolo villaggio costiero in Nuova Zelanda, i Maori affermano di discendere da Paikea, colei che viaggia sul dorso della balena. Da oltre 1.000 anni il figlio maschio che nasce dalla stirpe del capo diventa "l'erede al trono", ma quando la moglie di Porourangi dà alla luce due gemelli, un maschio e una femmina, madre e figlio muoiono durante il parto e Porourangi decide di chiamare la figlia Paikea in onore della dea delle balene. Il nonno della piccola si rifiuta però di riconoscerla come l'erede designata dalla tradizione, in quando femmina, ma dovrà comunque allevarla come sua nipote, visto che Porourangi ha deciso di andarsene in Europa per riprendersi dal dolore della perdita della moglie.

Con rare eccezioni, sono ancora poche le pellicole di produzione australe che arrivano fino a noi. In genere si tratta di pellicole almeno co-finanziate da Hollywood, o comunque dirette e/o interpretate da nomi famosi. "La ragazza delle balene" è una notevole eccezione, che ci dà l'occasione di dare un'altra occhiata alle tradizioni maori quasi diec'anni dopo "Once Were Warriors". Certo in questo caso la situazione è completamente diversa rispetto alla dura pellicola di Lee Tamahori: il film scritto e diretto da Nicki Caro racconta sì di una (giovane) donna alle prese con le rigide tradizioni della sua tribù, ma lo fa con delicatezza e con la giusta dose di ironia, anche se con ritmo incostante (pesantissimo nella parte finale) e qualche scelta di sceneggiatura estremamente prevedibile.

Il commento musicale di una Lisa Gerrard che dimostra in pieno tutto il suo amore per i lavori di Vangelis aiuta certamente a dare efficacia alle sequenze più oniriche ma sembra in un paio di momenti appartenere al film sbagliato. Ascoltare il CD con la colonna sonora deve fare uno splendido effetto, ma non è per l'industria discografica che queste musiche sono state composte.

Tratto da un romanzo di Witi Ihimaera, "La ragazza delle balene" sembra a tratti l'ennesimo spot turistico a favore della Nuova Zelanda, ma racconta senza sentimentalismi una storia ricca di sentimento, una storia chiaramente sentita da chi ha relizzato il film. Piacerà a molti, immagino. Ed è un bene.

theropithecus
00sabato 5 giugno 2004 12:28
Re:

Scritto da: mad283 22/05/2004 18.00
In un piccolo villaggio costiero in Nuova Zelanda, i Maori affermano di discendere da Paikea, colei che viaggia sul dorso della balena. Da oltre 1.000 anni il figlio maschio che nasce dalla stirpe del capo diventa "l'erede al trono", ma quando la moglie di Porourangi dà alla luce due gemelli, un maschio e una femmina, madre e figlio muoiono durante il parto e Porourangi decide di chiamare la figlia Paikea in onore della dea delle balene. Il nonno della piccola si rifiuta però di riconoscerla come l'erede designata dalla tradizione, in quando femmina, ma dovrà comunque allevarla come sua nipote, visto che Porourangi ha deciso di andarsene in Europa per riprendersi dal dolore della perdita della moglie.

Con rare eccezioni, sono ancora poche le pellicole di produzione australe che arrivano fino a noi. In genere si tratta di pellicole almeno co-finanziate da Hollywood, o comunque dirette e/o interpretate da nomi famosi. "La ragazza delle balene" è una notevole eccezione, che ci dà l'occasione di dare un'altra occhiata alle tradizioni maori quasi diec'anni dopo "Once Were Warriors". Certo in questo caso la situazione è completamente diversa rispetto alla dura pellicola di Lee Tamahori: il film scritto e diretto da Nicki Caro racconta sì di una (giovane) donna alle prese con le rigide tradizioni della sua tribù, ma lo fa con delicatezza e con la giusta dose di ironia, anche se con ritmo incostante (pesantissimo nella parte finale) e qualche scelta di sceneggiatura estremamente prevedibile.

Il commento musicale di una Lisa Gerrard che dimostra in pieno tutto il suo amore per i lavori di Vangelis aiuta certamente a dare efficacia alle sequenze più oniriche ma sembra in un paio di momenti appartenere al film sbagliato. Ascoltare il CD con la colonna sonora deve fare uno splendido effetto, ma non è per l'industria discografica che queste musiche sono state composte.

Tratto da un romanzo di Witi Ihimaera, "La ragazza delle balene" sembra a tratti l'ennesimo spot turistico a favore della Nuova Zelanda, ma racconta senza sentimentalismi una storia ricca di sentimento, una storia chiaramente sentita da chi ha relizzato il film. Piacerà a molti, immagino. Ed è un bene.





A me è piaciuto molto, splendida la colonna sonora, splendidi i paessaggi e bellissima la storia.

Poi quando ci sono i maori di mezzo non ci capisco più niente....[SM=x39897]
mad283
00sabato 5 giugno 2004 23:42

A me è piaciuto molto, splendida la colonna sonora, splendidi i paessaggi e bellissima la storia.


Beh, ma anche a me il film è piaciuto, solo che un po' mi aveva infastidito l'insistenza nel voler mostrare le bellezze del paesaggio naturale. Peccato, comunque, che in Italia non l'abbia praticamente cagato nessuno. Speravo almeno in un rilancio dopo la piccola aveva ottenuto la nomination all'Oscar, invece nisba...
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