Quella sensazione...

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Sarah
00giovedì 6 febbraio 2003 15:30
che non provo da molto.... che ho provato al termine di film tipo "Rain Man", "Schindler's List" , nel suo piccolo anche alla fine della mia tanto amata "Carlitos way" o di "Scent of a woman"..o "Nel nome del padre" o..."Le ali della libertà"...o "Il colore viola"....o che ne so ...sto cercando si scorrere nella mia mente i titoli di film che ho visto..... va beh non me ne vengono altri...ma spero abbiate capito di che genere di sensazione stia parlando....quello stato d'animo che ti riempie il cuore,che ti emoziona fino alle lacrime,che ti fa pensare che la vita forse é davvero tutto un film e le voci che stanno intorno a noi sono la splendida colonna sonora...beh per farla breve,sono mesi,se non anni che al termine della visione non provo più quella sensazione...avrò scelto sempre film sbagliati? Consigliatemi qualche film che possa ancora emozionarmi tanto....
micky78
00giovedì 6 febbraio 2003 16:12
beh sarah...è una cosa abbastanza soggettiva, credo... io mi sono emozionata così nel vedere Le Due Torri, ma non tanto per il film in sè, ma x il fatto di aver visto realizzare un mio mito...io leggo parekkio e quando poi esce il film basato su un libro in cui ho perso ore e ore, (o forse dovrei dire guadagnato) per me c'è sempre questa sensazione di gioia immensa...

Donia
00giovedì 6 febbraio 2003 17:22
Sarah capisco benissimo ciò che intendi e anche io non provo più quella sensazione da tantissimo tempo ormai...
Sarà perchè concentro un pò troppe aspettative sul finale...e alla fine quasi ogni film finisce per deludermi[SM=x39923]
marlowe
00giovedì 6 febbraio 2003 21:11
Ragazze, non ho capito molto bene che cosa rimpiangete? Capisco che nel panorama cinematografico si affollino schifezze inguardabili, manufatti magari eleganti ma freddi come ossi di seppia, truculenze indigeribili, scemenze. Però...

Cercate sensazioni forti?
"Gangs of New York" di Martin Scorsese ve ne offre in quantità, sull'assunto che l'America non è nata dai padri Pellegrini, dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo, dai rudi cowboys, dalla Bibbia ma dalla violenza, dai brogli elettorali, dal razzismo, dall'ingiustizia e dal sangue versato.

Cercate il politicamente impegnato, il documentarismo appassionante, l'impegno civile?
"Bowling for Columbine"

Cercate divertimento, al riparo dalle idiozie vanzinesco-parentiane?
L'ultimo Spielberg, "Sognando Beckam", "Il mio grasso grosso matrimonio greco", "La cena dei cretini", "L'apparenza inganna", "Ma che colpa abbiamo noi". Tutte commedie garbate, intelligenti, assolutamente non volgari.

Qualcosa di provocatoriamente femminile?
"Otto donne e un mistero" di Ozon: bellissimo film, scintillante, ironico, con 8 attrici 8 una più brava dell'altra.

Brivido con lieto fine?
"Panic room", buon film di David Fincher.

Cercate inquiteudine e angoscia?
"Spider" di Cronemberg anche se io continuo a pensare che Cronemberg sia un regista molto sopravvalutato (e qui mi aspetto i fulmini delle giovani generazioni).

Cercate un finale gratificante?
"Sulle mie labbra" di Jacques Audiard, un film bellissimo.

Cercate emozione e commozione e anche qualcosa di più?
"Parla con lei" di Pedro Almodovar (mirabile e commovente), "L'uomo senza passato" (magnifico) , "Marie Jo e i suoi due amori" (struggente fino alla devastazione).

Cercate un capolavoro?
La riedizione (splendida) de "Il grande dittatore" di Charlie Chaplin.

Su ragazze, non scoraggiatevi. Il bel sogno del cinema non è finito.
Donia
00giovedì 6 febbraio 2003 21:16
non è la stessa cosa

alcuni dei film che tu hai citato non mi lasciano a pensare per settimane e mesi dopo che ho visto il film

non mi lasciano la sensazione di aver vissuto nel film stesso...[SM=x39923]
marlowe
00giovedì 6 febbraio 2003 21:31
Ma, allora non sono sicuro di aver capito bene. E' possibile che ci sia una specie di scarto tra quelle che sono le nostre aspettative emotive, irrazionali, e quello che il film può offrire. A volte a me è capitato di rimanere più colpito da un film brutto o mediocre o appena appena buono che da un capolavoro. Non so: "I ponti di Madison County" di Clint Eastwood mi perseguita ancora, "Amarcord" di Fellini l'ho dimenticato (senza troppi rimpianti).
Ma il problema deve essere mio, non del film.
________
Saluti
Marlowe

[Modificato da marlowe 06/02/2003 21.32]

Sarah
00venerdì 7 febbraio 2003 11:14
Re:

Scritto da: marlowe 06/02/2003 21.11
Ragazze, non ho capito molto bene che cosa rimpiangete? Capisco che nel panorama cinematografico si affollino schifezze inguardabili, manufatti magari eleganti ma freddi come ossi di seppia, truculenze indigeribili, scemenze. Però...

Cercate sensazioni forti?
"Gangs of New York" di Martin Scorsese ve ne offre in quantità, sull'assunto che l'America non è nata dai padri Pellegrini, dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo, dai rudi cowboys, dalla Bibbia ma dalla violenza, dai brogli elettorali, dal razzismo, dall'ingiustizia e dal sangue versato.

Cercate il politicamente impegnato, il documentarismo appassionante, l'impegno civile?
"Bowling for Columbine"

Cercate divertimento, al riparo dalle idiozie vanzinesco-parentiane?
L'ultimo Spielberg, "Sognando Beckam", "Il mio grasso grosso matrimonio greco", "La cena dei cretini", "L'apparenza inganna", "Ma che colpa abbiamo noi". Tutte commedie garbate, intelligenti, assolutamente non volgari.

Qualcosa di provocatoriamente femminile?
"Otto donne e un mistero" di Ozon: bellissimo film, scintillante, ironico, con 8 attrici 8 una più brava dell'altra.

Brivido con lieto fine?
"Panic room", buon film di David Fincher.

Cercate inquiteudine e angoscia?
"Spider" di Cronemberg anche se io continuo a pensare che Cronemberg sia un regista molto sopravvalutato (e qui mi aspetto i fulmini delle giovani generazioni).

Cercate un finale gratificante?
"Sulle mie labbra" di Jacques Audiard, un film bellissimo.

Cercate emozione e commozione e anche qualcosa di più?
"Parla con lei" di Pedro Almodovar (mirabile e commovente), "L'uomo senza passato" (magnifico) , "Marie Jo e i suoi due amori" (struggente fino alla devastazione).

Cercate un capolavoro?
La riedizione (splendida) de "Il grande dittatore" di Charlie Chaplin.

Su ragazze, non scoraggiatevi. Il bel sogno del cinema non è finito.




Non é che io sia scoraggiata,anzi...ho ancora molta fiducia nel cinema e vivo nella speranza di riprovare determinate sensazioni ... sono d'accordo su alcuni dei film che citi...certo possono scatenare forti emozioni...ma come dice Donia,non tanto forti da lasciarti qualcosa dentro...tra i film che ho visto quest'anno,ricordo con molto piacere TRaffic (l'ho visto al cinema e in VHS), con altrettanto piacere ricordo Blow...o In the bedroom ...mi sono piaciuti,ma nulla più...non andrei mai a vedere la riedizione de "Il grande dittatore" perché a costo di sembrare un'eretica, a me Chaplin non piace assolutamente come pure "Le due Torri" che non sono il mio genere...ma tra tutti i film che ho visto in quest'ultimo periodo,non ne ho trovato uno... certo non ho visto Gangs of New York o Sulle mie labbra o Bowling Columbine,in compenso ho visto Bloody Sunday e mi é piaciuto molto...ma siamo sempre li... Ha ragione anche Micky quando dice che é comunque tutto molto soggettivo e ciò che può far emozionare la mia anima,magari può risultare noioso per qualcun altro....prendo l'esempio di Blow Up di Antonioni,film vecchissimo che ho avuto occasione di vedere di recente...ecco , quello é un gran film che mi ha emozionata non poco nonostante il dialogo fosse quasi azzerato e i ritmi molto lenti...mi ha lasciato una strana sensazione per giorni,ho pensato e ripensato alla "costruzione"di quel film...da un puntino é nato un quadro-capolavoro... l'ho proposto al mio compagno...ha resistito 10 minuti...il tempo di trovare la posizione giusta per una sana dormita...[SM=x39941]



P.S. ho visto anche Spider..ma il mio concetto di inquietudine e angoscia si avvicina di più al Sesto Senso , a The Blair Witch Project (anche se molti lo considerano una grande bufala) o Le verità nascoste...
Donia
00venerdì 7 febbraio 2003 11:21
Re: Re:

Scritto da: Sarah 07/02/2003 11.14




P.S. ho visto anche Spider..ma il mio concetto di inquietudine e angoscia si avvicina di più al Sesto Senso , a The Blair Witch Project (anche se molti lo considerano una grande bufala) o Le verità nascoste...




icredibile[SM=x39918]

anche io!!!


marlowe
00sabato 8 febbraio 2003 08:44
Forse adesso, forse, comincio a capire. Noi qui non stiamo parlando di film, stiamo parlando di noi stessi, della nostra soggettività, come peraltro è già stato accennato. Soggettivamente parlando tutto è legittimo nella stessa misura in cui però tutto è anche arbitrario. Tu Sarah hai, e ci mancherebbe altro!, il diritto di affermare che Charlie Chaplin non ti piace, che i suoi film ti annoiano, che gli preferisci altri autori. Così come io posso tranquillamente affermare che non mi piace Albert Einstein, che la teoria della relatività mi fa addormentare, che i suoi libri non li leggo e che preferisco i bei polpettoni di Ken Follet o Wilbur Smith. Soggettivamente ho ragione. Oggettivamente Chaplin e Einstein restano due geni, due autori di opere fondamentali nella storia del cinema, della scienza e dello spirito; mentre Ken Follet e Wilbur Smith rimangono due abili e fortunati artigiani della parola.
Per questo mi sento di dire che "quella sensazione" non è qualcosa che sta dentro un film, che noi prendiamo, ci portiamo via e con la quale poi, nella gratificazione o nell'irrequietezza, conviviamo; ma qualcosa che sta piuttosto dentro di noi, nascosta nei nostri profondi recessi psicologici, negli strati inconsci della nostra psiche, qualcosa di silente e che per vibrare ha bisogno di un piccolo shock emotivo. Ecco allora che ci si pone di fronte al film come di fronte a un sogno e, se ci pensate, i film sono fatti della stessa "materia" di cui sono fatti i sogni: luce, ombra, escursioni nel tempo, atmosfere, pulsioni, allucinazioni; e come i sogni possono essere subito dimenticati o permanere a lungo nella memoria, indipendentemente dal contenuto e dalla qualità della "rappresentazione". In questi casi, non ci dobbiamo chiedere perchè certi film non ci emozionino come altri, non dobbiamo addentrarci su un terreno critico, non dobbiamo, in altre parole, capire il film; ma dobbiamo capire noi stessi e chiederci perché ci siamo emozionati in quel modo, che cosa ha fatto scattare dentro di noi "quella sensazione", qual è la corda che si è messa a vibrare e che, sull'onda di una associazione emotiva, di una specie di cortocircuito psichico con il film, continua a farlo per lungo tempo. E questo non è più territorio cinematografico. E' il territorio della psicologia, forse della psicanalisi.

PS
Sarah. Su "Professione reporter" sono d'accordo con te al cento per cento.
Mi permetto di consigliare a tutti il film di Almodovar "Parla con lei" e quello di Guédiguian "Mari Jo e i suoi due amori".
Voglio vedere se non vi emozionano, non vi commuovono, non vi fanno soffrire, non vi entrano nell'anima.
A meno che non abbiate il sangue di Alien, la mente di Nosferatu e il cuore di Terminator.[SM=x39918]
Ditemi che non siete così. [SM=x39854] [SM=x39858]

Lanciatrice-di-coriandoli
00martedì 11 febbraio 2003 20:52
Sono per l'ennesima volta daccordo con Marlowe[SM=x39993]
Credo che il problema sia dentro ognuno di noi. Premetto che anche io da tempo non provo più quelle sensazioni che dici Sarah, e non solo, saranno 4 o 5 anni che i film che davvero mi piacciono sono pochissimi.....Ho capito che almeno nel mio caso, dipende da me....Per prima cosa sono cresciuta...e non è una cosa da poco...ciò che emozionava qualche tempo fa, difficilmente mi emoziona oggi...poi ho visto tantissimi bei film...parlo di film vecchi che ho riscoperto...da "La regola del gioco" a "Notorious", da "Susanna" a "il mostro di D.", da "Quarto potere" a "L'infernale Quinlan"....e il concetto di bello e di appassionante è profondamente cambiato in me.....non fraintendetemi: continuo a non soppportare Antonioni, a non amare troppo Fellini (A parte "lo sceicco bianco")...continuo ad adorare la commedia (sempre più raro trovare una buona commedia di questi tempi....), quindi nel profondo non sono cambiata, ma il punto di vista è sicuramente diverso.....

Forse per riprovare quell'emozione ci vuole: non esserti fatta un'idea prima di vedere il film; essere fortunata e trovare un film bello; essere nella serata giusta.....e poi lasciarsi andare...........

NB Sicura, sicura su Chaplin????? A volte ci vuole del tempo per riscoprire un autore.......riprovaci fra un pò..........io ogni tanto riprovo con Antonioni................ma devo continuare a provare...almeno per il momento[SM=x40004]
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