Racconti attorno al falò 2!

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Zen
00sabato 27 settembre 2003 18:28
Sono le 20 circa di una calma giornata d'estate. Mi trovo nel mio appartamento di Roma. Non sono nato in questa città.
Mi trovo quì per lavoro. Si, sono il classico meridionale che ha trovato un posticino di lavoro e ha dovuto trasferirsi.
Sono tornato a casa dopo la giornata lavorativa e non sono affatto stanco.

Wump
00sabato 27 settembre 2003 22:00
"Non sono stanco", continuo a ripetermi nella mente queste tre parole e intanto fisso un pupazzo sul divano, me l'ha regalato Maria Chiara... quanto mi manca.

Sono a Roma da un mese più o meno, eppure questa città mi eccita notevolmente: prendo la prima t-shirt che ho sottomano, i comodi pantaloni della mia tuta, e le scarpette da tennis. Quando ero a Napoli facevo una corsetta di pomeriggio nella villa comunale abbigliato nello stesso modo, ma adesso mi servono per girare comodo.

Incredibile ce l'ho fatta ho avuto quel posto, non pensavo di poterci arrivare, infondo ero anche la persona più adatta, non ne ho dubbi. Hanno detto qualsiasi cosa alla prova di colloquio con il datore di lavoro, il Sig. Farnese : ingegneri, ex membri del genio civile, poliziotti e anche chi vantava di essere un Hacker professionista e chi ancora ha cominciato a scartabellare fascicoli di centinaia di pagine che volevano rappresentare un curriculum vitæ. Io sono stato davanti al Farnese soltanto dieci minuti non ho detto quasi sulla ma egli si è alzato e ha fatto un cenno verso la donna seduta alla sua destra. Poco dopo una pacca sulla spalla e da li ho capito subito che ero dentro. Fantastico!

"Incredibile ce l'ho fatta, non sono stanco... per niente stanco". Roma è ricca di sorprese, è bellissima e da oggi è tutta per me. Mi avvicino al finestrone del mio appartamento dal quale vedo tutta Piazza Navona, chi l'avrebbe mai detto io, Federico Manfredi anni 31 di professione pizzaiolo scelto senza il minimo dubbio fra una rosa di professionisti di ogni genere che ci avrebbero invidiato i colleghi americani. Si, ho dovuto lasciare la bella Napoli, Maria Chiara e la famiglia ma se non l'avessi fatto sono sicuro che in qualche modo avrei perso molto di più, mentre ora sono costretto a sentirne solo la mancanza. Bene, la ruota gira a mio favore.

Infilo di corsa la T-shirt, la tuta e le mie scarpette, guardo con un sorriso appena accennato la suola consumata ma che risveglia in me un'innata serenità. "Federico Manfredi, per servirVi anni 24 pizzaiolo ... lavoravo a Napoli presso la pizzeria del Gambero Rosso e.. ehm alla fine sono amico di tutti ed è da quando ero piccolo che la bocca chiusa la so tenere, Capità e figuratevi che da Capossela a De Bernardi tutti quanti mi tenevano 'o stesso rispetto e squisitezza perchè, vi ripeto capità io vado e vengo ...e la bocca chiusa la so tenere". Dissi soltanto questo al Signor Farnese e lui si accorse subito che stavo solamente imitando il dialetto Napoletano, in quanto non ne avevo la minima cadenza nè ne conoscevo le parole più comuni. Ma non disse niente, io lo capì dai suoi occhi. Mi diede la pacca sulle spalle ed ora è un mese esatto che sono qui, anche se di affari importanti c'è solo la giusta attesa prevista dal caso.

Continuo a guardarmi nello specchio, una volta pronto, e apro la cassettiera del comodino. "Non sono per niente stanco ... Roma è fantastica e ce l'ho fatta. Non può andare meglio di così".

La mia mente pareva ripetere all'infinito quelle frasi. Una volta aperto il cassetto, pareva essere daccordo anche il silenziatore della mia Calibro 45, salutandomi con un piccolo bagliore metallico, riverbero delle luminarie della Città Eterna.
Zen
00domenica 28 settembre 2003 21:30
Re:
Questa sera mi ritrovo a casa da solo, come ogni tanto di rado succede. Squilla il telefono.
Il suo rumore è quello classico. Infatti ho ancora il vecchio telefono, quello che per comporre il numero devi far roteare il dito.
"Pronto, Federico!?!"
"E chi vuoi che sia?!","Susanna, ciao, come stai" Le rispondo.
"Ti va di andare a mangiare una pizza?"
"Non fare sempre le solite BAT..tute!".
"Ah, ah ah. Questa l'hai improvvisata, o l'hai sentita da qualche parte?"
"Mah! Parlavi sul serio? Andiamo a mangiare qualcosa fuori?"
"Si, perchè no?"
"Dai passo a prenderti"
Un po' di profumo. Un ritocco ai capelli. E son pronto.
Scendo tutto gasato.
Camminando verso l'automobile posteggiata sotto casa, noto una persona particolare. Non mi convince.
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Mandami SMS gratis
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...Voci nel Web...

[Modificato da Zen 28/09/2003 21.32]

Zen
00martedì 30 settembre 2003 15:05
Re: Re:
E più la guardo e più mi sembra familiare. Ci penso un po' e mi accorgo che mi somiglia un poco. E più la osservo e più sembra un mio gemello.
Ma io non ho fratelli. Chi è costui?

Zen
00giovedì 2 ottobre 2003 00:58
Re: Re: Re:
Bang
Mi sveglio di soprassalto da uno stato di torpore. E' stato questo stordimento a farmi immaginare tutto questo? Mi sento confuso. Ogni tanto mi capita. Effettivamente è una deformazione professionale. Lavoro molto tempo su internet. Come un topo mi trovo sempre al buio. E leggo tante storie. Sento, leggo vedo.
E poi mi capita come stanotte di confondere realtà con virtualità.

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