Racconti di viaggio

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Sarah
00lunedì 5 maggio 2003 11:07
Amo viaggiare alla scoperta di nuovi mondi e di nuove culture,i miei viaggi sono stati tutti delle grandi avventure,niente di prefissato,giusto il volo andata e ritorno,il resto l’abbiamo sempre lasciato nelle mani del destino e le esperienze vissute mi hanno arricchita molto….
C’è un viaggio che vi è rimasto nel cuore o che sognate da sempre e che vi va di raccontare qui?

Sarah
00martedì 6 maggio 2003 10:17
Apro le danze con la prima puntata del mio racconto indiano:


Dopo una lunga attesa ecco il nostro turno al check-in…qualche discussione sulla chitarra di Davide,ma alla fine riusciamo ad avere le nostre carte d’imbarco.Scalo a Londra,cambio di aeromobile e nuovo imbarco .Durante tutto il volo di andata non ho smesso un attimo di consultare la mia guida , di scorrerla pagina per pagina alla ricerca di ogni prezioso dettaglio sui luoghi che avremmo visitato da li a qualche ora…e quando la hostess ci annuncia che entro pochi minuti saremmo atterrati a Nuova Delhi,il mio cuore inizia a palpitare preso da un emozione incontrollabile…stringo la mano di Alex,lo guardo negli occhi e cerco il suo sorriso rassicurante. Eccoci al nastro trasportatore ,ad uno ad uno prendiamo il nostro bagaglio ma ci accorgiamo che all’appello mancano un paio di zaini. Parte la solita sequela di imprecazioni lombarde,quando vediamo avvicinarsi una sorridente e pacata ragazza indiana con una cartelletta tra le mani, estrae un modulo e ce lo porge spiegandoci che i nostri bagagli sarebbero arrivati sicuramente con il volo del giorno seguente,è quasi la normalità nei periodi di intenso traffico. Decidiamo di fidarci e compiliamo il modulo,lo consegniamo ad uno sportello all’esterno dell’aeroporto e speranzosi ci infiliamo sul ns. taxi alla volta dell’hotel prenotato. Il mio sguardo inizia a cercare avidamente il mondo intorno a noi,osservo ogni particolare della vita che scorre da quel finestrino quando un senso di angoscia mi assale, il mio cuore inizia a dolorare di fronte a tanta miseria,alle baracche,alla sporcizia,agli storpi,ai questuanti…e la mia mente inizia a chiedersi cosa ci faccio su quel taxi umidiccio e maleodorante,cosa mi ha spinto ad affrontare questa esperienza,perché su quella guida non c’è un segnale di avvertimento…perché nessuno mi ha detto niente…quanto vorrei chiedere al taxista di fare inversione e riportarmi in aeroporto per prendere il primo volo per Milano. Ma resisto . Ci scarica di fronte ad un palazzo dalla facciata grigia come grigio ed umido è il cielo sopra di noi mentre l’aria è grossa e mi riesce difficile persino respirare…entriamo esausti nel nostro albergo,sbrighiamo le formalità e ci facciamo consegnare le chiavi.La cappa di umidità sembra voglia schiacciarci al pavimento , è più forte di noi e tutto diventa faticoso..persino salire le ampie scale in marmo bianco e lucente che conducono al piano delle camere. Apro la porta. Un angusta stanza dalla quale esce un odore di canfora che mi riporta alla mente l’armadio della nonna, il pavimento è coperto da una folta moquette rossa dentro la quale le nostre scarpe affondano, scorgiamo due lettini e un bagno. Appoggiamo gli zaini e tiriamo fuori i nostri sacchi-lenzuola , forse è un po’ prematuro iniziare ora ad usarli,servono per le emergenze…ma le lenzuola dei lettini sono sporche e macchiate e questa ci sembra proprio un’emergenza…e con tutti i pensieri della giornata cerco di abbandonarmi a Morfeo.



icsicsxx
00giovedì 8 maggio 2003 19:25
mi piacerebbe molto raccontare alcuni viaggi; appena riesco a farlo partecipo al 3d
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Sarah
00martedì 13 maggio 2003 15:01
via dalla pazza folla..quante volte l'ho pensato appena entrata in contatto con Delhi..una volta usciti dall'hotel,accompagnati dal solito cielo grigio una moltitudine di gente si accalca intorno a noi, ad ogni cosa che si muova...siano persone...taxi..risciò...ti si aggrappano imploranti...one rupie..one rupie è il loro grido..avete un'idea di quanto valga una rupia?Le loro mani ti si attaccano ovunque ,ti tirano,ti chiamano...L'impatto é sconvolgente...noi abituati alle nostre città..ai ns.barboni che se ne stanno li per terra con un pezzo di cartone sul quale scrivono la loro preghiera...agli extracomunitari ai semafori...niente di tutto questo assomiglia anche solo vagamente alla miseria indiana...Camminavo zigzagando tra storpi e questuanti....mentre in silenzio..piangevo evitando di farmi vedere dai miei compagni di viaggio...accampando scuse per le mie lacrime e i miei occhi arrossati...é lo smog..non si respira..mi bruciano gli occhi...mi brucia il cuore... Non ce l'avrei mai fatta a passare un mese in quell'inferno...Alex cercava di consolarmi nonostante fosse altrettanto sconvolto...niente di quello che ci si aspetta si avvicina a quello che é in realtà...siamo tutti profondamente provati da questo primo giorno a Delhi ma cerchiamo di farci forza tutti insieme e proseguire in questa avventura...Intanto i ns.zaini sono giunti in aeroporto perfettamente in ordine e sigillati con la cera lacca.. disbrighiamo tutte le formalità necessarie e dopo aver rinunciato all'idea del treno e dell'autobus decidiamo di salire su due taxi alla volta di Agra....Agra e il Taj Mahal...

L'autista cerca di allietarci il viaggio mettendo della musica molto allegra ... dal ritmo scampanellante.. mentre noi siamo stretti.. appiccicosi.. sudaticci..maleodoranti..sporchi...gli zaini sulle ginocchia...i finestrini che non si abbassano...'na tortura... ma Agra é vicina...e ci accoglie presto...cosi diversa...più tranquilla..meno traffico..meno persone...ci conduce fino all'ingresso di un bell'albergo..se non é di ns.gradimento ci aiuterà a trovarne un altro.. ma ci rassicura..é uno dei più belli della città...much expensive dice lui ma una volta entrati il prezzo sembra davvero abbordabile..l'hotel é grazioso e pulito..di recente costruzione e la signorina che ci accoglie ipnotizza tutti i ns.ometti... Le donne indiane sono davvero molto belle..ma la direttrice di quest’hotel ha qualcosa di speciale…alta..capelli folti , lunghi e lisci..mora con due profondi occhioni verdi ,il sari dello stesso colore dei suoi occhi smeraldo la rende ancor più luminosa..la carnagione liscia..olivastra..sorridente .. un garbo ed una gentilezza fuori dal comune...quella gentilezza che caratterizza questo popolo..una gentilezza che ritroveremo ovunque anche nella miseria più misera...

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