Racconto di natale

Quando il telefono suonò stavo dormendo alla grossa. Alzai la cornetta e con voce impastata biascicai un "chi è?". Dall'altro capo del filo mi rispose la voce di una specie di trans:"Sono n°4, il folletto di Babbo Natale, c'è bisogno del tuo aiuto, svelto!" e mi sbattè il telefono in faccia.
Minchia, le 2 di notte del 23 dicembre.

Tempo di darmi una sistemata e presi partii.... Il folletto n°4 mi aspettava fuori dall'aeroporto e mi caricò su una slitta trainata da dodici "renni" castrati con tendenze fetish: non ce n'era uno che non avesse un vestito di pelle con le borchie, e ad ogni frustata del folletto mugolavano di piacere, tant'è che andavano piano apposta per farsi frustare. Quaranta chilometri in 7 ore: quando arrivai avevo la brina anche nel lembo di pelle tra l'ano e i testicoli. Per strada n°4 mi aveva detto che il Boss non aveva intenzione di portare i regali ai bambini quest'anno, e che dovevo assolutamente aiutarlo a convincerlo a fare il suo dovere.

Dentro la catapecchia del vecchiaccio, attaccata alla fabbrica di giocattoli dove migliaia di cinesi lavoravano incessantemente sottopagati (costavano meno dei folletti e soprattutto c'erano molte meno probabilità che qualcuno provasse la loro esistenza) il puzzo era una commistione di chiuso, sudore e vicks vapurub. Mi tolsi il giaccone e mi diressi verso il salotto, da dove sentivo arrivare delle voci, anzi degli ansimi: il ciccione era lì, spaparanzato su una poltrona, con indosso solo un paio di mutande con le sgummate (abbastanza evidenti per giunta) e una canottiera macchiata di sugo, più l'immancabile cappello che nascondeva le calvizie, che si guardava "Anal destruction n°12" con in mano una lattina di birrozza gelida e nell'altra.. beh, lasciamo perdere dove stava l'altra.

-Ehi Babbo, come ti gira?
Non si girò neanche
-La solita merda, Ras, e tu?
-Diciamo che preferirei stare ai Caraibi tra due modelle ventenni assatanate di sesso, piuttosto che venire a tirare su un alcoolizzato erotomane nel regno del ghiaccio
Nessuna risposta.
-Senti un po', il tuo folletto domestico..
non mi lasciò finire l'arringa inquisitoria.
-.. n°4 è un coglione, ho detto che non ci vado più a portare i regali ai bambini, e tu non mi farai cambiare idea
-Ok, ok, ora ne parliamo.. ma devo stare in piedi tutto il tempo o mi posso sedere?
Il vecchiaccio grugnì e mi indicò il divano lurido che stava poco lontano. Mi sedetti tra il mucchio di roba da stirare e la bambola gonfiabile.
-Mi dicevi che non vuoi portare più i regali ai bambini..
Rutto di circostanza
- ..sì, quei piccoli delinquenti diventano ogni giorno più insolenti, "e portami la play 4 con 120 giochi, e portami l'x-box xon il volante e il water per giocare a colite macrae 3, e portami questo, e portami quello, e voglio la pace nel mondo.. mi sono rotto i coglioni di essere alla mercè di quei piccoli figli di..
in quel mentre si sentì il motore di una motoslitta avvicinarsi
-Presto a terra!
Babbo Natale mi acchiappò per un braccio e mi tirò con lui per terra, mentre una raffica di mitra colpì le finestre mandandole in frantumi. I proiettili sibilavano come zanzare del borneo.
Babbo tirò fuori dalla fondina sotto l'ascella la sua Smith&Wesson e cominciò a rispondere al fuoco
- Maledetti bastardi, crepate!
intanto n°4 aveva strisciato dalla cucina fino sotto la finestra e diede man forte al Boss con un fucile a pompa a canne mozze. Due caddero subito, e il terzo fece per scappare fino a quando n°3, spuntato da dietro un albero, non lo segò in due con un'AK-47 di fabbricazione russa.
Mi alzai a fatica, mi sembrava di avere un alveare in testa.
-E quelli chi cazzo erano?-
Babbo Natale si accese un cubano, regalo di Fidel in persona
- Scagnozzi di Gesù Bambino. Cominciano a giocare un po' troppo pesante per i miei gusti, soprattutto da quando si sono affiliati a quei terroni del clan di San Nicola
N°4 mi chiamò dalla cucina.
-Vai a vedere cosa vuole il nano, io intanto metto un po' a posto questo cesso
Il folletto mi prese in disparte e mi disse che i problemi erano iniziati da quando quella befana della Befana l'aveva mollato per scappare con tale Angelo Pasquetta, re del cathering primaverile, e che il tutto era peggiorato quando uno dei cinesi era finito nella macchina per fare i panettoni ed erano usciti 1500 panettoni al gusto di involtino primavera.
Non c'era di che lamentarsi, una bella situazione di merda. Ritornai in salotto.
-Ehi Ras, vuoi un drink?
Babbo si stava preparando il solito scotch on the rocks con succo d'arancia
-No, grazie, sai che sto cercando si smettere..
Babbo si mise a ridere, tossicchiò e scatarrò nel caminetto, poi si rimise a sedere sulla poltrona, mentre n°3 tappava la finestra con delle assi di legno e un foglio di nylon.
-Eh sì Ras, quest'anno non me ne va bene una.. perfino quella puttana mi ha abbandonato..
-Babbo, con tutta sincerità.. la befana è un vero cesso, è una grande rompicoglioni e non è mai stata una donna dai grandi principi morali..
-Hai ragione, hai ragione, ma chi si prenderà ora un vecchiaccio come me? ..aah, non mi faccio una bella scopata da un sacco di tempo, ed ora penso che neanche Vicky (la bambola gonfiabile) mi vorrà più..
La bambola, purtroppo, era rimasta vittima della sparatoria.

-Ma no, non dire così, vedrai che il 6 di gennaio, quando quella cagna lavora, ti porto io in un bel localino thailandese dove te la tirano in faccia (letteralmente).. così gli facciamo il danno e la beffa
-Mmm, non lo so, non sono più sicuro di niente
posò il bicchiere e cominciò a ricaricare la pistola.
-Cazzo Babbo, non puoi andare così in paranoia! Suvvia, è Natale, la tua festa.. molti bambini aspettano i regali
-..e lascia che aspettino! Per me possono aspettare all'infinito!
Si alzò in piedi
-fammi un favore.. guarda la baracca che io vado al cesso
Era più complicato di quanto pensassi, quest'anno sembrava proprio deciso a non fare il suo dovere, bisognava scuoterlo da quello stato di torpore. Stavo per svenire in preda alle mie stesse esalazioni corporali quando mi sovvenne un'idea.
-Hey n°4, vieni qua che ti devo parlare!
il folletto spuntò dalla cucina e mi si avvicinò con quel suo passo da topo di fogna.
-Che c'è?-
-Forse so come risolvere la situazione, ma prima devo avere un paio di conferme-
Il folletto fu molto esauriente.
-Bene, allora il mio piano può funzionare.. però devo andare a fare una visita al vecchio 666.
L'unico problema è che il vecchiaccio non deve uscire dal cesso prima di mezzoretta almeno..
-Per questo non ti preoccupare, ieri sera si è mangiato otto chili di pasta al forno: prima di tre quarti d'ora non uscirà, e se poi contiamo che ha la tendenza ad addormentarsi..
-Bene bene, allora io vado e torno!
mi presi il giaccone e mi preparai ad una passeggiata nella neve a -15°. Estasiante davvero.
666 era un eremita che abitava poco lontano, si arrangiava con piccoli lavoretti: omicidi, intimidazioni, qualche robetta da falsario, racket ecc ecc.. insomma, una personcina a modo. Quando arrivai dalle finestre usciva una luce fioca.
Bussai.
Nessuna risposta. Provai a ribussare ma ottenni lo stesso risultato. A quel punto provai a spingere la porta e mi accorsi che era aperta, così entrai. La casetta era molto semplice: aveva due locali, uno grande che faceva da cucina, salotto e camera da letto, e il cesso.
Appena entrai notai che la luce fioca proveniva dal caminetto acceso che si stava spegnendo, e che illuminava con una luce calda e tremolante il caos primordiale che c'era lì dentro.
Dovetti fare molta attenzione a dove mettevo i piedi: sul pavimento c'era sparsi fogli appallottolati, carte di caramelle, floppy disk, giornali porno con le pagine appiccicate, e un sacco di altra spazzatura; inoltre qua e là c'era un completo assortimento di indumenti femminili che a prima vista dimostravano di costare più del mio intero guardaroba. C'era un tavolo addossato ad una parete, il pc che vi era sopra era acceso ma in stand-by, e il casino che c'era sopra il tavolo era più o meno lo stesso che c'era sul pavimento: un perizoma di pizzo blu penzolava dalla lampada da tavolo. L'odore all'interno era inconfondibile: un leggero profumo femminile, sudore, e l'inconfondibile odore del sesso assatanato.
Sembrava anche che qualcuno si fosse fumato qualche canna, o forse era incenso... conoscendo il buon 666 più probabilmente era una canna, e di roba buona anche.
L'angolo cucina era un disastro come tutto il resto, e la tavola da pranzo era ancora apparecchiata per due con le candele che ormai si erano completamente squagliate e spente da tempo.. il solito romanticone.
Avanzai di qualche passo e guardai verso quello che 666 stesso definiva "l'angolo dei giochi": sul grande letto a tre piazze erano appesi con delle corde tre specchi a diverse angolazioni e, ai piedi del letto, c'era una telecamera su un treppiede ancora accesa, ma che oramai doveva aver finito il nastro.
Una spia rossa lampeggiava insistentemente.
Nel mezzo del letto c'era 666, le lenzuola di seta fino alle ginocchia e per il resto nudo come un verme, aveva le braccia aperte e sembrava quasi un blasfemo crocifisso; la testa era rivolta all'indietro tra i cuscini e dalla bocca usciva un rivolo di saliva.
Russava, e alla grande anche.
Sembrava una Fiat 500 ingolfata con il carburatore sporco.
Sul suo petto, sotto il suo braccio destro, era accocolata una ragazza dai capelli neri, abbronzata, completamente nuda anch'essa, con un fisico da pin-up: il porco si trattava bene, a quanto pareva.
Mi tolsi la giacca e l'appesi all'attaccapanni, poi presi un pezzo di legno e lo lanciai nel caminetto. 666 fece un grugnito, smise di russare e alzò la testa, guardandomi con occhi sbarrati: sembrava indeciso se spararmi con la Beretta 92 calibro 9 che aveva sotto il cuscino o salutarmi cordialmente.
-Ehi Ras .. cazzo fai da queste parti?
aveva scelto la seconda strada
-Ah, niente di particolare, ho bisogno del tuo aiuto per portare un amico sulla retta via..
Mi fece un ghigno sardonico
- sulla retta via? Allora hai sbagliato posto.. non sono un prete io..
-Eheheh 666, su questo non c'è dubbio.. forza, alzati di lì che ho poco tempo, e Papà Natale ha bisogno del tuo aiuto
-Il boss è di nuovo in paranoia scommetto..
Gli raccontai brevemente dei problemacci del vecchio e il mio piano.
-Potrebbe funzionare, e per me fare quello che mi chiedi è un giochetto da ragazzi. Lo faccio volentieri, se è per salvare il Natale a tanti bambini nel mondo..
-Jack.. non fare il cretino, lo so benissimo che non te ne frega un cazzo e che è solo perchè la letterina a Babbo Natale la scrivi pure tu.. adesso muoviti però, perchè ho una fottuta fretta!
-Va bene, va bene
666 si sfilò dolcemente da sotto la ragazza, che si girò prendendosi il cuscino e continuando a dormire, e si alzò, dirigendosi verso il pc.
-666..
-Che c'è?
-666 .. infilati le mutande, così mi fai un po' impressione.. sai che sono debole di stomaco..-
-Eheheh, sì sì, dillo che sei invidioso del mio sventrapapere
-Ma piantala coglionazzo, e mettiti qualcosa!
Si infilò un paio di boxer di seta nera con davanti scritto "Un uomo chiamato cavallo" e dietro "Via col vento", e si sedette al pc. Una mezzora dopo avevo ciò che mi serviva, ringraziai 666 e tolsi il disturbo, mentre lui si accingeva a cambiar cassetta nella telecamera. Aveva fatto un bel lavoro, come sempre.
Arrivai a casa del Babbo giusto in tempo prima che uscisse dal cesso.
-Eh Babbo, allora se proprio non vuoi fare il tuo dovere quest'anno, penso che io me ne possa proprio tornare a casa..
-Puoi stare certo che quest'anno non muoverò il culo da qui, neanche se mi pagassero! Però se vuoi tu puoi restare.. ho ancora da guardare l'intera collezione dei film di Jessica Rizzo
-Ma no, guarda, me ne torno in Italia.. sai come si dice, Natale con i tuoi
in quel mentre mi infilai il giaccone, facendo "accidentalmente" cadere una lettera a terra
-Ehi, ti è caduta questa
Babbo la raccolse, e si accorse che era indirizzata a lui
- ma questa è per me!
-Ah sì, quasi me ne stavo dimenticando.. sai, me l'ha data Mariah Carey per portarla a te, ma penso che oramai si possa buttare, visto che non consegni i regali..
-Mariah Carey detta Maiala Carey?
-Sì, perchè?
come se non sapessi che era il suo sogno erotico ricorrente
-Ma niente.. vabeh, tanto che ce l'ho qui apriamola, così, per curiosità..
-Come vuoi Boss, in fondo è tua..
Babbo aprì la lettera e cominciò a leggerla, mormorando alcuni pezzi ad alta voce.
-Dunque.. caro babbo sono mariah.. una tua grande fan.. bla bla bla.. sono stata buona.. bla bla bla, per natale vorrei..
E lì il vecchio trasalì. Lesse la lettera due o tre volte, poi mi guardò e mi fece un sorriso, mostrandomi i denti gialli e cariaticci.
-Sai una cosa Ras?-
-Dimmi
-Quasi quasi io li consegno i regali quest'anno, mi dispiace per tutti quei bambini.. in fondo è Natale per tutti!
-Oh, vedo che hai cambiato idea, sono contento! Adesso vatti a cambiare però che c'è ancora un sacco di cose da fare!
-Hai ragione, hai ragione.. grazie Ras di avermi portato questa lettera, ma ora scusami, devo andare!
E se ne andò canticchiando una versione oscena di Jingle Bell.
N°4 mi guardava con occhi sgranati.
-Ma come minchia hai fatto?-
-Ehehehe, grazie all'abilità di falsario di 666, ed a questa..
presi la lettera, e comincia a leggere: "..per Natale vorrei che tu esaudissi il mio desiderio erotico più frequente: sogno spesso di essere presa con violenza da un vecchio obeso con la barba bianca e un costumino rosso.. tu sai di chi parlo vero?..."-
N°4 mi guardò
- Ma Maiala Carey però..
Posai una mano sulla spalla del folletto
- Ehi nanetto
gli feci l'occhiolino
- pensa positivo
E anche quell'anno riuscii a salvare il Natale e tutti i bambini e 666 ebbero i loro regali. Peccato per quello stupro effettuato ai danni di Mariah Carey da Babbo Natale.. ma in fondo chi ci crede ancora, a Babbo Natale?




Scrtto da Rasputin amministratore di Habeas Corpus

geniale