CARDIFF (Galles), 11 marzo 2006 - Impresa storica dell’Italia, che esce imbattuta dal Millennium, conquista un prezioso pareggio evitando così per la prima volta la solita sconfitta fuori casa e rimette al prossimo anno il famoso nefasto e beffardo "cucchiaio di legno", che per tre volte è stato suo.
Un pareggio che vale oro, che poteva anche tramutarsi in vittoria. Due mete pari e Mirco Bergamasco giudicato dalla giuria della RSB uomo del match, una prova difensiva gigantesca di tutti gli azzurri, una prova di grande cuore, carattere, impegno ed orgoglio. Il Galles ha giocato oggi la sua miglior partita del Sei Nazioni, è stato davanti, è stato riacciuffato e superato, si è salvato col piede di Stephen Jones, il suo uomo faro e alla fine non è riuscito a varcare quella linea di meta così ben difesa dai nostri.
Gara di rara intensità agonistica, molto combattuta, che ha visto giungere alla fine tutti i contendenti stremati, parecchi con crampi alle gambe, molto provati per il ritmo vertiginoso imposto alla contesa e non soltanto nei primi 40’. In uno stadio dipinto di rosso, ma dove il tifo delle migliaia di italiani accorsi dalla penisola a incoraggiare gli azzurri si è fatto ben sentire, l’Italia ha imposto per lunghi tratti il suo gioco con una pressione costante nei ventidue avvversari.
La touche, punto debole delle precedenti gare, ha brillato. Addirittura le touche rubate sono state 4 contro tre. Tra i migliori di una nazionale tutta da elogiare, oltre al magnifico Bergamasco, che nella ripresa ha anticipato Luscombe in area salvando una meta già fatta, Parisse e Nitoglia.