SERIE B - 3a giornata (19.09.2006)

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
sKyLe
00mercoledì 20 settembre 2006 01:29

sKyLe
00mercoledì 20 settembre 2006 01:34
MODENA - GENOA 2-0
Modena cinico, Genoa ko
La squadra di Zoratto vince 2-0. Splendidi i gol di Sforzini e Pinardi. Paura per Rubinho, che in uno scontro di gioco perde per un attimo i sensi. Il portiere in ospedale per accertamenti
La gioia di Sforzini dopo il gol dell'1-0.




Primo stop, e di quelli pesanti, per il Genoa di Gasperini. Al Braglia subisce la legge di un cinico Modena, che sfrutta le due uniche azioni da gol e passa 2-0. Un gol per tempo. Di Sforzini e Pinardi, entrambi spendidi. In ogni caso frutto di una superiorità in campo ineccepibile in una serata dove la macchina rossoblù funziona solo a tratti.
Nel 4-3-3 del Modena c'è una sola variante. A centrocampo Zoratto preferisce Bentivoglio a Luisi. Più peso per contrastare il poderoso centrocampo del Genoa che propone Biasi al posto di Stellini e Juric per Marco Rossi. Turnover che pesa però sulla fascia destra, perché l'assenza dell'ex viola condiziona il gioco dei primi della classe.
Il Modena è ben disposto in campo da Zoratto. La squadra emiliana sa sfruttare la sua velocità, mentre in difesa i quattro difensori in linea non concedono nulla agli attaccanti del Genoa, poco lucidi e raramente in posizione. Tra i padroni di casa funzionano a meraviglia i due esterni alti Campedelli e Bentivoglio, mentre il Genoa impressiona di più quando pratica il suo classico gioco verticale. Ma non è serata; soprattutto per l'ottima organizzazione dei quattro difensori in linea modenesi, che non regalano spazi allo spuntato tridente rossoblù.
Il Modena dà l'impressione di essere superiore alla squadra di Gasperini. Niente di trascendentale, sia ben chiaro, ma sufficiente per bloccare il gioco di prima di Adailton, Fabiano e Milanetto. Eppure il Genoa potrebbe passare con Fabiano, ma il suo sciagurato colpo di testa favorisce il volo di Frezzolini che devia in angolo. Non fallisce invece Sforzini che al 41' inventa qualcosa di travolgente, girando dal limite alla Ronaldinho, infilando nell'angolo alla destra di Rubinho. Gasperini, preso atto, toglie Juric per Marco Rossi. sostituzione che restituisce vigore alla manovra del Genoa.
Con Zetulayev al posto di Aurelio i liguri spingono di più, aprendosi varchi nella robusta difesa di casa, ma al di là alla grande occasione capitata a Rossi, con deviazione di Frezzolini, soffrono le ripartenze del Modena che propone Luisi per Baldo. Gasperini esaurisce i suoi cambi inserendo Botta per l'infortunato Milanetto. La ricerca irrazionale del gol, favorisce la concentrazione del Modena che regge all'urto e si scatena in contropiede. Zoratto fa entrare Tisci per Checchi e al 30' può gustarsi il gol di Pinardi che penetra in area e infila con un delizioso diagonale Rubinho. Ma è sfortunato il porteire brasiliano. Al 33' va a impattare su Sforzini e perde i sensi. Il giocatore del Genoa viene portato in barella negli spogliatoi ed è Sculli, avendo il Genoa esaurito i cambi, a indossare i guanti. Il raddoppio del Modena e l'incidente a Rubinho (trasportato in ospedale per accertalmenti) tolgono passione al Genoa che attende solo il fischio finale di Mazzoleni. Incidente di percorso, si dirà. Ma da non sottovalutare.
feat. gazzetta.it
sKyLe
00mercoledì 20 settembre 2006 01:44
PIACENZA - BOLOGNA 1-0
Il Bologna cade a Piacenza
La capolista, poco concreta in attacco, subisce il gol di Nef a inizio ripresa e abbandona la testa della classifica. Male Fantini all'esordio, nel finale espulso Ulivieri



Cross, uscita sbagliata di Antonioli e colpo di testa vincente. Al Piacenza basta poco per collezionare la seconda vittima eccellente della stagione. Dopo il Napoli, al Garilli perde anche l’ex capolista Bologna, bloccata dai tatticismi di un derby mai bello ma intenso. A decidere è il gol di Nef, che al 7’ della ripresa approfitta dell’uscita a vuoto del portiere ospite per portare in vantaggio un Piacenza concreto ma con poche idee in attacco. E il Bologna? Prova a fare gioco, mette in fila decine di passaggi orizzontali ma non trova mai lo spunto giusto. Tra i responsabili c’è certamente Fantini che, all’esordio in campionato, non sfonda mai a destra e obbliga i compagni a cercare quasi sempre Meghni. Anche per colpa di questa monotonia, il primo tempo va in archivio senza sussulti.
Il Piacenza si accontenta di controllare e ripartire: se Padalino si fa notare per intraprendenza, Degano e Simon si nascondono tra Daino e Terzi, facendo riflettere sulle scelte di Iachini. Normale quindi che nei primi 25 minuti le occasioni migliori siano per i rossoblu. Al 14’ Meghni salta Riccio e calcia di sinistro, costringendo Coppola alla prima (e unica) parata del tempo. L’occasione migliore del Bologna capita al 25’ ad Amoroso che, su sponda di Castellini, non trova nemmeno la porta in spaccata. Il Piacenza, forse scosso, prova ad alzare i ritmi, senza risultato. Il primo tiro verso Antonioli è un destro di Degano da trentacinque metri: il portiere bolognese si allunga e mette in angolo. In una gara tanto tattica, non stupisce che la migliore occasione arrivi grazie a un tiro sbilenco di Padalino, che colpisce male e finisce per servire Degano. La punta ex Parma, però, si fa respingere il tiro da Antonioli, bravo a negare un vantaggio rimandato solo di pochi minuti.
La ripresa, infatti, ricomincia con la rete di Nef, a cui il Bologna reagisce con tanto orgoglio e poca lucidità. All’8’ Meghni colpisce un palo da buona posizione, ma per venti minuti buoni non succede nulla e Ulivieri si sente obbligato a mettere in campo prima Nervo, poi Della Rocca e Marazzina. Nonostante tutto ad andare vicino al gol è ancora il Piacenza, con Padalino e Rantier. Allora Ulivieri, esaurite le sostituzioni, si gioca la carta dell’espulsione: Stefanini lo manda negli spogliatoi e, da lì, il tecnico bolognese vede le ultime occasioni dei suoi. Tutto inutile: Marazzina e Bellucci nel recupero non ritrovano la precisione smarrita e lanciano il Piacenza a quota sei.
feat. gazzetta.it
sKyLe
00mercoledì 20 settembre 2006 01:46
AREZZO - NAPOLI 0-0
Il Napoli si sveglia tardi
Solo un pareggio senza reti per la squadra di Reja ad Arezzo. Primo tempo inguardabile, ripresa più vivace: nel finale De Zerbi sfiora il gol decisivo



Da una partita "storica" come quella tra Arezzo e Napoli, con i campani per la prima volta di scena in una sfida di campionato allo stadio Comunale, ci si attendevano essenzialmente due cose: grande battaglia in campo e calma sugli spalti. Invece, purtroppo, per buona parte della gara è successo esattamente il contrario. Nel pre-partita, alcuni "tifosi" hanno inscenato il solito, triste parapiglia: qualche minuto di gloria (chiamiamola così) per gli imbecilli di turno, prima che la polizia riprendesse il controllo. Poi tutti a vedere la partita. I motivi di interesse erano tanti: il duello a distanza tra due ex di lusso come Floro Flores, attaccante dell'Arezzo, e De Zerbi, fantasista del Napoli, prometteva spettacolo. E facevano ben sperare anche la voglia di riscatto del Napoli, sconfitto sabato scorso a Piacenza, e la disperata fame di punti dei toscani, a -4 in classifica alla vigilia del match.
Invece, il primo tempo offerto dalle due squadre è tutt'altro che divertente: molto agonismo, certo, ma anche tanta imprecisione nei passaggi e pochissima voglia di scoprirsi e rischiare. Il centrocampo tutto sostanza voluto da Reja, con Amodio in campo e Bogliacino in tribuna, garantisce ottima copertura ma poco altro: De Zerbi, fischiatissimo, fa inutilmente a sportellate con gli attenti difensori aretini, mentre Bucchi gira a vuoto e Calaiò non trova spazio. Sull'altro fronte, la task force voluta dal tecnico Conte per supportare l'unica punta Floro Flores (Bondi, Roselli, Bricca e Croce) non fa certo meglio. E dopo 45' si torna negli spogliatoi con zero occasioni sul tabellino.
Per vivacizzare la partita ci vorrebbe quasi un miracolo, e nella ripresa San Gennaro (oggi la ricorrenza) fa del suo meglio. I giocatori rientrano in campo più convinti alla ricerca della vittoria. L'Arezzo parte molto bene, spinge e mette alle corde la difesa napoletana, peraltro molto concentrata. Poi, finalmente, si sveglia il Napoli e si vede qualcosa di interessante. Lo spunto migliore è un gran tiro di Dalla Bona, ben servito da Sosa (entrato al posto di Bucchi): il portiere Bremec è bravissimo nella risposta. Sosa e Calaiò si rendono ancora pericolosi, poi l'Arezzo reagisce con alcune conclusioni di Floro Flores e soprattutto con un rasoterra di Di Donato, che mette i brividi a Iezzo. Nel finale gli ospiti tornano a spingere e De Zerbi ha sul destro la palla buona per dare un dispiacere ai suoi ex tifosi. Nulla da fare: tiro strozzato e palla fuori. Il Napoli sale a quota 4, mentre la squadra di Conte infila il terzo pareggio in altrettante gare e si porta a -3.
feat. gazzetta.it
sKyLe
00mercoledì 20 settembre 2006 01:48
CROTONE - JUVENTUS 0-3
Juve, tutto facile a Crotone
I bianconeri vincono 3-0 chiudendo i conti già nel primo tempo grazie ai gol di Bojinov e Boumsong. Nella ripresa il bulgaro arrotonda il risultato



Meno dieci. La Juventus fa il conto alla rovescia, come un coscritto durante il militare. La quota zero, quella del vero inizio del suo campionato, si avvicina. Crotone era una tappa trabocchetto del cammino impervio che dovrà percorrere in questa stagione la banda di Deschamps. Missione compiuta. Massimo risultato con il minimo sforzo. I bianconeri hanno vinto 3-0, con reti di Bojinov (doppietta) e Boumsong. E senza la coppia d'assi Del Piero-Trezeguet. Il forfeit di Pinturicchio per un lieve acciacco era annunciato, quello del francese è stato una sorpresa dell'ultimora. Trezegol, non al meglio, è stato risparmiato. Dentro Zalayeta. La vittoria allo Scida è stata messa al sicuro già nel primo tempo. Bojinov ha sfoderato un colpo da campioncino, spezzando l'equilibrio dopo una mezzora da dimenticare, senza una briciola di spettacolo. Poi la Juve ha mostrato il "killer istinct" che una "grande" non può non avere: il 2-0 è arrivato subito dopo, con il discusso Boumsong, sotto accusa dopo le prime due sciagurate uscite, oggi in ripresa, al di là del centro personale, realizzato di testa su angolo. Tra le buone notizie per i tifosi bianconeri c'è la prima gara di campionato senza subìre reti, un segnale incoraggiante, anche se l'attacco dei calabresi non era il banco di prova più attendibile.
LA GARA - La Juve parte male. La prima mezzora è mediocre, ma tant'è: in serie B non si può pretendere sempre spettacolo, bisogna usare la sciabola più che il fioretto. Il Crotone infatti morde le caviglie dei bianconeri, peraltro senza guizzi, con la coppia di incontristi Giannichedda-Zanetti sempre affidabile, ma senza lo straccio di un'idea. L'unico a inventare qualcosa è il vivace Camoranesi, alla prima uscita della stagione da titolare. Al primo tiro in porta la Juve va in vantaggio. Cross da destra di Zalayeta, e Bojinov, spalle alla porta, trova la girata vincente di sinistro, marcato in maniera imbarazzante a centroarea. Il raddoppio arriva immediato. Angolo da sinistra di Camoranesi, Boumsong si ricorda di essere un armadio e svetta potente più in alto di tutti, trovando la zuccata del 2-0. Il Crotone prova una timida reazione e si fa pericoloso per la prima volta con Veron. Tiro a lato, non di molto. Si va al riposo sul 2-0 Juve. Risultato fin troppo rotondo.
Nella ripresa la Juve parte forte, sfiorando il terzo gol con Zalayeta, in ritardo su un ghiotto assist di Bojinov, che si accende a sprazzi, ma che sa regalare giocate di classe. E che ha sfruttato bene la chance da titolare che Deschamps gli ha concesso. Il Crotone continua a giocare alla pari, ma in fase conclusiva, nonostante la retroguardia della Juve non ispiri grande fiducia, produce poco o nulla. Gustinetti inserisce Sedivec e Cariello per Gentile e Nanni, troppo isolato in avanti e inconcludente. Deschamps manda dentro Paro, Palladino e Marchionni. Ma ad andare a segno è di nuovo Bojinov, che sfrutta la palla d'oro che gli offre Balzaretti dopo una discesa prepotente. Il bulgaro se ne va sul filo del fuorigioco e sigla il comodo 3-0. Compitino svolto con zelo e attenzione. Juve promossa, e pazienza se il voto non può essere 10, per adesso può bastare -10.
feat. gazzetta.it
sKyLe
00mercoledì 20 settembre 2006 01:51
Le altre: Lecce e Brescia in fuga
Le squadre di Zeman e Somma piegano Mantova e Treviso e si portano in vetta alla classifica. Primi successi per AlbinoLeffe, Bari e Rimini.



Steccano Bologna e Genoa e a sorpresa la vetta della classifica viene occupata dalla coppia Lecce-Brescia. Prime vittorie per Rimini, AlbinoLeffe e Bari. Mercoledì la terza giornata si chiude con Vicenza-Cesena e Spezia-Verona, ghiotta occasione per le squadre che giocheranno in trasferta di agganciare la vetta della classifica.

LECCE-MANTOVA 2-0
Vittoria e primato: il Lecce di Zeman fa sul serio e con un secco 2-0 liquida il Mantova. Già all'8' un palo nega la gioia del gol ad Osvaldo, ma al 27' Giacomazzi firma il gol-vittoria con un bolide dal limite. I mantovani non sono mai pericolosi, i giallorossi controllano senza affanni e al 92' mettono la ciliegina sulla torta. Valdes dal dischetto prova il cucchiaio, Brivio respinge, ma il leccese ha ancora spazio per firmare il gol.

BRESCIA-TREVISO 2-1
Il Brescia supera anche la zona Cesarini per battere il Treviso. I veneti di Bortoluzzi sognano il primo successo nel torneo grazie al gol di Fava al 25', ma vengono gelati dalla rimonta lombarda. La punizione deviata di Jadid riapre la partita all'82', poi un rigore concesso oltre il recupero da Iannone permette ad Hamsik di segnare al 95' il 2-1 e mandare in vetta il Brescia. Al Treviso resta un pugno di mosche e soprattutto tanta rabbia per un episodio dubbio.

TRIESTINA-ALBINOLEFFE 1-2
La partita degli undici metri. Curiosamente l'AlbinoLeffe deve tirare tre calci di rigore per segnare. Al 2' Ferrari segna, l'arbitro Celi misteriosamente fa ripetere e Rossi para. Al 66' nuovo duello, Ferrari non sbaglia e questa volta è valido. Tra i duelli dal dischetto i bergamaschi si erano portati in vantaggio con Gori al 23' (dopo un palo di Joelson), raggiunti al 51' dal gol di testa di Piovaccari.

PESCARA-BARI 0-1
Succede poco o nulla all'Adriatico, ma proprio all'89' un colpo di testa del barese Di Vicino regala ai pugliesi i primi tre punti del campionato. Pescara punito oltre misura e tristemente fermo a quota zero punti.

RIMINI-FROSINONE 2-1
Antonio Di Nardo entra nella storia del Frosinone: è suo il primo gol dei ciociari in serie B. Il colpo di testa vincente del piccolo attaccante però è un'illusione, perché scatena la rabbiosa reazione di un Rimini in 10 uomini (espulso Digao). Moscardelli al 63', dopo bella azione corale, e Jadid di testa al 79' rimontano la matricola (espulso Di Venanzio nel finale) e regalano la prima vittoria in campionato ai biancorossi.

VICENZA-CESENA mercoledì ore 19

SPEZIA-VERONA mercoledì ore 21
feat. gazzetta.it
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:43.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com