Shola Ama dopo un periodo negativo ritorna con il suo nuovo lavoro

Quello di Shola Ama è stato un "cocaine hell". Sebbene la traduzione letterale in questo caso non sia perfetta, rende comunque bene l'idea di ciò che, su Shola Ama, riporta l'Evening Standard di Londra. Chi si ricorda di lei? Forse non moltissimi, eppure cinque anni fa le cronache musicali proponevano il suo nome, se non in continuazione, almeno con una certa frequenza. Vincitrice di due premi Mobo e di un Brit, di Shola Ama Campbell si occupò in più occasioni anche Rockol, che le dedicò un'ampia notizia, il 16 novembre 1999, in occasione della pubblicazione di "In return". Reginetta del Brit-soul, una collaborazione con i Sottotono, dopo l'uscita di "Much love" la Ama sembrava destinata a fare grandi cose. Fino a che. Fino a che un giorno, nei bagni di un locale, una persona le offrì della cocaina e lei, "per noia e per curiosità", se la sparò tutta. "Mi fece sentire chiacchierosa e sicura di me stessa". Così sicura che presto si ritrovò a spendere l'equivalente di 2000 euro alla settimana per sniffare. Poi si mise anche a bere. Ingrassò. Fu arrestata due volte. Divenne indolente. La sua etichetta la mollò. Ora, a 25 anni, è tornata dall'inferno della coca. Anche grazie ad un nuovo e premuroso partner, Raphael, ed all'arrivo di un figlio, Mekhi, che oggi ha 11 mesi. Shola non si fa più ed ha pronto un nuovo album.