Silenzio, si balla Ecco il "rave" muto

UN GIARDINO pieno di gente che si muove e si dimena. Nel più assoluto silenzio. Ma non sono matti: stanno solo partecipando al Mutus Party, il rave "muto". Succederà sabato 24 luglio nei Giardini del Castello a Venezia, città di canali ma anche di calli anguste e di convivenza "stretta". E allora, tutti in cuffia per ballare e divertirsi senza disturbare la preziosissima quiete pubblica.

Il rave muto "made in Venezia" sembra riscuotere consensi anche a Londra: alcuni guru della dance inglese si stanno interessando alla proposta, colpiti dal suo valore "concettuale". E pensare invece che il rave più soft è nato per esigenze di convivenza civile. Il Comune, in collaborazione con il gruppo AttualAmente, voleva accontentare i nottambuli e non far infuriare famiglie e anziani che volevano dormire. "Venezia è una città dove si vive gomito a gomito - spiega Michele Brunello di AttuAlamente - Dovevamo trovare una via di mezzo tra il 'nulla' dopo le 11 di sera e il rumore. Così ci sono venute in mente le cuffiette".

Il sistema è semplicissimo: c'è bisogno di un impianto come quelli che si usano per la traduzione simultanea nei convegni e un bel po' di cuffie. Poi si portano le consolle e il rave è fatto. Ogni anno ci sono almeno quattro dj diversi che mettono musica contemporaneamente, dall'elettronica all'etnica passando per i revival e la commerciale. Così, oltre a non fare rumore, si può scegliere che musica ascoltare. E ballare, naturalmente. Il Mutus Party è giunto alla sua terza edizione, nell'ambito del festival "Gardini d'estate". L'anno scorso, all'alba, sono intervenuti i vigili: ma non di certo per il chiasso del rave, c'erano dei cani che abbaiavano.

L'impatto visivo è surreale: c'è gente che sta tutta insieme ma si muove su ritmi diversi. "La cosa più divertente - assicura Michele Brunello - è vedere le persone che gesticolano: quando c'è qualcuno che sembra divertirsi molto, quelli che gli stanno vicino gli chiedono (a gesti, naturalmente) che cosa stia ascoltando. Lui indica il canale: uno, due, tre o quattro. E tutti si spostano e cominciano a ballare al suo stesso ritmo". Togliersi le cuffia è un bell'esperimento: "Si viene catapultati in un'altra dimensione".

E sempre per non rompere il silenzio, da oggi a sabato saranno nei Giardini i "Croques Mule", un gruppo itinerante di musicisti e teatranti "gipsy", che si esibirà soltanto in versione acustica, cioè senza amplificatori, a partire dalle 7 di sera.

Mah...










oltrettutto non si dovrebbe pagare la siae...

ma per favore che cavolata
l'avevano fatta a rimini o riccione l'anno scorso
risultato il sabato successivo se ballato di nuovo come al solito

mah credo che sia nella musica sia nei locali da ballo nn si sa + cosa inventare

fa un effetto molto migliore qnd la sentono tutti k qnd la sento solo io o altri 4...

MA l'idea nn è del tempo delle mele?

allora è vekkia