Donia
00giovedì 19 dicembre 2002 02:40
Regia David Cronenberg
Protagonisti Ralph Fiennes, Gabriel Byrne, Miranda Richardson, Lynn Redgrave, John Neville
Distribuzione Fandango
Titolo Originale Spider
Paese Canada
Anno 2002
Trama Tratto dall'omonimo romanzo di Patrick McGrath.
Spider è il soprannome con cui Dennis Clegg veniva chiamato da sua madre. Dennis oggi ha trent'anni e vive in una casa per disabili mentali a Londra. Nella sua infanzia una violenta tragedia non ancora superata...
Mio Commento personale
Film molto lento,di difficile comprensione(all'uscita dal cinema solo io e ste l'avevamo capito) con una regia decisamente particolare.
L'interpretazione del protagonista è davvero spettacolare secondo il mio punto di vista,superiore a quanto richiedeva un film del genere credo.
Mi aspettavo qualcosa di decisamente più movimentato anche se non posso dire che non sia stato un bel film.
Voto complessivo 6 1/2
Donia
00giovedì 19 dicembre 2002 12:16
deep...
00venerdì 20 dicembre 2002 10:11
Re: bellissime recensioni
A me è piaciuto. Gli darei un 7.
marlowe
00venerdì 20 dicembre 2002 12:05
David Cronemberg, poeta (alquanto maudit) della corporalità, delle sue degenerazioni e delle sue patologie, ha tentato una operazione impossibile. Quella di rendere "corporale" anche la mente umana, di dare materialità alla follia, di compenetrarsi con la mente del folle e di fondersi "psico-corporalmente" con lui.
E questo mi è sembrato il pregio e anche il limite del film.
Il viaggio nella schizofrenia è, in effetti, come dici tu, un po' lento. Dei personaggi femminili ho apprezzato l'ambiguità che però a volte finisce di essere "ambiguità" per diventare confusione. La metafora della ragnatela è un po' troppo semplicistica.
"Spider", comunque, mi è sembrato un film interessante, non banale, stilisticamente ben risolto e recitato magistralmente non solo da Ralph Fiennes ma anche da Miranda Richardson. Una esplorazione sincera e dolente della schizofrenia: quella dei malati conclamati e quella dei portatori sani: tutti quanti noi.
In questo senso "Spider" diventa il racconto orrifico di una lunga peregrinazione e di un disperante smarrimento: una cupa fiaba sull'impossibilità di essere "normali", sulla assurdità della condizione umana.
In ogni caso, è un film che vale la pena di vedere più di quanto non valga la pena di leggere il libro di Patrick McGrath che invece consiglio di lasciar perdere senza troppi rimpianti.
Donia
00venerdì 20 dicembre 2002 12:25
Re: Re: bellissime recensioni
Scritto da: deep... 20/12/2002 10.11
A me è piaciuto. Gli darei un 7.
anche a me è piaciuto,purtroppo però i trailer facevano aspettare qualcosina in più,si sta per tutto il primo tempo in attesa dell'inizio del film...
cmq i commenti all'uscita del cinema non erano molto gradevoli
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