THE HOURS

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marlowe
00mercoledì 12 marzo 2003 12:05

Tre donne e un romanzo.
Una è Virginia Woolf (Nicole Kidman irriconoscibile, nascosta sotto un grande naso, piallata e infagottata ma non priva di charme); un'altra è una casalinga provinciale degli anni Cinquanta (Julianne Moore-Laura prelevata di peso dall'appena sbaraccato set di "Lontano dal paradiso" e portata tale e quale su quello di "The Hours"); la terza è una manager editoriale affermata, lesbica apparentemente appagata con trascorsi etero (Meryl Streep-Clarissa da antologia).
Il romanzo è Mrs Dalloway.
Virginia Woolf, raccontata nelle ore che precedono il suicidio, lo scrive, ne tesse la trama e intanto sconta il suo mal di vivere e il suo morir d'amore.
Laura lo legge e, a modo suo, lo interpreta.
Clarissa lo vive sullo sfondo di una New York radical chic e politically correct.
Così i destini di queste tre donne, solo in apparenza tanto diverse e tanto lontane nello spazio e nel tempo, si incrociano in virtù di affinità esistenziali e psicologiche, di pulsioni sessuali, di sensibilità affettive, di atteggiamenti ambigui verso la vita e la morte, di vibrazioni metafisiche o addirittura paranormali.
Bravissimo il regista che incrocia i gesti dell'una con quelli dell'altra, che sospende il discorso di una per farlo continuare in quello di un'altra, che sviluppa il racconto attraverso una serie di mirabili incastri di tempo e di luogo.
A tenere insieme il tutto c'è la colonna sonora, avvolgente fino a essere dolcemente ossessiva, di Philip Glass.
Tuttavia "The Hours" non mi ha convinto. Al di là del piacere estetico che il film offre (e non è poco) la storia non prende per via del troppo compiacito intellettualismo che la ingabbia. Queste tre figure femminili non riescono a diventare delle donne. Restano tre star di Hollywood che recitano, con tutte le raffinatezze del loro (peraltro eccezionale) professionismo, una parte. In altre parole: tutto il film, per quanto ben fatto, finisce per essere piuttosto messa in scena che racconto, piuttosto ripresa che sguardo, piuttosto vetrina che specchio.
Ho avuto l'impressione di vedere più che un film la confezione che lo avvolge. Come quando si riceve un bellissimo e prezioso pacchetto dove tutto è sontuoso e raffinato: la carta da imballo, i nastri, la scatola, l'accostamento dei colori, il biglietto di accompagnamento; ma che poi, appena aperto, delude per la inadeguatezza e la pochezza del contenuto. E il piacere che abbiamo provato nel riceverlo e nell'aprirlo finisce in un malinconico: "Tutto qui?"
Tuttavia, per la qualità della confezione e della recitazione, "The hours" è un film di alta, altissima classe: che vale la pena di vedere e che ha una sua innegabile validità sul piano dello stile e del linguaggio.
[SM=x39884] al film
[SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884] a Meryl Streep

deep...
00martedì 25 marzo 2003 12:53
Un gran bel film, non c'è che dire. L'ho trovato davvero intenso ed emozionante... mi ha tenuto incollato allo schermo, come fossi stato incantato, e nemmeno i titoli di coda mi hanno riportato alla realtà immediata...
Probabilmente, chi certe sensazioni narrate nel film le ha provate sulla propria pelle è in grado di cogliere in maniera più piena il vortice di emozioni nel quale si viene trascinati... in ogni modo, io mi sento di consigliarlo a tutti...
Il cast è eccezionale e gli attori sono tutti all'altezza del proprio ruolo. Una menzione particolare però, a mio avviso, la merita Julianne Moore, senza nulla togliere alle altre due (Meryl Streep e Nicole Kidman). Avrei davvero voluto che vincesse l'oscar come miglior film piuttosto che Chicago, secondo me lo meritava.
Donia
00giovedì 27 marzo 2003 09:36
Condivido le vostre opinioni
Davvero un bellissimo film,però tra le tre l'interpretazione che ho preferito è stata quella della Kidman[SM=x39923]
icsicsxx
00venerdì 28 marzo 2003 18:41
a me il film è piaciuto moltissimo!!!!
per riconoscere la kidman ci ho messo un bel pò, era truccata da paura!!
Donia
00venerdì 28 marzo 2003 18:46
era struccata da paura

e in + aveva il nasone[SM=x39897]
MrWhite
00lunedì 31 marzo 2003 15:03
La mia recensione
Ciao a tutti.

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THE HOURS
(USA, 2002)
Tre donne, tre giornate, tre vite: questo è il fulcro di "The hours", tratto dall'omonimo romanzo di Michael Cunningham. Tre personaggi che si ritrovano ad un punto di confronto della propria vita, mentre sullo sfondo aleggia l'ombra di "Mrs Dolloway", romanzo di Virginia Woolf.
Virginia Woolf (Nicole Kidman, premiata con l'Oscar per la parte) lotta con sè stessa, con il proprio talento che pare condannarla ad una solitudine al confine con la follia. Laura Brown (Julianne Moore) è una casalinga americana nella provincia degli anni '50, con tutto quel carico di imposizioni e responsabilità che pare un limite invalicabile alla propria libertà. Clarissa Vaughan (Meryl Streep) è una editor che deve affrontare un rapporto conflittuale con l'amico poeta, che l'AIDS e la vita sembrano aver consumato tanto nel corpo che nello spirito.
Difficile e ambizioso, "The hours" (di Daldry, che conosco solo per "Billy Eliot") nasce con l'obiettivo di ritrarre un momento di verità per tre personaggi, per certi versi banali e per certi versi unici. Una presa di coscienza da parte delle tre donne, ciascuna a suo modo bloccata da in una stasi personale. Citando un vecchio romanzo, pare in questo film che ci sia un cartello luminoso, intermittente, "Paradiso ->"; il "Paradiso", la pace, la serenità, la felicità è sempre da qualche altra parte, distante e irraggiungibile. Per la Woolf è nel tornare a Londra, pur rischiando la propria sanità mentale; per Brown è nella fuga dalla famiglia, tentata prima addirittura col suicidio; per la Vaughan è nel rapporto irrisolto, e isolato in ricordi idealizzati, con l'amico omosessuale.
Tecnicamente quasi perfetto, recitato magistralmente, il film risulta comunque troppo freddo e cerebrale - la difficoltà del vivere si percepisce molto più "con la testa", a livello razionale, che non "con il cuore", a livello emotivo. I drammi sfuggono il punto di vista umano per farsi più che altro teorizzazione - ma forse, alla fine, il punto è proprio questo: intelligenza, aspettative e analisi razionale dalla realtà condannano le protagoniste ad un distacco dalla felicità, lasciando solo una sensazione di aridità e vuoto.
Insomma: un film ben confezionato ma un pò troppo freddo.


TRAMA ***
REGIA ***
CAST ****
MUSICA ***
GLOBALE *** e 1/2

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Donia
00lunedì 31 marzo 2003 15:07
benvenuto

e grazie mille per la recensione[SM=x39851]
MrWhite
00lunedì 31 marzo 2003 15:13
Grazie!


wsim
00lunedì 31 marzo 2003 23:21
Non credo ai miei occhi....

Mr White QUI?????

Beh, è una bella sorpresa, vecchia iena [SM=x39905] [SM=x39905] [SM=x39905]


Donia
00lunedì 31 marzo 2003 23:28
Re:

Scritto da: wsim 31/03/2003 23.21
Non credo ai miei occhi....

Mr White QUI?????

Beh, è una bella sorpresa, vecchia iena [SM=x39905] [SM=x39905] [SM=x39905]





conosci?
ci possiamo fidare?
è bravo?
è intelligente?[SM=x39897]


scherzo[SM=x39854]
wsim
00martedì 1 aprile 2003 09:19
Personalmente non posso garantire [SM=x39905]

ma Mr. Brown, Mr. Pink e Mr. Orange hanno messo una parolina buona...
marlowe
00martedì 1 aprile 2003 11:45

Ciao MrWhite.
Benvenuto.
Leggerti è stato un piacere. E sicuramente lo sarà anche quando non dovessimo trovarci a condividere le stesse idee.
Resta con noi.
[SM=x39858]
MrWhite
00martedì 1 aprile 2003 12:08
Ciao Wsim. Le mie recensioni stanno diventando come Blob, il fluido che uccide - tra un pò non potrai girare forum senza trovarne qualcuna. Che incubo, eh?

Un saluto a tutti!
Donia
00martedì 1 aprile 2003 16:08
Re:

Scritto da: MrWhite 01/04/2003 12.08
Ciao Wsim. Le mie recensioni stanno diventando come Blob, il fluido che uccide - tra un pò non potrai girare forum senza trovarne qualcuna. Che incubo, eh?

Un saluto a tutti!




ah per me sarebbe un sogno

mi piacere leggere quello che io non saprei scrivere[SM=x39859]
wsim
00mercoledì 2 aprile 2003 11:38
L'ho visto ieri sera
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Si potrebbe dire: " Galeotto fu il libro e chi lo scrisse"

Quel "Mrs. Dalloway" che, in modi diversi, ma tutti attinenti alla sfera della sensibilità più nascosta e più intima della persona, quella sensibilità che forse nemmeno chi ci sta sempre vicino riesce ad intuire, quel libro dicevo influenza la vita di tre donne in tre epoche diverse, dalla convenzionale Inghilterra degli anni '20, alla forse ancor più convenzionale provincia americana degli anni '50, alla nevrotica NeW York del 2001.

Il poeta che muore, infine, è la materializzazione dell'idea della Wolf.

Esteticamente molto curato, raffinato, bellissimo, mi ha emozionato, anche per questioni legate al mio vissuto personale.
Interpreti femminili tutte molto brave, e in genere ottimi anche gli attori comprimari sui quali troneggia il sempre più bravo Harris. Un plauso al montaggio e alla colonna sonora, con quello struggente pianoforte che è lo strumento più adatto ad accompagnare gli stati d'animo e le situazioni del film...

Meritava molto di più di quell'unico Oscar....


MrWhite
00mercoledì 2 aprile 2003 12:31
Wsim, avevi letto la discussione su OT tra me e Figaro, su questo film? Begli spunti davvero.
wsim
00mercoledì 2 aprile 2003 14:31
Re:

Scritto da: MrWhite 02/04/2003 12.31
Wsim, avevi letto la discussione su OT tra me e Figaro, su questo film? Begli spunti davvero.



Sinceramente l'ho letta oggi, DOPO aver visto il film e devo dire che i riferimenti alla "sensibilità" li ho trovati tutti.
Bella discussione, infatti....
E vi ho postato questo stesso giudizio.

[Modificato da wsim 02/04/2003 14.49]

wartr
00venerdì 18 aprile 2003 03:12
Ho visto "The hours", avevo qualcosa da dire ma avete già detto tutto voi!
Solo una riflessione sul lettore, sulla lettura... C'è chi scrive i romanzi, chi li legge, chi li vive... ognuno da' qualcosa all'altro, ognuno riceve, ognuno ha bisogno, ognuno cerca, raramente trova.
Le tre personaggesse sembravano cercarsi, sembravano essere complementari, parti di una stessa persona, forse perchè affini, forse perchè diverse...[SM=x39917]
Mmmm... due si ritrovano, ma è già tardi, J. Moore vecchia prova qualcosa di più che tenerezza verso la figlia di M Streep...
Mmmm...[SM=x39917] [SM=x39917]

Cmq leggete il sublime "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Calvino e provate a tirare un po' le somme...[SM=x39917]

Un'ultima cosa: secondo me andrebbe visto in lingua originale.
Tutti i film, in generale, ma quelli in cui conta tanto l'aspetto emotivo particolarmente.

Ciaociao con la manina! a domani! [SM=x39858] [SM=x39858] [SM=x39858]

P.s.: Marlowe, mi dici di non sparire e poi sparisci tu? Guarda che ho lasciato un commento nel tuo post su "Secretary", fammi sapere che ne pensi! [SM=x39858]
marlowe
00venerdì 18 aprile 2003 07:29
Re:

Scritto da: wartr 18/04/2003 3.12


P.s.: Marlowe, mi dici di non sparire e poi sparisci tu? Guarda che ho lasciato un commento nel tuo post su "Secretary", fammi sapere che ne pensi! [SM=x39858]



Quibus expertis, Marlovius respondit: adsum. [SM=x39854] [SM=x39858]


LuVi
00venerdì 18 aprile 2003 11:18
Benvenuto a Mr White e grazie a tutti per la recensione! [SM=x39851]
Andrò a vederlo sicuramente! [SM=x39854]

LuVi

Ehm.. forse dovrò già noleggiarlo... [SM=x39927]
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