deep...
00martedì 25 febbraio 2003 09:48
Allora... questa è la mia libera interpretazione. Premetto che il film mi è piaciuto molto, sebbene alcune cose fossero effettivamente poco chiare.
Partiamo dal principio: un racconto, quasi una leggenda che puntualmente si verifica. All'inizio non si capisce bene cosa accada, la scena è confusa, ma decisamente terrificante. Una ragazza muore, brutalmente assassinata, mentre l'amica rimane scioccata (tant'è che viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico). Da quel momento la trama si sviluppa sottoforma di indagine, cosa che sinceramente non mi aspettavo, ma che ho molto apprezzato. Una ricostruzione dei fatti appassionante e avvincente. Tuttavia il mosaico, nella sua completezza, lo si ricomporrà solo alla fine. Niente di particolarmente originale, chiariamo, ma vediamo comunque di che si tratta:
C'è una coppia di allevatori di cavalli. Una coppia felice, o per lo meno normale, salvo che per un particolare, non proprio insignificante: lei non può avere figli. E' rimasta incinta tante volte in passato, ma ogni volta ha sempre abortito spontaneamente. E si sa, il passo che porta dal desiderio all'ossessione è breve, tant'è che i due abbadonano la loro attività e decidono di partire. Dopo qualche tempo tornano con una bambina. Ai vicini, che non riuscivano a spiegarsi come la donna avesse potuto, dicono che la bambina è il frutto di un'adozione. Successivamente però salterà fuori un misterioso atto di nascita... in un primo momento le cose sembrano andare bene, ma questa situazione non è destinata a durare. La bambina, infatti, molto presto manifesta qualcosa di terribile e di malvagio. Fa impazzire i cavalli dei poveri allevatori, alcuni dei quali muoiono annegati, mentre altri si ammalano per fare poi la stessa fine. La madre comincia a nutrire un profondo odio verso la figlia e decide così di allontanarla da casa, rinchiudendola nella stalla insieme ai cavalli, sempre inquieti per la sua presenza. La piccola però non dorme, perchè i cavalli, agitati dalla sua presenza, non la lasciano riposare. Alla fine, madre e figlia vengono ricoverate in un ospedale psichiatrico e tenute in osservazione per un certo periodo. In quell'ospedale emergono nuovi fatti sconcertanti: pare che questa bambina abbia un potere, che è quello di materializzare, sottoforma di negativi fotografici, i suoi pensieri. E non è tutto: è persino in grado di prevedere eventi futuri, tant'è che è proprio in quel manicomio che si viene a materializzare quella famosa videocassetta, mediante la quale, il suo spettro continuerà ad uccidere dopo la morte. In quella videocassetta la bambina mescola i suoi pensieri passati, frammenti di vita vissuti in quella casa, con i momenti più tragici della sua lenta morte. E' pienamente coscente della sua essenza malvagia, le dispiace, ma non può farci nulla e sa che prima o poi la madre la ucciderà. Il delitto puntualmente si verifica, la madre getta la bambina nel pozzo dopo aver tentato di soffocarla. Tuttavia la piccola non è morta. Morirà di stenti, dentro a quel pozzo dopo sette giorni esatti (presumibilmente alle 22:00). Il padre della piccola si reca all'ospedale psichiatrico nel quale moglie e figlia erano state ricoverate e preleva le foto, la videocassetta e tutte le registrazioni della loro permanenza in quel luogo. Passano gli anni, la donna muore, da quanto ho capito, dopo aver visto lei stessa il nastro generato dalla mente della figlia... Sopra il pozzo in cui lei venne gettata, viene costruito una specie di rifugio di montagna, che in seguito verrà dato in affitto a un gruppo di ragazzi, i quali troveranno una cassetta. Quale? Ovviamente la cassetta incriminata, portatrice di morte. Non è chiaro come la cassetta sia finita in quel luogo, ma il mio parere è che sia stata generata nuovamente dallo spirito della bambina. Dopo sette giorni dalla prima visione del film, la tv si accende e cominciano a scorrere le immagini... le vittime non capiscono e spengono la tv, in preda al panico. Ma la tv, inutile dirlo, si riaccende da sola e dal pozzo esce lo spettro della bambina che attraversa lo schermo ed irrompe nella realtà per fare strage. La scena in cui questo si verifica, a mio parere, è stupenda e terrificante al tempo stesso: i movimenti a scatti della piccola, il portamento, il suo aspetto orribile nascosto dai lunghi capelli neri... davvero bellissima (la scena, la bambina un po' meno...!!!). Ad un tratto l'intuizione della protagonista: la piccola, con quel video doveva volere per forza qualcosa, e questo qualcosa era semplicemente un po' di attenzione. In sostanza lei arrivava ad uccidere perchè le sue vittime non la volevano ascoltare e lo dimostravano quando cercavao di spegnere la TV, nel momento in cui lei cercava un contatto. Ecco allora che l'unico modo per salvare la vita di suo figlio diventa quello di riguardare, insieme a lui, la cassetta. Questa termina con l'immagine del pozzo, dal quale però non viene fuori nulla...
A dire il vero non sono per niente sicuro che questa mia interpretazione sia del tutto corretta. Perciò chiedo conferma o smentita a chi, come me, ha visto il film. Effettivamente non era facilissimo da comprendere, il regista avrebbe potuto essere leggermente più chiaro, non dico molto...
Un'ultima osservazione riguardante le fonti da cui questa pellicola ha tratto ispirazione:
- Nella prima scena si coglie subito lo stile di apertura di "Scream" (grazie a Dio solo nella prima scena!!!)
- L'evolversi della storia, la caratterizzazione della protagonista e certe atmosfere, mi hanno invece riportato alla mente "The gift".
- Il figlio della protagonista era chiaramente ispirato al bambino de "Il sesto senso" e quindi di "Echi mortali".
- Sempre ad "Echi mortali" mi ha riportato anche la scena del ritrovamento del pozzo.
- Lo spettro della piccola aveva un non so che di già visto ne "L'esorcista".
- La scena dell'albero disegnato dietro la parete faceva molto "Profondo rosso" (non dimentichiamo anche il trauma infantile e la madre pazza che stanno alla base della storia).
Scene degne di nota (poi chiudo, lo giuro!!!): quella del cavallo impazzito sulla nave. Mi è piaciuta molto... e quella del pozzo, che in un primo momento sembrava infinitamente prfondo, così come il mistero che lo avvolgeva. Poi il male si sprigiona e la donna vi cade dentro, scoprendo la verità sull'accaduto. Ecco allora che il pozzo è meno profondo...
Belle comunque le scenografie, inquietanti le atmodfere. Insomma, un giudizio tutto positivo. Certo, però, un pizzico di chiarezza in più non avrebbe guastato...
Passo e chiudo!