(Cinematografo.it/Adnkronos) - Torna in sala, a 40 anni di distanza Il Vangelo secondo Matteo e sfida La Passione di Cristo. La versione restaurata del film di Pier Paolo Pasolini uscirà il 9 aprile e rimarrà in programmazione per tutta la settimana di Pasqua (fino al 15 aprile) a Roma, Bologna, Firenze e Napoli. L'uscita quasi in contemporanea con il blockbuster di Mel Gibson "è casuale ma non troppo" spiega il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, che questa mattina ha presentato a Roma la versione del film restaurata in collaborazione con Medusa e con il Centro Sperimentale di Cinematografia nell'ambito dell'iniziativa "Cinema Forever". "Pur non avendo visto La Passione di Cristo, sono convinto che nel confronto Pasolini non ci rimetterà" dice Confalonieri. Ventunesimo tra i film restaurati da "Cinema Forever" (per un costo di 100 mila euro), Il Vangelo secondo Matteo è, secondo il presidente di Mediaset, il "segno di un'Italia diversa, che accostava i sassi di Matera (la stessa zona utilizzata da Gibson, n.d.r.) alla Missa Luba che faceva parte della colonna sonora del film, un Paese un po' sguaiato ma rigoroso. Questo era Pasolini". E sulla povertà di mezzi affiorano i ricordi dei protagonisti di allora, a cominciare da quelli del produttore Alfredo Bini: "Per girare la scena di Gesù che cammina sulle acque avevamo fatto arrivare da Londra un esperto di trucchi speciali - racconta - poi io andai a Ostia, misi una tavola nel mare, provai a camminarci sopra e trovammo la soluzione più economica". Nel film c'è anche una breve apparizione di Ninetto Davoli nei panni di un pastorello: "Ricordo che Pier Paolo aveva difficoltà a trovare l'attore giusto per interpretare Cristo - racconta - avevano già scelto un prete tedesco che aveva avuto una dispensa, ma pochi giorni prima delle riprese arrivò a casa uno studente di medicina che voleva fare una ricerca su Pier Paolo: era Enrique Irazoqui. Pier Paolo capì subito che era la persona giusta. Gesù gli era entrato in casa". Il Vangelo secondo Matteo sarà presentato in anteprima all'Auditorium di Roma il 30 marzo e, secondo quanto assicurato Francesco Alberoni, presidente del Centro Sperimentale, girerà il mondo. Il prossimo restauro sarà Il grido di Michelangelo Antonioni.
Della seria "a me me pare una strunzata!"