Le ragazze vestono Onyx, o qualunque sia l'ultima marca in fatto di body, parlano di Avant, di Marsan e delle mode dell'ultimo minuto. I ragazzi invece girano con il loro "Vitarino" o meglio con la Bmw lunga, magari fregata al papà. Le ragazze si preparano a incontrare il ragazzo della loro vita. I ragazzi si sfidano in prove di resistenza fisica, di velocità, di rischio. Fino all'ultimo respiro. Sullo sfondo di una frenetica vita di clan, di banda (il mitico gruppo dei budokani: Schello, Pollo, Lucone), Step e Babi si incontrano. Babi è un'ottima studentessa, Step (Stefano) è un violento, un picchiatore, uno che passa i pomeriggi in piazza davanti al bar con gli amici o in palestra e la sera sulla moto o nella bisca dove si gioca a biliardo. Tre metri sopra il cielo è un romanzo di vite quotidiane. C'è la noia, la fatica, la banalità dell'esistenza metropolitana. C'è l'adrenalina, la drammaticità dello scontro fisico, della prova di forza maschile. C'è un universo che da una parte guarda alle commedie romantiche adolescenziali e dall'altra al ritratto di giovinezze allo sbando così come le racconterebbe un Paolo Crepet.
A me personalmente mi è molto piaciuto, ambientanto a Roma, dove per altro è stato anche girato il film , unisce la diversità delle "ragazze per bene" con i ragazzi "della strada"...ottimo libro per i cuori innamorati!!!!..e per gli amanti di roma...
Qualcuno di voi per caso l'ha letto?????