Milan Manchester 3 - 0
(Dal nostro inviato)
MILANO - Il dio del pallone ama le repliche, e consente che il Milan, sottotono per tutta la partita, approdi comunque alla finale di Champions League, grazie agli estemporanei quanto fortunosi tiri in porta di un Kakà talmente fuori condizione da accasciarsi a terra in preda ai crampi nel secondo tempo, e del solito Seedorf, più a suo agio fra le cosce di Ronaldinha che su un campo di calcio, e grazie anche al campo pesante e fradicio di pioggia, che ha penalizzato il gioco più tecnico del Manchester e le giocate di alto livello dei suoi campioni. Nel finale anche Gilardino riesce ad arrivare sottoporta, scoordinato come sempre, e a beffare ingiustamente il sempre ottimo Van Der Saar. Ad Atene il Milan incontrerà il Liverpool, che ha già schiantato meritatamente il Chelsea del borioso Abramovich ("Dove vado io si vince"). Una finale dall'esito tutt'altro che scontato, se consideriamo che gli inglesi avranno la possibilità di portare a casa la coppa con le orecchie alla fine dei tempi regolamentari, di quelli supplementari, oppure ai rigori.