Tremonti Bis: agevolazioni fiscali per l'acquisto di software
In data 25 ottobre 2001 è entrata in vigore la nuova disciplina sulla detassazione degli investimenti regolamentata dall'articolo 4, "Detassazione del reddito di impresa e di lavoro autonomo reinvestito", della legge 383 del 18/10/2001, più nota come Tremonti - bis. Il nuovo testo normativo ha come obiettivo quello di incentivare gli investimenti effettuati nel territorio nazionale, proponendo una serie di agevolazioni fiscali tra cui, per esempio, quella riguardante l'acquisto di software. Il beneficio derivante da questo nuovo regime fiscale consiste in una detassazione pari al 50% di alcuni investimenti; in particolare, si deve calcolare la media del volume degli investimenti realizzati negli ultimi cinque anni (nel calcolare questa media può essere escluso dal conteggio l'anno in cui sono stati realizzati più investimenti; in definitiva, quindi, la media è relativa agli importi concernenti quattro anni).
In pratica, può essere detassato solo l'ammontare di quegli investimenti, relativi a beni strumentali, realizzati a partire dal 01 luglio 2001 e per il relativo periodo d'imposta, che eccede tale media. In altri termini, per i contribuenti con esercizio coincidente con l'anno solare (01/01 - 31/12) per il 2001 sono agevolabili gli acquisti effettuati dal 01/07/2001 al 31/12/2001 eccedenti la media degli investimenti realizzati negli anni 1996 - 2000; per il 2002 sono agevolabili, invece, gli acquisti effettuati dal 01/01/2002 al 31/12/2002 eccedenti la media degli investimenti realizzati negli anni 1997 - 2001. Per poter usufruire della Tremonti - bis i beni strumentali devono essere nuovi e gli investimenti devono essere realizzati nel territorio italiano.
Bisogna ricordare che non possono usufruire delle agevolazioni:
1) i lavoratori autonomi di cui all'art.49 comma 2 del Tuir (sono esclusi, per esempio, i collaboratori coordinati e continuativi e le associazioni in partecipazione di solo lavoro);
2) le persone fisiche esercenti attività agricola entro i limiti previsti dall'art.29 del Tuir;
3) gli enti non commerciali, se non titolari di reddito di impresa.
In riferimento all'acquisto di software, bisogna considerare le differenti tipologie e le diverse fattispecie contrattuali con cui si acquista lo stesso. Innanzi tutto i software si dividono in:
1) Software di sistema (Windows, Linux, Unix, Mac Os, Be Os, ecc.): è indispensabile per il funzionamento dell'hardware e si considera parte integrante del Personal Computer. Per questi motivi, il costo del software sarà capitalizzato insieme a quello dell'hardware e l'ammortamento rispetterà le regole dettate dall'art. 67 del Tuir, disciplinanti l'ammortamento dei beni materiali. In parole povere, ai fini dell'ammortamento questo software segue la stessa sorte (e la stessa aliquota) della macchina sulla quale è installato.
2) Software applicativo: utilizza le funzioni del software di sistema per rispondere alle varie esigenze dell'utente. Può dividersi in:
- Software customizzato: prodotto su misura in base alle richieste del cliente;
- Software standardizzato: applicativo standard per tutti i clienti; per esempio Word, Excel, ecc..
In base alla Tremonti - bis è agevolabile l'acquisto di:
1) software di sistema, che risulta agevolabile, sia se è acquistato unitamente al Personal Computer, sia se comprato separatamente (o come versione integrale o come aggiornamento). A nostro avviso, nel primo caso, risulta detassato come conseguenza dell'accessorietà alla macchina, anche questa certamente rientrante nella Tremonti - bis. L'ammortamento fiscale ordinario sarà pari al 20%, con dimezzamento dell'aliquota per l'esercizio in cui è entrato in funzione. L'acquisto separato del sistema operativo, riteniamo che, invece, debba considerarsi alla stregua del software applicativo standardizzato. Ciò in quanto:
- non risulta essere accessorio al Personal Computer;
- è un investimento che serve per avere direttamente o indirettamente nuove funzionalità.
Pertanto, trattandosi di un bene immateriale ad utilità pluriennale (ex art. 74 Tuir) seguirà le regole civilistiche dettate dall'art. 2426 e sarà ammortizzato nella quota imputabile a ciascun esercizio, entro un periodo non superiore a cinque anni.
2) software standardizzato, che grazie al pagamento di un solo corrispettivo ne si acquisisce il diritto di uso illimitato, fatto salvo, in genere, il diritto di concessione in locazione a terzi e di riproduzione. Il rapporto contrattuale ivi instaurato può essere assimilato ad un contratto di compravendita di un bene, seppure con alcune limitazioni. Fiscalmente si tratta, come appena accennato, di un bene immateriale ex art. 74 Tuir.
3) software customizzato. Il cliente tramite un contratto di sviluppo, una volta terminati i lavori di realizzazione, diviene proprietario del bene e può legittimamente utilizzarlo ed, in genere, riprodurlo a fini commerciali. Gli ammortamenti fiscali seguono le stesse regole stabilite per la proprietà industriale ex art. 68 co.1 Tuir (si annota: la deducibilità in quote non superiori ad un terzo del costo per ogni esercizio, non devono necessariamente essere costanti).
Non sono agevolabili, invece, i software applicativi acquistati tramite il pagamento periodico di un canone, in quanto tali canoni rappresentano costi per l'acquisizione di servizi che esauriscono la loro utilità in un solo esercizio. Non risulta ugualmente agevolabile la fornitura di servizi software, essendo esplicata sotto forma di contratti che garantiscono oltre lo stesso uso del software una serie di prestazioni, come la manutenzione e l'aggiornamento, per i quali è previsto il pagamento periodico di un canone.
|
|
|