i film western...

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Gugovaz
00martedì 15 gennaio 2002 17:18
degli anni passati...

ogni tanto li passano alla domenica pomeriggio...
ma sempre delle ciofeche pazzesche...

ma perchè non mi fanno "Il treno per Yuma" o "L'uomo di Laramie" o "Un uomo tranquillo"...


il primo poi ha anche una colonna sonora stupenda (se me lo ricordo bene...)

a voi piacciono???
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"We the willing, led by the unknowing, are doing the impossible for the ungrateful. We have done so much for so long, with so little, we are now qualified to do anything with nothing."

Luca
Donia
00martedì 15 gennaio 2002 18:33
Li odio...sono davvero i film che mai andrei a vedere...non so per quale motivo ma l'unico film con ambientazione western che sono riuscita a vedere è stato "Ritorno al futuro3"[SM=x39897][SM=x39897][SM=x39897]



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....Voci nel Web....
marlowe
00martedì 15 gennaio 2002 21:12
Il western. Che nostalgia, Gugovaz...
"Il treno per Yuma", grande film, con gli indimenticabili Van Heflin e Glenn Ford, una spettacolosa fotografia in bianco e nero, una colonna sonora, magari un po' retorica, ma da strappare i visceri, scabro e ossessivo come la siccità che lo percorre tutto.
Dello stesso periodo, nel filone del western psicologico, ricordi "Il cavaliere della valle solitaria" di Gerge Stevens (ancora Van Heflin e Alan Ladd), "Mezzogiorno di fuoco" di Fred Zinnemann (Gary Cooper e una giovanissima Grace Kelly) con quei cieli di gesso inventati dal grande direttore della fotografia Floyd Crosby?
"Luomo di Laramie" bellissimo film di Anthony Mann, uno dei western più spregiudicati degli anni '50 con un eccezionale James Stewart, avrei proprio voglia di rivederlo.
E poi, possiamo dimenticare il maestro dei maestri Omero-John Ford?
E di John Ford, in particolare, vorrei ricordare "L'uomo che uccise Liberty Valance" (1962, con gli ormai vecchi James Stewart e John Wayne) che secondo me chiude definitivamente la stagione del western classico.
E poi, ancora di John Ford, il mio western preferito "Sentieri selvaggi" (1956) dove il comico si mescola al tragico, la violenza alla tolleranza, l'odio più caparbio alla tenerezza più delicata.
E di cui, mentre scrivo, mi passano davanti i paesaggi, ripresi nelle 4 stagioni, dove la sabbia e le rocce dissolvono nella neve; e la massiccia figura di John Wayne che recita sempre, anche a cavallo, a spalle piegate come sotto il peso di una inconfessabile sconfitta (la guerra combattuta dalla parte del Sud).

Sono convinto che se Donia lo vedesse, cambierebbe - magari un pochino - la sua idea sul western, un genere dove è peraltro anche vero che hanno circolato tante porcherie. Ah, questi giovani... E ti ci metto anche una faccina[SM=x39911] Anzi due[SM=x39886] E perchè non tre [SM=x39898]ry: O quattro[SM=x39854]

Ma qui mi fermo sperando che si affacci qualcun altro a continuare il discorso sul western che abbiamo appena cominciato.

PS
Un uomo tranquillo non è un western. Appartiene al filone irlandese di John Ford. E' una commedia, una divertente variazione abbondantemente condita di birra e cazzotti, sul tema della Bisbetica domata.

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Saluti
Marlowe

[Modificato da marlowe 15/01/2002 21:14]

Donia
00martedì 15 gennaio 2002 22:01
So che non sono proprio western per antonomasia ma penso sia colpa dei film di Bud Spencer e Terence Hill che ho cominciato ad odiare il genere![SM=x39938] [SM=x40009]
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Donia|e-mail |Sms
....Voci nel Web....
marlowe
00martedì 15 gennaio 2002 23:13
Bud Spencer? Terence Hill? [SM=x39885] [SM=x39885] [SM=x39885]
Però giudicare il western attraverso questi due gaglioffoni sarebbe come giudicare la commedia all'italiana escludendo Monicelli, Risi, De Sica, Comencini, Scola, ecc. per prendere in considerazione solo i film dei fratelli Vanzina.
Quello non è il western, nemmeno lo spaghetti western di Sergio Leone (caso a sè e del tutto particolare). E' solo trash.
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Saluti
Marlowe
Myst
00mercoledì 16 gennaio 2002 08:14
devo ammettere questa mia mancanza: Non ho mai visto un film western.

Forse per qualche strano motivo generazionale, non mi e' mai capitato di vederne uno per intero. Quindi non posso esprimere giudizi [SM=x40007] [SM=x39863]


[myst]
Gugovaz
00giovedì 17 gennaio 2002 09:33
L'uomo che uccise Liberty Valance...

semplicemente splendido...

e poi anche se forse un po' sopravvalutato "Johnny Guitar"...


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Luca
sicy
00giovedì 17 gennaio 2002 13:22
hmmmmm...
aprendo questo tread mi sarei aspettoto di trovare lodi e onori sui film italiani di sergio leone, i cosidetti "spaghetti western", invece ho trovato titoli belli, ma non competitivi con i nostri.A mio parere niente è più bello dei film di leone, in particolare il buono, il brutto e il cattivo.Lo trovo fantastico: lee van cliff ha lo sguardo di un condor, e eastwood ha l'espressione per antonomasia del pistolero western.Per non parlare della banda di giammaria volontè ne "per un pugno di dollari": il mitico klaus kinski che fa la parte del gobbo con i tic è memorabile.Come memorabile la scena di lee van cliff che gli accende il fiammifero sulla gobba...
ahhhhhh che bei ricordi...
ciao!
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nuova signatura in lavorazione
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marlowe
00giovedì 17 gennaio 2002 16:30
Sicy, qui si parlava del western classico. La stagione cioè del film epico nordamericano che comincia nel 1903 con i quattordici minuti di "The Great Train Robbery" girati da Edwin S. Porter, matura con "Ombre Rosse" di John Ford (1939) e declina con "L'uomo che uccise Liberty Valance" (1962), sempre di John Ford.
A questo genere, non appartengono nemmeno certi altri western americani, perlatro molto belli come "Piccolo Grande Uomo" di Arthur Penn (1970), "Corvo Rosso non avrai il mio scalpo" di Sidney Pollack (1972), "Soldato blu" di Ralph Nelson (1970), "Gli spietati" di Clint Eastwood (1992), ecc. Perchè la stagione dell'epica è finita, quella particolare stagione che Jorges Luis Borges avrebbe ricordato così: "In un tempo in cui i poeti avevano dimenticato la loro origine epica, forse la missione di essere epici, il western hollywoodiano ha assolto, per il mondo, quel dovere".
Ma, nel frattempo, lo sguardo del cinema è cambiato. E' arrivato il realismo, si è diffuso l'esistenzialismo, le frontiere yankee si sono spostate in Giappone, in Corea e in Vietnam, si è realizzata la coscienza del genocidio dei pellerossa, ecc.
Il caso di Sergio Leone, come avevo accennato, è tutt'altra cosa. I film di Sergio Leone non sono western. Sono, probabilmente, molto di più: sono, scusa la tautologia, cinema, grande cinema. E, a questo punto su Sergio Leone, vado ad aprire un topic apposta.

Gugovaz, Johnny Guitar di Nicholas Ray (1954) è forse il western su cui si è scritto di più. Per tante ragioni, anche pettegole: l'ambiguo rapporto che il regista intratteneva con la Crawford; l'odio tra la stessa Crawford e l'altra attrice Mercedes McCambridge, due iene che fuori scena litigavano ancora più ferocemente che nella finzione; per la colonna sonora decadente e ossessiva; per la scelta del colore, per il dialogo del tutto particolare, per gli impliciti riferimenti al maccartismo, per l'androginismo della figura femminile, la Vienna interpretata dalla Crawford. Ti riporto il bel giudizio di Paolo Mereghetti: "Western intellettuale e complesso, torbido e cupo come una tragedia greca, straziante nel suo disperato romanticismo."

(Vedere, se interessa, nella cartella citazioni citabili la locandina del film e alcune battute tratte dal medesimo).
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Saluti
Marlowe
wsim
00giovedì 17 gennaio 2002 18:09
Per me un western "immenso" anzi un film "immenso" è IL MUCCHIO SELVAGGIO di Peckinpack, con i "vecchi" William Holden e Ernest Borgnine.
Un grande film, sulla fine del mito del West, ormai "vecchio" come i protagonisti (siamo verso la prima guerra mondiale), ma anche sull'amicizia, sulla miseria del terzo mondo, sull'onore... e ogni volta che lo rivedo e che sento la Golondrina mi emoziono...
troppo bello...
marlowe
00venerdì 18 gennaio 2002 00:47
Benvenuto nella sezione cinema di VnW, wsim.
Spero che la tua frequentazione diventi assidua.
Niente da dire sulla tua scelta in tema di western.

Al mucchio selvaggio, io darei
[SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884] per la colonna sonora;
[SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884] per la fotografia;
[SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884] per la regia.
[SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884] [SM=x39884] per il cast.
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Saluti
Marlowe
Gugovaz
00venerdì 18 gennaio 2002 09:40
marlowe, impeccabile ed appassionante come sempre...[SM=x39999] [SM=x39884]


fra i western atipici vorrei inserire anche uno dei miei preferiti...

"Un uomo chiamato cavallo" col grande Richard Harris

(solo il primo... non i vari sequel successivi...)[SM=x39884]
mi piacerebbe il tuo giudizio...
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"We the willing, led by the unknowing, are doing the impossible for the ungrateful. We have done so much for so long, with so little, we are now qualified to do anything with nothing."

Luca
marlowe
00domenica 20 gennaio 2002 21:48
Sioux, capitalismo e cavoli a merenda
"Un uomo chiamato cavallo" di Elliot Silverstein (1970) è un bel film, senza alcun dubbio. E' uno dei primi western dove si invertono i ruoli: i buoni sono gli indiani, i malvagi sono i bianchi. E' anche un film crudo che ricostruisce con un'attenzione appassionata e nostalgica, etnologicamente attendibile, la vita tribale dei Sioux, i loro riti, i loro sacrifici, le prove di coraggio un po' sadiche. Bravissimo, come sempre peraltro, Richard Harris che da baronetto inglese diventa prima la bestia da soma e poi il leader della tribù.
"Un uomo chiamato cavallo" fu accusato di essere un film ideologicamente falso, oggi diremmo politicamente scorretto. Come mai, si chiesero i duri e puri della sinistra e dell'extrasinistra chic, se la cultura pellerossa è superiore a quella dei bianchi, è poi il bianco che diventa il capo del villaggio?
Ti confesso che me lo sto ancora chiedendo, ma ho qualche dubbio nell'identificare in questo film una sopraffazione del capitalismo. Lo lascio fare a quelli che amano cibarsi di cavoli a merenda.
Dei due seguiti, sempre con Richard Harris, ma diretti da altri registi: "La vendetta dell'uomo cavallo" (1976) e "Shunka Wakan-Il trionfo dell'uomo cavallo" (1982), ha già detto, o meglio non detto, tu stesso.

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Saluti
Marlowe
sonardj
00lunedì 28 gennaio 2002 02:31
film troppo paranoici
non sono dei film da guardare
una volta che ho visto un film con mio padre mi è venuto un sonno terribile
ma va


[SM=x39885]
marlowe
00martedì 29 gennaio 2002 11:32
Re: Sonardj


film troppo paranoici


Con questo draconiano giudizio psicocritico i Signori John Ford, Henri Hathaway, Nicholas Ray, Michael Curtiz, Anthony Mann, Clint Eatswood, Sergio Leone & C. si ritengano serviti. Pussa via...tutti...


non sono dei film da guardare


Grazie alla sensibili papille olfatto-gustative del nostro Sonardj, infallibili nel cogliere il lezzo corruttore che emana dal western, ora finalmente sappiamo come proteggere la nostra gioventù.


una volta che ho visto un film con mio padre mi è venuto un sonno terribile


Peccato che la sveglia non abbia suonato. L'ora di svegliarsi è passata già da un bel po'.


ma va


Non mancherò.
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Saluti
Marlowe
Cyrano
00mercoledì 30 gennaio 2002 06:06
Io amo quelli di Sergio Leone , in primis " C'era una volta il West" che reputo splendido...

[SM=x39851]



Ciaozzz
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- MEMENTO BIBERE SEMPER - Smsami
sonardj
00giovedì 31 gennaio 2002 01:03
scusa marlowe non volevo ne offendere il genere west ne chi li guarda

stop



marlowe
00venerdì 1 febbraio 2002 09:13
Re: Sonardj
Caro Sonar, so bene che tu non volevi offendere nessuno. Io ti ho risposto in quel modo, prendendoti un po' bonariamente in giro, solo perchè mi piacerebbe che ognuno, quando dice la sua ne spiegasse anche le ragioni: usasse, per dir così, un po' di più la tastiera e un po' meno la lupara.

OT. Approfitto dell'occasione per farti i complimenti per le tue ricette che io seguo con molto interesse e alle quali mi ispiro tutte le volte che ne trovo qualcuna adatta al mio triste vegetarianismo. Eccezionale il tuo riso indiano.

Ciao Sonar, torna presto a trovarci qui.
________
Saluti
Marlowe
sonardj
00venerdì 1 febbraio 2002 13:34
pultroppo ho fatto un breve sintesi ha dire che non mi piacciono
perchè non li ho visti mai , l'unico film che mi son visto è stato meggiogiorno di fuoco
l'unica cosa che si salva in film west sono I soundtrack
ben fatti da sergio leone


ps: grazie per i tuoi complijmeti per le ricette

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