AH CHE SARA'
(CHICO BARQUE DE HOLLANDA,trad I. FOSSATI)
Ah che sara' che sara' che vanno sospirando nelle alcove
che vanno sussurando in versi e strofe che vanno combinando in fondo al
buio
che gira nelle teste e nelle parole che accende candele nelle processioni
che va parlando forte nei portoni e grida nei mercati che con certezza
sta nella natura nella bellezza quel che non ha ragione ne mai ce l'avra'
quel che non ha rimedio ne mai ce l'avra' quel che non ha misura.
Ah che sara' che sara' che vive nell'idea di questi amanti che cantano
i poeti piu' deliranti
che giurano i profeti ubriacati che sta sul cammino dei mutilati
e nella fantasia degli infelici che sta nel dai e dai delle meretrici
nel piano derelitto dei bambini ah che sara' che sara'
quel che non ha decenza ne mai ce l'avra'
quel che non ha censura ne mai ce l'avra' quel che non ha ragione.
Ah che sara' che sara' che tutti i loro avvisi non potranno evitare
che tutte le risate andranno a sfidare che tutte le campane andranno a
cantare
e tutti i figli insieme a consacrare e tutti i figli insieme a purificare
e i nostri destini ad incontrare perfino il Padre Eterno da cosi' lontano
guardando quell'inferno dovra' benedire quel che non ha governo ne mai
ce l'avra'
quel che non ha vergogna ne mai ce l'avra' quel che non ha giudizio.
Ah che sara' che sara' quel che non ha governo ne mai ce l'avra'
quel che non ha vergogna ne mai ce l'avra' quel che non ha giudizio.
Ah che sara' che sara' quel che non ha governo ne mai ce l'avra'
quel che non ha vergogna ne mai ce l'avra' quel che non ha giudizio.
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Construção / Deus lhe pague
Di Chico Buarque de Hollanda (1971)
Per la serie continuiamo a farci del male, ecco una canzone che adoro e che mi commuove ogni volta che la ascolto. |_piant2_|
Tutti conoscono "La Banda" e "O que serà", ma il vero capolavoro di Chico è questa specie di film del "Cinema Novo" in forma di canzone.
La musica da sola è bella da far paura, ma il testo (ispirato a una poesia di Vinicius) non scherza. Humor nero, indignazione civile, grande musica. |_Si1_|
Come nel caso di Donald Fagen, qui abbiamo un bel po' di "strati" da esaminare:
Il titolo "Costruzione" si riferisce al cantiere dove muore il povero protagonista (Suicidio? Incidente sul lavoro?) ma tutto il brano è una "costruzione" musicale e linguistica.
Non ci sono rime vere e proprie, ma tutti i versi finiscono con parole sdrucciole. La storia del muratore si ripete, le finali dei versi si scambiano tra loro e tutto accelera con la musica.
La prima versione della storia viene cantata da Chico con un semplice sottofondo di chitarra e percussioni; il ritmo lentamente accelera e si aggiungono sempre più strumenti, il canto diventa a due voci con un coro e viene fuori dal nulla una vera e propria orchestra sinfonica. Il crescendo diventa parossistico e finisce in una specie di sarabanda arabeggiante. Qui c'è il "mix" con alcune strofe di "Deus lhe pague", altra canzone di denuncia. Buon ascolto...
Amou daquela vez como se fosse a última
Beijou sua mulher como se fosse a última
E cada filho seu como se fosse o único
E atravessou a rua com seu passo tímido
Subiu a construção como se fosse máquina
Ergueu no patamar quatro paredes sólidas
Tijolo com tijolo num desenho mágico
Seus olhos embotados de cimento e lágrima
Sentou pra descansar como se fosse sábado
Comeu feijão com arroz como se fosse um príncipe
Bebeu e soluçou como se fosse um náufrago
Dançou e gargalhou como se ouvisse música
E tropeçou no céu como se fosse um bêbado
E flutuou no ar como se fosse um pássaro
E se acabou no chão feito um pacote flácido
Agonizou no meio do passeio público
Morreu na contramão atrapalhando o tráfego
Amou daquela vez como se fosse o último
Beijou sua mulher como se fosse a única
E cada filho seu como se fosse o pródigo
E atravessou a rua com seu passo bêbado
Subiu a construção como se fosse sólido
Ergueu no patamar quatro paredes mágicas
Tijolo com tijolo num desenho lógico
Seus olhos embotados de cimento e tráfego
Sentou pra descansar como se fosse um príncipe
Comeu feijão com arroz como se fosse o máximo
Bebeu e soluçou como se fosse máquina
Dançou e gargalhou como se fosse o próximo
E tropeçou no céu como se ouvisse música
E flutuou no ar como se fosse sábado
E se acabou no chão feito um pacote tímido
Agonizou no meio do passeio náufrago
Morreu na contramão atrapalhando o público
Amou daquela vez como se fosse máquina
Beijou sua mulher como se fosse lógico
Ergueu no patamar quatro paredes flácidas
Sentou pra descansar como se fosse um pássaro
E flutuou no ar como se fosse um príncipe
E se acabou no chão feito um pacote bêbado
Morreu na contra-mão atrapalhando o sábado
..............
Por esse pão pra comer, por esse chão pra dormir
A certidão pra nascer, e a concessão pra sorrir
Por me deixar respirar, por me deixar existir
Deus lhe pague
Pela cachaça de graça que a gente tem que engolir
Pela fumaça, desgraça, que a gente tem que tossir
Pelos andaimes, pingentes, que a gente tem que cair
Deus lhe pague
Pela mulher carpideira pra nos louvar e cuspir
E pelas moscas-bicheiras a nos beijar e cobrir
E pela paz derradeira que enfim vai nos redimir
Deus lhe pague
And now... Come perdere un pomeriggio, ovvero la traduzione... |_Pov1_| :mart:
N.B.
Non so il portoghese, ho trovato una traduzione in inglese e mi sono aiutato con quella per alcune parole particolarmente incomprensibili (il traduttore di Google serve a poco con il brasiliano).
Le finali sdrucciole sono tutte come in italiano, tranne "bêbado" che vuol dire ubriaco e non c'è un sinonimo sdrucciolo in italiano: ho messo alcolico
Poi, sfaccendato ai massimi, ho deciso di fare combaciare anche la metrica...
Ho sacrificato così la traduzione letterale e i "como se" sono diventati "come". Comunque non ci sono riuscito del tutto.
Per la parte finale, era impossibile mantenere un senso minimamente fedele e ho rinunciato.
Amò per quella volta come fosse l'ultima
Un bacio per la moglie come fosse l'ultimo
Ed uno ad ogni figlio come fosse l'unico
Attraversò la strada col suo passo timido
Scalò la costruzione come fosse macchina
Andava a tirar su quattro pareti solide
Mattone su mattone in un disegno magico
Aveva gli occhi pieni di cemento e lacrime
Sedette a riposare come fosse sabato
Mangiò fagioli e riso come fosse un principe
Bevendo singhiozzò come se fosse naufrago
Danzò e ridacchiò come sentisse musica
Poi inciampò nel cielo come fosse alcolico
E galleggiò nell'aria come fosse un passero
E si schiantò per terra come un pacco flaccido
Agonizzò nel mezzo del passaggio pubblico
Morì in contromano intralciando il traffico
Amò per quella volta come fosse l'ultimo
Un bacio per la moglie come fosse l'unica
Ed uno ad ogni figlio come fosse il prodigo
Attraversò la strada col suo passo alcolico
Scalò la costruzione come fosse solido
Andava a tirar su quattro pareti magiche
Mattone su mattone in un disegno logico
Aveva gli occhi pieni di cemento e traffico
Sedette a riposare come fosse un principe
Mangiò fagioli e riso come fosse il massimo
Bevendo singhiozzò come se fosse macchina
Danzò e ridacchiò come sentisse il prossimo
Poi inciampò nel cielo come sentisse musica
E galleggiò nell'aria come fosse sabato
E si schiantò per terra come un pacco timido
Agonizzò nel mezzo del passaggio naufrago
Morì in contromano intralciando il pubblico
Amò per quella volta come fosse macchina
Un bacio per la moglie come fosse logico
Andava a tirar su quattro pareti flaccide
Sedette a riposare come fosse un passero
E galleggiò nell'aria come fosse un principe
E si schiantò per terra come un pacco alcolico
Morì in contromano intralciando il sabato
.........
Per questo pane da mangiare, per questa terra dove dormire
Un certificato per nascere, una concessione per sorridere
Per lasciarmi la libertà di respirare, per lasciarmi quella di esistere
Dio vi ricompensi
Per la cachaça gratis che la gente deve inghiottire
Per il fumo maledetto che la gente deve tossire
Per i ponteggi malfermi da cui la gente deve cadere
Dio vi ricompensi
Per la prefica che ci verrà a lodare e sputare
E per le mosche che ci verranno a baciare e coprire
E per la pace definitiva che infine ci redimerà
Dio vi ricompensi