00 27/07/2019 14:23
Re:
La badante di Andreotti, 25/07/2019 17.09:

PARLATECI DI BIBBIANO INVECE!




Bibbiano (Bibiân in dialetto reggiano o Bibiēn nel dialetto locale[2]) è un comune italiano di 10 205 abitanti della provincia di Reggio Emilia, in Emilia-Romagna.

Bibbiano è situato a 17 km a sud-ovest di Reggio nell'Emilia. Il territorio comunale, oltre che dal capoluogo, è formato dalle frazioni di Barco, Corniano, la Fossa, Ghiardo e Piazzola per un totale di 28,02 chilometri quadrati. Confina a nord con Cavriago, a est con Reggio nell'Emilia, a sud con Quattro Castella e San Polo d'Enza e a ovest con Montecchio Emilia.

Non è facile datare l'origine di Bibbiano: le tracce della prima presenza umana (fondi di capanne, resti ceramici, copiosi manufatti silicei) risalgono ad epoca compresa tra il paleolitico inferiore e il neolitico. La lunga permanenza gallica è testimoniata da reperti dell'età del ferro e dalle inflessioni celtiche rimaste nel dialetto locale. L'origine del toponimo è verosimilmente legata all'occupazione romana del I secolo e prese il nome dell'assegnatario di quelle terre: il luogo fu probabilmente un Vibianus o Baebianus fundus, che rinvia ad un fundus romano ubicato in questi luoghi fertilissimi. Numerosi i reperti romani venuti alla luce in seguito a ritrovamenti archeologici: terrecotte, ceramiche e suppellettili.

È solo con l'età medievale che la storia di Bibbiano si precisa attraverso una prima aggregazione urbana lungo la strada che portava alle fortificazioni affacciate sull'Enza, e di cui rimane la massiccia costruzione fortificata detta «Torrazzo». Nel XII secolo la storia di Bibbiano si lega indissolubilmente alle vicende dei Canossa, come ricorda anche lo stemma comunale. Nel 1155 il borgo sarà definitivamente incorporato nel feudo canossiano di Bianello, mentre un'altra località bibbianese, Piazzola, era già in precedenza compresa nel medesimo. Il dominio della dinastia Canossa su Bibbiano terminò nel XVIII secolo, quando il feudo passò ai marchesi Gabbi (1757).

Bibbiano ottenne l'autonomia comunale all'epoca del Dipartimento del Crostolo. Dopo la caduta di Napoleone, gli Este lo aggregarono a Montecchio Emilia. Assumerà le dimensioni attuali soltanto nel 1860. Diversa da quella bibbianese la storia della frazione di Barco (a lungo aggregato a Montecchio e a Parma), entrata a far parte del comune solo dopo l'Unità.




Pezzente ma Signore, Cinico ma Appassionato, Egoista ma Generoso. Mai Approfittatore