A volte, durante una notte stellata e partendo dal semplice guardare “in alto” - troppa la fatica che sprechiamo con lo sguardo sulle nostre ed altrui scarpe! - le nostre fantasie e speculazioni si lasciano piacevolmente portare dalle possibili considerazioni dibattute o da sempre confutate sull'essenza dell'Universo ed anche quanto il nostro immaginario c’entusiasmi nella ricerca o ci allibisca, poi, nella scoperta delle leggi e delle teorie reali che esso cela con gelosa cura e ci rivela gradualmente del suo arcano segreto. L’universo: un mistero che dura nel tempo e di cui ipotizziamo le sue dimensioni, finite od infinite e sul quale, prima che di verifica, congetturiamo sulla quantità dei mondi o consistenze e sulle qualità dei suoi innumerevoli abitanti animati e non o sulle forme di vita simili e dissimili da quanto, nel nostro limitato circoscritto, abbiamo già acquisito ed appurato.
Personalmente rimando il tutto ed in ogni caso all’apprendimento e quindi all'ascolto nutriente che viene dagli esperti in merito i quali, a mio avviso, restano primariamente i filosofi con le loro intuizioni e gli scienziati in genere con l’uso specifico che fanno del proprio empirismo tecnologico nonché e in particolare, degli astrofisici antichi ed attuali con lo studio metodico e preciso dell’immenso soggetto di cui parliamo .. ma non solo da questi eminenti.
Tra le varie ricerche sulle teorie che riguardano la vastità effettiva dell’universo, una delle ipotesi che mi ha colpito è questa che riporto brevemente:
"L'UNIVERSO E' FINITO O INFINITO? Intervista impossibile ad un astrofisico inesistente. PRATO 6 novembre '03 - Siamo qua, nella sede del comune di Prato per intervistare l'astrofisico francese Pierre Lumier, ospite del sindaco Mattei; accomodati nell'aula ricevimenti del sindaco, aspettiamo l'illustre studioso. Ci viene incontro un signore distinto con gli occhiali, due baffi grigi, e un vistoso papillon rosso carminio. Dopo qualche convenevole inizia l'intervista. D: Buon giorno dottore. Ci può spiegare per favore che forma ha veramente l'universo? R: "Secondo lo studio fatto dalla Astrophisic Nature Association, l'universo potrebbe essere piccolo e finito, con lo spazio tridimensionale curvato su se stesso". D: Ci può spiegare, in poche parole, la sua struttura? R: "Avrebbe la forma di un blocco di dodecaedri "incollati" tra loro in modo da formare una sfera simile ad un pallone da football". D. Ma per le dimensioni cosa ci sa dire? R: "In base al modello proposto della nostra associazioni le dimensioni dell'universo sarebero relativamente ridotte: circa 74 miliardi di anni luce". D: Allora l'esperimento del team di Paolo De Bernardis, di tre anni fa, che confermava che l'universo era piatto ed infinito, non è vero? R: "No, perché la nostra sonda wmap ha fatto una scoperta che non coincide con il modello de De Bernardis, infatti le variazioni di temperatura che si vedono in cielo sono più piccole di quelle prodotte da un universo infinito". Grazie di averci illustrato la sua teoria sull'universo e scusi del disturbo, dottore. Se ci fossero novità la contatteremo per ulteriori informazioni. Grazie ancora anche da parte di tutto lo staff del nostro giornalino ed arrivederci. Ci allontaniamo mentre lo scienziato accenna un saluto con la mano. Andrea Martini, Matteo Parigi, Manuel Puglisi classe 2C "