Ecco le prime immagini del nuovo kolossal ispirato al fumetto cult sul demone-detective
Dopo Spiderman e Hulk, arriva sul grande schermo uno degli eroi più inquietanti dei fumetti: Hellboy. Detective del paranormale, è un incrocio tra Dylan Dog e Martin Mystere, con una sostanziale differenza: è un diavolo. Ma nonostante corna e piede caprino, Hellboy ha una sola missione: combattere le forze oscure che vogliono dominare la Terra.
Diavolo di un... Hellboy
Un kolossal tratto dal fumetto cult
Non si fermano le versioni cinematografiche di celebri serie a fumetti: con la Marvel di Spiderman e Hulk a farla da padrone, ma anche con personaggi come Hellboy, strano demone che, sin dalla Seconda guerra mondiale, combatte contro le forze oscure che vogliono dominare il Pianeta. Lo porterà sugli schermi (da ottobre in Italia) Guillermo del Toro, regista messicano con una grande passione per i fumetti. E per i film ad alto tasso adrenalinico.
Creato da Mike Mignola per la Dark Horse Comics nel 1993, Hellboy è una sorta di detective del paranormale, un incrocio tra Dylan Dog e Martin Mystere, con una sostanziale differenza: è un diavolo. Appare sulla Terra nel 1944, durante un misterioso esperimento di magia, chiamato Ragnarok, parte del piano nazista per l'utilizzo delle arti magiche nella Seconda guerra mondiale. È un bambino un po' strano: ha la pelle rossa, il piede caprino, le corna e un braccio di pietra. Crescendo, Hellboy verrà adottato dal Centro per la Ricerca e Difesa dal Paranormale di cui diventerà un agente. Insieme a un gruppo di altri strani personaggi dotati di superpoteri uniti nella guerra infinita contro il Male.
Sotto il pesante trucco di Hellboy nel film c'è Ron Perlman, caratterista con una lunga frequentazione di film horror e fantascientifici da "Alien - La clonazione" a "Blade 2". Il resto del cast è per lo più irriconoscibile sotto maschere d'ogni sorta. Fanno eccezione John Hurt, premio Oscar per "The Elephant Man", nel ruolo del capo dell'agenzia investigativa del paranormale, e Selma Blaire, già vista in "La cosa più dolce" e "La rivincita delle bionde". E il cattivissimo Rasputin, l'attore cecoslovacco Karel Roden, killer psicopatico in "15 minuti - Follia omicida a New York".
Guillermo del Toro, il regista messicano che firma "Hellboy", è un maestro riconosciuto del genere più oscuro. Ha esordito a Hollywood con l'horror "Mimic" e ha diretto "Blade 2", seguito del fortunato film sul cacciatore di vampiri interpretato da Wesley Snipes. "Ho sognato a lungo di fare un film tratto da Hellboy", racconta il regista, "ma prima ho dovuto dimostrare di essere in grado di farlo". Del Toro, nessuna parentela col più affascinate Benicio, ha ottenuto il rispetto degli studios, ben prima di arrivare a Hollywood, già con l'orrorifico "Cronos", girato in patria nel 1993. E così spiega il fascino che c'è dietro alla storia di "Hellboy": "Amo il lato oscuro del fumetto. Amo il fatto che Hellboy sia un anti-superoe: un personaggio soprannaturale con una gran dose di umanità. Sa di essere un mostro ma ovviamente vuole essere trattato come una persona normale".
