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I big della musica italiana uniti contro la pirateria online

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    CARMINE84
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    00 14/07/2004 15:43
    60 star firmano una petizione
    I grandi nomi della musica nazionale hanno deciso di tutelare la loro creatività nell'era digitale. Tra di loro spiccano Ramazzotti, Dalla e Bocelli.No ai sistemi peer-to-peer
    "Pagare un pc, una connessione o un abbonamento è una cosa normale, perché i contenuti invece si rubano?".



    Mp3: artisti uniti contro i pirati
    Sessanta big dicono no al peer-to-peer
    Sono sessanta i grossi nomi della musica nazionale che hanno aderito alla petizione sostenuta dalla FIMI contro l'uso illegale del Web per scaricare brani protetti dal diritto d'autore. Nella lista degli artisti che hanno deciso di tutelare la loro creatività nell'era digitale spiccano soprattutto Dalla, Morandi, Venditti, Ramazzotti, Antonacci, Giorgia, Bocelli, Ligabue e Tiziano Ferro, ma l'elenco è ricco di musicisti importanti.


    "Noi artisti, musicisti e autori - si legge nel testo - desideriamo che il nostro pubblico abbia l'accesso più ampio possibile alle nostre opere, ma diciamo no alla demagogia e all'ipocrisia della musica gratis in Rete". "Pagare un computer, una connessione o un abbonamento è una cosa normale - precisa ancora la petizione- perché i contenuti invece si rubano?". Una domanda legittima alla luce anche degli ultimi dati secondo cui, nonostante l'aumento delle cause contro i singoli utenti cha scaricano illegalmente musica da Internet, nell'ultimo anno la pirateria online è cresciuta del 19%.

    Nel documento i60 artisti italiani dicono sì alla musica legale su Internet, alla copia personale, al rapido sviluppo e alla promozione di servizi legali per la distribuzione di musica online. Sì ancora all'accesso più ampio possibile del pubblico alle opere, sì alla libera negoziazione dei diritti degli artisti con i produttori. Sì, dunque, a Internet come mezzo per permettere a tutti di comunicare, di moltiplicare l'offerta e l'accesso alle opere, ma con la dovuta remunerazione per coloro che creano e che producono.

    Dicono invece no alla licenza legale per il peer to peer, agli Mp3 illegali sul Web e, infine al furto online della musica e della creatività. "Non troviamo normale - si legge nella petizione - che il frutto della creatività sovvenzioni gratuitamente lo sviluppo della banda larga o l'accesso alla Rete".

    La questione in sostanza gira attorno alle ultime modifiche della legge contro la pirateria informatica firmata da Giuliano Urbani e duramente criticata dalla Federazione della musica italiana. Tecnicamente, secondo la norma, a differenza di chi esegue download a fini di lucro, chi scarica musica dal Web esclusivamente per fini personali non è punibile. Una premura che gli artisti non hanno gradito e che hanno prontamente ribattezzato con il termine "pirateria personale".

    La parola passa ora alle autorità competenti che si stanno occupando della stesura del nuovo testo anti-pirateria. Nel resto del mondo le multe e lo spauracchio del carcere contro chi scarica illegalmente Mp3 non hanno dato i frutti sperati, figuriamoci una petizione...
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    bandafox
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    VocenelWeb
    00 15/07/2004 15:52
    Perchè gli "artisti" non hanno detto sì anche al ripristinare il prezzo reale dei loro album ? Attualmente li paghiamo un 200% in più di quanto dovremmo .. [SM=x39913]

    [SM=x39858]