00 29/09/2004 18:50
Come già fecero Craxi e poi i rinnegati Occhetto e D'Alema, anche il narcisista trotzkista Bertinotti si è alfine sbarazzato della falce e il martello, il simbolo tradizionale del movimento operaio e dei comunisti di tutti i tempi. Infatti, nel nuovo simbolo del neonato partito transnazionale della "Sinistra europea" di cui Bertinotti è presidente, la falce e martello è stata cancellata così come è stata cancellata la bandiera rossa. Sostituite da una sorta di stella al cui interno è evidenziato un cuneo rosso che emerge in primo piano all'interno della corona di stelle gialle, simbolo dell'Unione europea imperialista.
Insomma con un colpo solo il nuovo simbolo bertinottiano fa tabula rasa di ogni richiamo al socialismo e al comunismo e al contempo intende riaffermare che "Sinistra Europea" si ritiene parte integrante della Ue imperialista e capitalista, anche se col ruolo esplicito di sua copertura a sinistra.
E non ci vengano a raccontare, come fa "Liberazione" del 14 settembre scorso, che quella stella simboleggia l'internazionalismo, perché la superpotenza europea è la negazione, l'antitesi, il nemico acerrimo dei popoli del mondo oltreché europei e di quell'internazionalismo evocato senza farlo seguire dall'aggettivo qualificante ed essenziale di proletario.