00 16/10/2006 20:45
Ricercatori di Parma hanno scoperto un peptide che aumenta
il dispendio energetico, la temperatura corporea e l'adrenalina

Topi alimentati con dieta grassa grazie al TLQP-21 non crescono di peso

Ecco la molecola che blocca il grasso
presto un farmaco anti obesità







Il 45% della popolazione italiana è
in sovrappeso e il 10% è obesa




PARMA - Un gruppo di ricercatori italiani del Cnr ha individuato una molecola che potrebbe servire a produrre un farmaco anti-obesità. I risultati dello studio fatto dall'Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche, guidato da Alessandro Bartolomucci e Anna Moles è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Proceedings of the National Academy of Science (PNAS) ed è stato presentato anche dal premio Nobel Rita Levi Montalcini.

Il gruppo di Bartolomucci, che lavora per il Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale dell'università di Parma, ha individuato, utilizzando le moderne tecniche di proteomica, cioè di identificazione e caratterizzazione delle proteine, una molecola in grado di aumentare il dispendio energetico e quindi diminuire la massa grassa.

I ricercatori hanno identificato per la prima volta, nel cervello del ratto, un peptide, una piccola proteina di 21 aminoacidi, derivato dal gene vgf. Questo peptide (TLQP-21), somministrato nei ventricoli cerebrali di topi normali, incide sul metabolismo aumentando il dispendio energetico, la temperatura corporea e i livelli plasmatici di adrenalina e quindi diminuisce la quantità di massa grassa.

A seguito di questi risultati i topi sono stati sottoposti a un'alimentazione ricca in grassi e trattati con TLQP-21.
"L'effetto - spiega Bartolomucci - è stato sorprendente, il peptide era in grado di prevenire le prime fasi dell'obesità indotta da una dieta ricca di grassi, che invece si sviluppava nei topi di controllo. Nei topi trattati con TLQP-21, nonostante la quantità di cibo ingerito fosse identica rispetto agli animali di controllo, il peso restava invariato, così come il peso della massa grassa e i livelli circolanti degli ormoni leptina e grelina".

"I risultati ottenuti - conclude Bartolomucci - permettono di stabilire che TLQP-21 stimola il sistema nervoso autonomo e determina un aumento di dispendio energetico. Alla luce del suo effetto in topi alimentati con dieta grassa, TLQP-21 può essere considerato un obiettivo promettente nello sviluppo di nuovi farmaci che mirino a limitare la crescita di massa grassa aumentando il dispendio energetico"

(16 ottobre 2006)
Rep