00 03/12/2006 19:17



MOSCA (Russia), 3 dicembre 2006 - Alla fine è stato Marat Safin, il più grande talento tennistico dopo Roger Federer, a regalare alla Russia la seconda coppa Davis della storia; sul 2 a 2 Safin, genio e sregolatezza del tennis mondiale, ha battuto in quattro set (6-3 3-6 6-3 7-6 il punteggio) l'argentino Josè Acasuso, preferito in extremis da coach Alberto Mancini al titolare Juan Ignacio Chela.
Safin ha dispensato tocchi di classe a pericolosi passaggi a vuoto che hanno tenuto in sospeso l'esito del match fino alla soglia di un drammatico quinto set. Per la Russia e per Safin è stata la seconda vittoria in Davis dopo quella ottenuta a Parigi nel 2002 contro la Francia. Così sembrano svanire nel nulla le deludenti finali casalinghe perdute a Mosca nel 1994 e nel 1995 contro Svezia e Stati Uniti.
E' stata la 18esima finale della storia, sulle 94 disputate, a concludersi al quinto e decisivo match. A riportare la finale sul binario dell'equilibrio e quindi in pareggio, ci aveva pensato David Nalbandian che aveva battuto in 2 ore e 39 minuti Nikolay Davydenko per 6-2 6-2 4-6 6-4 nella sfida tra i rispettivi numeri uno. E' stato un match giocato sul filo dei nervi da entrambi i giocatori; Davydenko, semi paralizzato dall'emozione di difendere il vantaggio e vincere la coppa tra le mura amiche e Nalbandian, caricato come una molla poichè consapevole di avere tutte le armi necessarie per distruggere la ragnatela creata dal russo. E così è stato; dopo aver salvato due palle break nel terzo gioco, Nalbandian ha strappato la battuta a Davydenko, è salito 4-1 e il suo avversario non è più riuscito a vederlo, nemmeno nei rettilinei. L'argentino ha vinto il primo set per 6-2 in 34 minuti e si è ripetuto anche nel secondo (ancora una volta break al quarto gioco, due palle break salvate sul 4-2) sempre per 6-2 urlando "sì" dopo innumerevoli "vamos". Nel terzo Nalbandian ha avuto l'unico passaggio a vuoto di tutto il match cedendo la battuta sul 4 pari e concedendo poco dopo il set a Davydenko; il russo ha tentato di dare seguito al buon momento volando sul 2-0 ma Nalbandian lo ha subito riacciuffato e nel decimo game del quarto set ha brekkato nuovamente Davydenko chiudendo per 6-4.
Ma il destino aveva già deciso; Safin e la Russia, di lì a poco, avrebbero vinto la prestigiosa insalatiera d'argento.

Gazzetta


Nolan van der Meulen


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Mae hen wlad fy nhadau yn annwyl i mi, Gwlad beirdd a chantorion, enwogion o fri;
Ei gwrol ryfelwyr, gwladgarwyr tra mad, Tros ryddid gollasant eu gwaed.