00 04/12/2010 22:03
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Paziente muore in sala operatoria
familiari aggrediscono i medici
Il giovane deceduto aveva 29 anni. Tre dei dottori sono andati a dare la notizia ai parenti che hanno reagito con violenza. Uno dei sanitari ha riportato una frattura al naso, per altri due prognosi di dieci giorni. Indagano Nas e Procura. Martedì il caso in commissione Marino

Paziente muore in sala operatoria familiari aggrediscono i medici L'ospedale San Filippo Neri

Il paziente muore in sala operatoria e i familiari si scagliano contro i medici. E' successo al San Filippo Neri di Roma dove, in tarda mattinata, tre componenti dello staff sanitario dell'ospedale sono stati aggrediti dai parenti di M.P, 29 anni, affetto da anemia mediterranea, deceduto durante l'intervento di asportazione della milza. I tre sanitari, il chirurgo, l'anestesista e un infermiere, sono stati aggrediti mentre comunicavano la notizia della morte del paziente. "Quando i medici sono andati dai parenti, naturalmente con tutto il tatto previsto dal caso - ha spiegato il direttore dell'ospedale, Lorenzo Sommella - la reazione è stata abbastanza violenta: due di loro hanno avuto una prognosi inferiore a dieci giorni e l'altro una frattura al naso".

Sommella ha spiegato che per il ragazzo, in gravi condizioni, "c'era anche un rischio chirurgico e anestesiologico molto serio". Secondo il racconto del direttore sanitario "è successo che in fase di avvio dell'anestesia, il paziente abbia avuto un evento acuto, non sappiamo di che natura e lo chiarirà l'autopsia, in seguito al quale è morto nonostante tutti gli specialisti presenti siano stati chiamati per effettuare, tempestivamente, tutti i tentativi per rianimarlo. Purtroppo non c'è stato niente da fare".

Sommella valuta il gesto dei parenti del giovane deceduto "come espressione di un clima che non è positivo e non facilita in generale i rapporti tra i medici e i pazienti, e quindi anche il buon andamento del servizio sanitario nazionale". Il direttore sanitario del San Filippo Neri ha invece smentito la notizia, circolata nelle prime ore, di danni provocati alla sala operatoria da parte degli stessi parenti che hanno aggredito il personale sanitario: "Non ce ne sono stati perché tutto è avvenuto di fronte alla sala operatoria. Solo la mamma è entrata per vedere il figlio quando la salma è stata composta".

Intanto il presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, Ignazio Marino, ha chiesto ai carabinieri del nucleo Nas della Commissione di aprire un'istruttoria per far luce su quanto avvenuto. I militari raccoglieranno tutta la documentazione che sarà presentata martedì durante la riunione dell'ufficio di presidenza della Commissione. "E' sconvolgente - spiega Marino in una nota - non solo la morte di un paziente così giovane ma anche l'aggressione che è seguita. Dobbiamo fermarci e riflettere sul clima di caccia alle streghe che si è instaurato ormai da tempo".

repubblica.it




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