00 04/09/2009 20:09
"Un ex naziskin ai vertici dell´Ama", è bufera
Stefano Andrini: ho pagato i debiti con la giustizia. Alemanno: decisione dell´azienda. L'opposizione attacca
di Paolo G.Brera
Stefano Andrini, 39 anni, condannato a 4 anni e mezzo per tentato omicidio di due giovani di sinistra nel 1989; arrestato per l´assalto a un concerto antirazzista alla Sapienza nel ´94 quando gli sequestrarono in casa «una pistola e un tirapugni»; indicato in un´informativa dalla Digos alla procura nel 2007 come intestatario del sito degli "Irriducibili": è stato nominato ieri Ad di Ama servizi, cioè l´Ama di 40 comuni del Lazio. Il curriculum? «Non ce l´abbiamo», spiega cortesemente l´Ama.

Un mese e mezzo fa, quando alcuni giornali anticiparono la notizia della possibile nomina accendendo una marea di reazioni, il sindaco Alemanno smentì: «Per quel che mi risulta - dichiarò - non c´è nessuna nomina del Cda per Stefano Andreini: è un´invenzione totale». Ma tornato dalle ferie ha innestato la retromarcia: «Il sindaco - scrive Ama in una nota - ha preso atto che tali valutazioni sono tipica espressione dei poteri di governance di Ama e che, pertanto, rientrano nella esclusiva autonomia gestionale» dell´Ad Franco Panzironi.
«Come previsto, ecco l´ennesimo dietrofront. Il sindaco conquista il podio dell´inaffidabilità, è prigioniero dell´estrema destra», dice Pino Battaglia del Pd. «Quanto vale la parola di Alemanno?», domanda Gianluca Peciola (Sl): «Si affacciano alle leve di comando ex-naziskin, come può conferire un incarico così importante a una figura dal passato tanto discusso?». «Becere strumentalizzazioni», replica in coro il Pdl.

chissà come mai le aggressioni nei confronti degli omosessuali sono aumentate




E quando mi sveglio sono solo, mi fa male agli occhi la luce, perfino il bianco del lenzuolo