«Morti e lamiere»
Le prime testimonianze della tragedia
«Vedo solo morti, lamiere e fumo». Chi lavora a Linate e si è trovato sulla scena del disastro racconta una realtà di devastazione. Testimoni involontari della tragedia che ha colpito l’aeroporto milanese tra incredulità e sgomento. «Sirene e barelle ovunque. Ma le lettighe sono vuote – sono le parole di un dipendente della Sea vicino alla carcassa dell’MD 80 – le persone che vengono estratte sono tutte bruciate. Sono tutti morti».
Gli occhi osservano, ma la mente non vuole credere alle immagini: «L’aereo è spezzato in due – continua l’operaio – ma la parte posteriore è completamente distrutta in migliaia di pezzi. I miei colleghi feriti non vogliono andarsene. Stanno cercando chi è rimasto nel capannone che è crollato dopo lo scontro».
Intanto chi era in marcia verso Linate lungo viale Forlanini ha visto le lamiere piovere dal cielo e finire sull’asfalto: «Pezzi di metallo – ha detto Damiano, un automobilista che era al volante mentre è avvenuto l’incidente – sono arrivati come schegge impazzite sulla strada. Alcune lamiere hanno sfiorato il benzinaio che lavora appena fuori dall’aeroporto: è incredibile».
Moltissimi i dipendenti della Sea, oggi a riposo, che si sono messi in contatto con i colleghi presenti all’aeroporto: «Ho telefonato a collega – ha spiegato Massimo – mi ha detto che tutto lo scalo si è fermato e che il deposito bagagli in testa alla pista è stato centrato in pieno dall’aereo. Di solito, lì dentro, ci lavorano cinque o sei operai». Nessuno sembra essere uscito vivo.
IOL.IT
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I buoni vanno in paradiso
, invece io che sono cattivo vado dove voglio.