Gli azzurri battono 2-0 l'Ecuador grazie alle reti (7' e 27') siglate dal centravanti, la prima su assist di Totti, la seconda su azione personale di contropiede
Bobo Vieri trascina l'Italia: 2-0
Doppietta dell'attaccante all'Ecuador
Ottimo inizio di Mondiale per gli azzurri: l'Italia ha sconfitto per 2-0 l'Ecuador nella gara d'esordio, grazie ad una doppietta di Christian Vieri nel primo tempo. La formazione di Trapattoni è apparsa molto brillante sin dai primi minuti, quando ha messo subito in difficoltà la formazione sudamericana. Molto ispirato Totti, autore di ottime giocate. Nella ripresa Ecuador più attivo, ma gli azzurri hanno controllato tranquillamente la gara.
La partita
Alla fine ha avuto ragione il Trap. A mente fredda, con cioé i 90' contro l'Ecuador alle spalle, sarebbe troppo facile negare d'aver storto il naso all'annuncio della formazione. Fuori Del Piero e avanti con un 4-4-2 più accorto. Una cosa che avrebbe fatto arrabbiare anche il più trapattoniano dei tifosi. E invece, al di là della classe indiscutibile di Totti e Vieri, per dirne solo due, l'Italia sa oggi di poter contare sul proprio ct nella corsa al titolo. Il Trap è una specie di genio calcistico. Lo capisci dopo tre minuti di partita, quando una palla recuperata da Zambrotta a centrocampo (attenzione, senza il 4-4-2 lo juventino non sarebbe stato in quella posizione) dà il là alla prima occasione degli azzurri, che Vieri fallisce malamente. In altri tempi si sarebbe accolto l'errore di Bobogol come un presagio di sventura. La solita rogna made in Italy in stile Euro 2000, per intenderci, o dei rigori di Pasadina. In altri tempi però, perchè sempre il criticato modulo del Trap (e sempre un recupero di Zambrotta) azionano solo quattro minuti dopo il vantaggio azzurro. Azione da manuale: verticalizzazione per Totti, cross rasoterra all'indietro e piattone di Vieri sotto la traversa. Chi si aspettava di meglio alzi la mano.
Ora, una cosa va chiarita: l'Ecuador non è propriamente la formazione più bella che si sia vista in questo Mondiale. Ma non è neppure la peggiore e, come qualunque squadra sudamericana che non sia il Brasile, mena appena uno tocca palla e, di conseguenza, non è mai facile da battere. L'Italia, al contrario, è una delle squadre più organizzate che si siano sin qui viste. Difesa attenta, e si sapeva, con Nesta e Cannavaro che si completano vicendevolmente alla perfezione. Centrocampo non raffinato, ma sicuramente molto mobile e non spregevole. Attacco da leccarsi i baffi. Il raddoppio degli azzurri è la sintesi del nostro calcio: squadra raccolta sulla difensiva, recupero di palla (Di Biagio, mica Beckembauer) e lancio di 30 metri a innescare tutta la potenza di Vieri. Il quale, dal suo canto, fa quello che gli riesce meglio: abbatte con una spallata l'avversario, entra in area, e fulmina il portiere di destro (27').
La partita finisce qui, perchè l'Ecuador giochicchia niente male con De La Cruz a sinistra, ma davanti non può contare che su Delgado, uno che passa più tempo a litigare con il pallone che a giocare a calcio. Il Trap, che quanto a coraggio non è propriamente un esempio, richiama in panchina prima Doni, lanciando nella mischia il più difensivo Di Livio, quindi lo stanco Di Biagio per Gattuso. Infine, un po' per placare la rabbia del primo e un po' per far rifiatare il secondo, regala una ventina di minuti a Del Piero e sostituisce Totti (73').
Il conto finale dell'Italia fa 2-0, primo posto nel girone G, Vieri secondo tra i cannonieri e qualificazione più vicina. Speravate in qualcosa di meglio?
La curiosità
Cannavaro, Di Biagio, Buffon, Montella e Gattuso: questi gli azzurri che hanno accontentato il presidente Ciampi cantando a squarciagola l'Inno italiano. Trapattoni era invece visibilmente commosso in panchina
Il migliore
Totti-Vieri 7.5: il primo inventa, il secondo trasforma. Le fortune dell'Italia, lo si sapeva, passano dai loro piedi. L'Ecuador non è il Brasile, ma se continuano così si possono richiamare i cani, perchè la caccia mondiale è già finita
Il peggiore
Porozo 5: gli tocca Vieri e come esordio non è proprio il massimo che uno possa sognare. Certo è che non lo limita minimante
Le pagelle
Italia: Buffon 6.5, Cannavaro 6.5, Maldini 6, Nesta 6.5, Panucci 6.5, Di Biagio 6 (70' Gattuso 6), Doni 5.5 (65' Di Livio 6), Tommasi 5.5, Zambrotta 7, Totti 7.5 (73' Del Piero 5.5), Vieri 7.5. All. Trapattoni 7
Ecuador: Cevallos 6, De La Cruz 6.5, Guerron 5, Hurtado 5.5, Porozo 5, Aguinaga 5 (46' C. Tenorio 6.5), Chala 6.5, Mendez 6, Obregon 6, E. Tenorio 5.5 (59' Ayovi 5.5), Delgado 5.5. All. Gomez 6
Voto all'arbitro:
Hall (USA) 6.5: non sbaglia praticamente nulla. Ottima direzione
Voto alle squadre:
Italia 7
Ecuador 5
Voto alla partita: 6.5
