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NEW YORK - La password è la password. O la sai, o non la sai. E se non la sai, noi non te la diciamo: neppure se è quella di tuo figlio morto in Iraq. Questa la vicenda che ha coinvolto i familiari del caporale Justin M. Ellsworth, un marine americano di vent’anni morto a novembre in Iraq in un attentato nella provincia di Anbar.
I signori Ellsworth hanno fatto causa a Yahoo!, il colosso dei provider, che per questioni di privacy impedisce alla famiglia di accedere alla casella e-mail del defunto.
INFLESSIBILI - «Voglio che mi diano la possibilità di ricordare mio figlio attraverso le sue parole, scritte nelle sue mail, che sono l’ultima cosa che ho di lui», ha detto John Ellsworth, padre del marine morto. Senza la password, però, questo desiderio resta irrealizzabile. Un sogno che si scontra con le severe politiche di Yahoo! sulla privacy: l’account si estingue in caso di morte. Inoltre, l’account si cancella automaticamente dopo 90 giorni di mancato utilizzo. Inflessibile la risposta di Yahoo!: «Siamo solidali con il dolore della famiglia, ma i contenuti immagazzinati nella posta di Yahoo! non sono trasferibili».
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21/12/2004 16:08 |
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