Sideways-In viaggio con Jack

Trama: Miles e Jack, il primo professore di scuola media, l'altro attore di soap opera in procinto di sposarsi, partono insieme per un viaggio tra i vigneti e i bar da degustazione della California. Grazie al buon vino e a due belle donne trascorreranno una vacanza indimenticabile.
Regia: Alexander Payne (opera precedente "A proposito di Schmidt")

Insomma.....un primo tempo soporifero ma che vi fa acculturare sul vino e i suoi segreti....secondo tempo leggrmente più veloce ma resta un film che definirei "pesante"....
Non brutto ... ma...risparmiate e prendetevi il Dvd...

E' uno di quelli che volevo andare a vedere.

Certo non è che l'opera precedente di Payne deponga a suo favore.

Una mia amica l'ha visto sabato.....dice che è abbastanza lento e che non è un bel film, anzi.....un brutto film, mi ha detto!
In ogni caso io avrei aspettato l'uscita in dvd per noleggiarlo, insomma non c'avrei speso i soldi del cinema!

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Scritto da: Nikka84 27/02/2005 15.51
Una mia amica l'ha visto sabato.....dice che è abbastanza lento e che non è un bel film, anzi.....un brutto film, mi ha detto!
In ogni caso io avrei aspettato l'uscita in dvd per noleggiarlo, insomma non c'avrei speso i soldi del cinema!

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Non riesco a definirlo proprio brutto ma.....buona idea noleggiarlo e basta....

il viaggio, tema abusato: l'ultimo viaggio con caccia prima della partenza per il Vietman (il cacciatore), il viaggio di istuzione del giovane prima del suicidio (Profumo di Donna), il viaggio avventuroso (il giro del mondo in 80 giorni), il viaggio come sfida (la grande corsa),il viaggio alla ricerca di se (Easy rider),il viaggio per una sfida da fare (Il signore degli anelli), il viaggio tout court senza nessun altro scopo se non il viaggio stesso (il te nel deserto),
il viaggio per eccellenza (la divina commedia).

La tematica rimane la stessa, deve accadere un evento oppure è accaduto , se bello o brutto, se cercato o subito , non importa, ed un gruppo di persone si sposta da per andare da un punto ad un altro ( se poi il punto è lo stesso della partenza , ovvero si ritorna poco cambia ) e nello spostarsi si presentano diverse situazioni , alcune autoconclusive, altre di più ampio respiro.

In quest'opera il viaggio è prima di sposarsi , come in molti altri, e due perdenti si ritrovano per vivere l'ultimo sprazzo di libertà.

Una domanda mi sorge spontanea: ma se hai bisogno di un'ultimo viaggio di qeusto tipo prima di sposarti , sei prorpio sicuro che quello che farai sarà il giusto?
Quest'affannarsi ossessiva a ricercare cose che poi ti verranno negate, non è forse un'impreparazione per quello che ti aspetta?
Chissà se poi ci sarà un altro viaggio per il divorzio.

Fra degustazioni di vino californiano (sì lo chiamano vino, strano eh?, chissà se assaggiassero i nostri ) e picnic, sesso ,l'uno, discorsi l'altro.
Si arriva alla disilusione temporanea , al riconoscere il proprio fallimento.
Alla catarsi dell'evento atteso.
I nostri due eroi sono perdenti e persi, non sembra si potranno
risollevare, l'attore finirà mell'immobiliare , lo scrittore a scrivere l'ennesimo romanzo che probabilmente verrà rifiutà.
Forse un minimo di speranza per lui, idealista, sognatore, intenditore di vino, c'è, forse se suona quel campanella qualcuno risponderà, è tutto un forse.
Ma la sconfitta quella vera c'è già stata, e non mi sembra che da una pesante ineguatezza caratteriale e morale ci si possa risollevare.


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Questo film sopravvive ancora nei cinema e la sala era pure piena.
Per trovandolo piuttosto lento nel partire e nel proseguire per tutto il primo tempo , calcisticamente parlando nella ripresa è aumentato un pochino.
Considerato che il regista aveva fatto prima " a proposito di Smith" (ignobile ed indegno, credo ne abbia già scritto) mi aspettavo peggio.

Una cosa è certa ti fanno venire voglia di fare un corso da sommelier.