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A settembre parte lo smaltimento
Nasce la ‘campana’ per raccogliere la spazzatura elettronica: vecchi elettrodomestici, computer, telefoni, fax apparecchi radio, tv, videoregistratori, tubi al neon e persino trenini elettrici e videogiochi, insomma tutta la massa di rifiuti elettrici ed elettronici che sono diventati sempre più numerosi nelle case degli italiani. È stato infatti approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri (dovrà ora passare al vaglio della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari) il decreto legislativo che recepisce tre direttive comunitarie sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e sulle restrizioni d’uso in queste apparecchiature di determinate sostanza pericolose.
Il provvedimento, che sposta l’obbligo dello smaltimento sui produttori e dovrebbe essere esecutivo a settembre, si è reso necessario a causa del notevole incremento della quantità di rifiuti elettrici ed elettronici registrato in questi anni. L’obiettivo di raccolta differenziata della spazzatura elettronica proveniente dai nuclei familiari dovrà essere pari a Kg 4 l’anno entro il 31 dicembre 2006. Inoltre vale anche per questi rifiuti il principio del ‘vuoto a rendere’, i distributori al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura destinata ad un nucleo domestico devono infatti assicurare il ritiro gratuito di quella vecchia. Per garantire il corretto funzionamento, sia dal punto di vista finanziario che organizzativo, dei sistemi di gestione e smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici, il decreto prevede l’istituzione, presso il ministero dell’Ambiente, di un Comitato di vigilanza e di controllo e l’istituzione di un Registro nazionale dei soggetti obbligati allo smaltimento di questo tipo di rifiuti. Per i produttori che non ottemperano alla disposizione del decreto sono previste sanzioni fino a 100.000 euro |
22/05/2005 14:00 |
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