Finora questo film è uno dei più belli che ho visto in questa stagione!
Questo film è una grande storia d’amore e una condanna alla follia della guerra. In questo mi ha ricordato molto la serie di Conan. I sentimenti di due ragazzi, l’umanità, la bellezza e la pace interiore (che si manifesta anche nei paesaggi stupendi) in contrapposizione con gli orrori e la distruzione della guerra, della barbarie.
Come in tutti i film di Miyazaki, i sortilegi, il sovrannaturale servono a poco perché la vera magia è quella dei sentimenti.
L’ambientazione fantastica nasconde simbologie e metafore per esprimere considerazioni più profonde.
I personaggi sono davvero molto sfaccettati, teneri, esilaranti, commoventi, assolutamente non banali o stereotipati. alla fine non ci sono buoni e cattivi!
Persino la strega diventa una tenera vecchietta dall’animo di una bambina mai cresciuta e fa davvero tanta tenerezza! Così come il bambino che si traveste da vecchietto (tutto il film gioca con il tema dell’età) .
Sophie, la protagonista, è trasformata in novantenne dalla strega delle lande, ma in realtà la maledizione non è che una proiezione della sua insicurezza della poca stima che ha di sé, ed è quasi felice della sua anzianità perché le permette di non dover dare tanta importanza al suo aspetto, all’immagine che deve dare di sé, anzi si sente più rispettata e sicura
Infatti vediamo che il suo aspetto torna giovane a tratti, e poi infine definitivamente, quando ha il coraggio di esprimere se stessa e i propri sentimenti.
Howl è l’opposto, eppure così simile, di Sophie: il suo essere così vanesio, credere che senza la bellezza nulla abbia un senso. All’inizio è vile, immaturo e ha paura di affrontare i suoi demoni interiori: non a caso il suo cuore è in mano a un demone (Calcifer, peraltro molto simpatico) del fuoco.
E’ grazie a Sophie e alla consapevolezza di doversi occupare di qualcuno oltre se stesso a spingerlo ad avere coraggio, a pensare anche al prossimo e a prendere in mano davvero le redini della sua vita.
Un altro tema che secondo me il film affronta è quello della famiglia. La strana famiglia che ad un certo punto si viene e creare è per Sophie quella che non ha mai avuto, a causa madre frivola che mette la bellezza davanti ad ogni cosa e con le sue sorelle sparse qua e là.
Il castello errante stesso, a mio avviso, rappresenta la ricerca di una casa, di un focolare domestico.
Alla fine vediamo che tutti (persino il principe/spaventapasseri) sono vittime di sortilegi, ma questi non sono altro che le proprie paure di affrontare la vita, di crescere.
Poi lasciatemi dire che il cagnolino è davvero irresistibile!!!!!
Dal punto di vista tecnico, la pellicola è assolutamente spettacolare!!! Un tripudio di immagini da lasciare senza fiato! Supera anche i livelli della CITTA’ INCANTATA. L’uso del computer si sposa perfettamente col disegno tradizionale, gli splendidi colori e la poesia.
Da un lato vediamo una cura maniacale nel rappresentare un Europa dei primi del Novecento, dall'altro la coniuga con elementi fantastici o anche semplicemente caricaturali (come le navi da guerra), rendendo tutto plausibile (i personaggi stessi passano dalla normalità a situazioni assurde come se tutto fosse usuale appunto).
La resa delle ambientazioni , dei paesaggi, persino delle situazioni atmosferiche è davvero impressionante, da togliere il fiato! C’è una profusione di colori straordinaria,che però non è mai troppo esagerata, pesante, non scade mai nel kitch.
Insomma, c’era da aspettarselo, il maestro ha sfornato un altro capolavoro.
Voto: ****