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Obesità: buoni esiti con un ormone

Ultimo Aggiornamento: 01/05/2006 18:44
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Alza il metabolismo e calma la fame
C’è una buona notizia per chi è in perpetua lotta con la bilancia: un team di ricercatori dell’Imperial college di Londra ha scoperto che l'oxyntomodulina, un ormone digestivo presente nel nostro corpo, può ridurre l'appetito e aumentare l'attività metabolica nelle persone obese e in sovrappeso.


L’ormone è naturalmente presente nel nostro fisico e viene liberato dall'intestino quando si mangia. Spiega Steve Bloom, coordinatore della ricerca, pubblicata sulla rivista “Journal of obesity” che iniettando l'oxyntomodulina si ottiene un doppio effetto: non solo si diminuisce il consumo calorico, ma si aumenta il ritmo del metabolismo. Insomma, questo metodo potrebbe essere la terapia ideale per gli obesi. Quando ci si mette a dieta, infatti, si ha in genere una riduzione del metabolismo, probabilmente perché l'organismo è spinto a “risparmiare” sui consumi delle scorte di adipe per conservare energia per i “tempi di magra”. Questa strategia del nostro fisico, però rende particolarmente difficile alle persone obese perdere peso.

I ricercatori hanno condotto l'esperimento su quindici volontari, maschi e femmine, sovrappeso e in buona salute, di età compresa tra i 23 e 49 anni, cui sono state fatte seguire tre sessioni di studio di quattro giorni per insegnare loro a somministrarsi da soli l'oxyntomodulina. Dopo la prima iniezione di ormoni, i volontari hanno ricevuto un pasto e il loro consumo calorico è stato messo sotto controllo. Nei successivi due giorni, trascorsi nel loro consueto ambiente di vita, i partecipanti allo studio si somministravano da soli l'ormone tre volte al giorno prima dei pasti. Al quarto giorno, sono tornati all'ospedale per la misura del loro metabolismo. Gli scienziati hanno scoperto che dopo il primo pasto, i volontari avevano ingerito una media di 128 kcal in meno, pari al 17,4%, mentre l'attività metabolica era cresciuta in media di 143 kcal, pari allo 26,2%, e che il peso corporeo era calato dell'0,5% circa. Bloom ha commentato: “L'oxyntomodulina fa capire al cervello che ha un'adeguata scorta di energia e che può permettersi di fare altre attività, anziché concentrarsi solo sulla ricerca di cibo o la conservazione di energia”. L’utilizzo di questo ormone può fornire ai medici un nuovo modo e un’arma in più per fronteggiare l’epidemia di obesità che affligge la società occidentale.

tcgom



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01/05/2006 16:48
 
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Nn sono d'accordo con qst notizie date da giornali snz qualifike scientifike [SM=x39933]
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