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Gli ufi non esistono é tutto dimostrato

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2006 23:41
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Resta però sempre quell'1% che merita quanto meno un approfondimento [SM=x39953]

certo certo, approfondire cosa, solo frammenti di prove oggettive e ricordi malleabili, approfondire la fantasia è facile, molto facile, pericoloso...

Quell'1% che merita un approfondimento.
e poi un ulteriore 1% che risulta inspiegabile a dati fatti.
ma tra questo ancora un 1% che ha dei dati sufficienti visto che nella maggior parte dei casi sono proprio i dati a mancare.
e poi ancora un altro 1% che denota esclusivamente la possibilità aliena:

dunque 0,01*0,01*0,01*0,01*=0,00001
ovvero un caso su 100.000 potrebbe essere alieno ma questo è un ragionamento ottimista che sconsiglio almenochè non vogliate sognare.
27/09/2006 14:39
 
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Eppure la Polizia e le forze dell'ordine tengono in considerazione il fenomeno:

Si terrà mercoledì 27 aprile (2005) al centro Pergoli di Falconara un seminario riservato agli appartenenti alla Polizia Locale su "Ufo e fenomeni connessi riscontrabili durante l’espletamento del servizio".

il seminario che si terrà mercoledì 27 aprile al Centro Pergoli di Piazza Mazzini, dalle 15.00 alle 20.00, è di altissimo livello e di grande serietà, per la qualità dei relatori, scienziati di fama internazionale, e per l’originalità dei temi trattati.
Nucleo della conferenza tenuta dal dott. Roberto Pinotti, Presidente del Centro Ufologico Nazionale, e dal dott. Giorgio Pattera, responsabile scientifico dello stesso, saranno i comportamenti da tenere di fronte ad accadimenti non riconducibili a fenomeni naturali: cerchi nel grano, mutilazioni animali e loro ipotetico collegamento con interventi alieni, avvistamenti di oggetti volanti non identificati, eventuale recupero di materiale provenienti dagli UFO, etc. Argomenti di indubbio fascino che appassionano da tempo il tenente Franco Nisi, promotore dell’iniziativa, e membro del Centro Ufologico Nazionale.
“Anche lungo la costa marchigiana – osserva l’agente – si sono verificati diversi avvistamenti, dalla Riviera del Conero a San Benedetto. Non solo di Ufo ma anche di USO, oggetti sottomarini non identificati”.


Anche gli scienziati ultimamente sono propensi (almeno alcuni di loro) a riconsiderare il fenomeno:

Gli avvistamenti meritano più attenzione secondo un comitato di ricercatori Usa

di CLAUDIA DI GIORGIO

Gli Ufo vanno studiati, non derisi. Secondo il rapporto diffuso oggi da un comitato scientifico internazionale, infatti, non tutti gli avvistamenti di "unidentified flying objects" sono il risultato di inganni o di allucinazioni. Alcuni di essi, anzi, meritano indagini scientifiche più accurate, effettuate "con uno spirito di obiettività e una disponibilità a valutare ipotesi alternative" che fino ad oggi sono mancati.

A giungere a questa conclusione, destinata a suscitare accalorate discussioni, è il primo rapporto indipendente condotto negli ultimi trent'anni sul fenomeno Ufo, realizzato da un gruppo di nove ricercatori guidati da Peter Sturrock, un fisico della Stanford University. Lo studio, basato sulle relazioni di otto importanti "ufologi", non accredita l'esistenza di tecnologie aliene o di altre manifestazioni di origine extraterrestre. Sottolinea però che, dalla massa di rapporti sugli Ufo accumulatisi da 50 anni a questa parte, emerge un certo numero di osservazioni inspiegabili che potrebbero collegarsi a fenomeni "attualmente sconosciuti alla scienza".

Gli scienziati hanno concentrato la loro attenzione sulle segnalazioni accompagnate da prove fisiche, come interferenze nel funzionamento di automobili o aerei, tracce di radiazioni, danni alla vegetazione o alle persone, segni sul terreno o detriti. Spesso, ad esempio, i testimoni parlano di sensazioni di calore, bruciature o problemi agli occhi che, suggerisce il rapporto, potrebbero a volte indicare la presenza di alte dosi di radiazioni ionizzanti, come i raggi X o i raggi gamma, mentre la presenza di segni sul terreno, rilevata in alcuni casi, sarebbe riconducibile a forti emissioni di fasci di microonde.

Tuttavia, afferma il rapporto, non è studiando la documentazione esistente che si troveranno delle risposte. Malgrado la buona volontà e la buona fede degli appassionati, infatti, oggi la maggioranza delle indagini sugli Ufo manca del rigore richiesto dalla comunità scientifica. La strada da seguire consiste dunque, secondo il comitato, nell'avere nuovi dati, acquisiti scientificamente. Gli scienziati, dal canto loro, dovrebbero superare la paura del ridicolo che spesso si abbatte su chi si occupa di Ufo, cercare finanziamenti per condurre indagini serie e applicare gli strumenti della scienza e dell'innovazione tecnologica ad un "problema che oggi si trova in uno stato molto insoddisfacente di ignoranza e confusione".

Il rapporto afferma inoltre che il problema degli Ufo è troppo complesso per avere un'unica, semplice risposta, sia essa gli alieni o la truffa, con cui spiegare contemporaneamente tutti i fenomeni che ricadono sotto la sigla di "unidentified flying objects". Uno studio serio e approfondito delle osservazioni inspiegabili potrebbe invece condurre gli scienziati a scoprire qualcosa di nuovo, anche se non necessariamente di origine extraterrestre. E per ottenere risultati produttivi, dice il comitato, sarà meglio abbattere lo steccato che separa gli ufologi e i fisici. La sfida, ha dichiarato Sturrock alla stampa, è fare della "buona scienza" in un settore che, malgrado il grande interesse del pubblico, per i ricercatori è stato soprattutto una cosa da ridere.


27/09/2006 15:00
 
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A quanto pare, anche i vigili del fuoco degli USA si interessano al fenomeno:

Manuale istruzioni su UFO ai vigili del fuoco USA

Dal testo di William M.Kramer Ph.D e Charles W.Bahme J.D.
(brani estratti dal cap.13)

di Roberto Pinotti


Nel 1992 viene pubblicato in USA, per i tipi della Fire Engineering Books and Videos, un manuale operativo destinato all'addestramento delle reclute dei Vigili del Fuoco americani. È il Fire Officer's Guide To Disaster Control (Manuale dei Vigili del Fuoco per il controllo ai Disastri). È stato studiato e realizzato, sotto richiesta del Dipartimento Federale dei Vigili del Fuoco, da William Kramer, Ph.D., Capo del Fire District di Cincinnati e Direttore di "Fire Science" presso l'Università di Cincinnati e dal procuratore legale Charles W. Bahme, J.D., Capo Delegato per il Fire Department di Los Angeles e Capitano, in pensione, della US Naval Reserve. Il manuale ha colpito gli ufologi in quanto, oltre alla prevenzione sui disastri naturali e nucleari, da trasporti, da incendio, da sostanze tossiche e ai relativi addestramenti delle reclute, viene dedicata, nel capitolo 13, una sezione al potenziale attacco da parte di UFO.
Corre l'obbligo di interrogarsi sul perché un manuale ufficiale di training includa, fra i disastri, anche una minaccia extraterrestre. Non si spiega come gli USA, che da sempre hanno negato ufficialmente l'esistenza del fenomeno UFO, possano preoccuparsi di avere un corpo specializzato in interventi d'emergenza causati da invasori alieni. Le risposte possibili sono due.
Gli autori potrebbero aver operato secondo un loro personale punto di vista e di questo dubitiamo in quanto un'opera di questo tipo viene pianificata attentamente a priori; oppure la pubblicazione del capitolo 13 del manuale risponde ad un preciso disegno governativo che, ben conoscendo la realtà del fenomeno, prevede contromisure adeguate in caso di palese ostilità. Non va neppure esclusa la possibilità che il Fire Officer's Guide rientri nel programma di "indottrinamento" subliminale sul fenomeno UFO che gli USA stanno portando avanti da alcuni decenni nei confronti dell'opinione pubblica.


27/09/2006 15:19
 
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Roberto Pinotti???
Quello dell'uomo che non è mai stato sulla Luna?
Quello della faccia di Marte?
Quello che in tv a volte si mette in divisa per il semplice fatto di aver assolto il servizio militare come ufficiale di complemento come facevano tutti i laureati figli di papà?

Che fa?? corsi alla polizia?
beati loro... [SM=x39873]
27/09/2006 16:17
 
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No non nominatemi quell'uomo perfavore [SM=x39909]
Stiamo parlando dell'ultima ruota del carro, un uomo che ha speso il suo tempo in false campagne pubblicitarie, un uomo che ha saputo portare molte chiacchere e poche prove.
Datemi retta l'ufologia é una materia inventata al 100% da individui con intenzioni speculative e non solo.
Ufologo é colui che si definisce ricercatore del nulla, un arrampicatore di vetri, tutto fumo e gnente arrosto etc.
Molto meglio una pizza da Alfredo!


Tutto é spiegabile - CICAP forever
28/09/2006 15:22
 
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Sempre a proposito di quell'1%...

UN INEDITO IR-I LAZIALE

Rapporto di Carlo Bolla:

Il seguente caso ufologico rientra a pieno titolo nella categoria degli Incontri Ravvicinati di 1° Tipo, e finora non è mai stato diffuso pubblicamente. Infatti, i due testimoni dell'evento hanno mantenuto una certa riservatezza al proposito, e pertanto la notizia non è mai rimbalzata a livello pubblico.


Testimoni dell'avvistamento furono due uomini: il Sig. E.F. (anonimato richiesto) ed il Sig. U. Purtroppo ho potuto ascoltare solo il primo, perché con la seconda persona egli ha interrotto ogni contatto dalla fine degli anni '80, e non si conosce il suo attuale domicilio. E. F. è amico di famiglia di antica data di chi scrive, mentre U. per noi fu praticamente poco più di una semplice conoscenza.
All'epoca dei fatti i due uomini erano in buone relazioni di amicizia, ed avevano una passione che li accomunava: la pesca, che praticavano nella zona di mare di fronte al Lido di Tarquinia, località balneare in provincia di Viterbo. Allo scopo, spesso si servivano della piccola imbarcazione di U., ormeggiata in uno dei tanti piccoli moli, fino a qualche anno fa numerosi, presenti lungo il corso del fiume Marta, in prossimità della foce.


L'avvistamento ebbe luogo molti anni or sono, e, come già detto, nessuno dei due testimoni lo ha mai diffuso pubblicamente o ha cercato pubblicità a tal proposito. Fu un'esperienza che li terrorizzò parecchio, e non ci tennero a raccontarla in giro. Questo fatto, purtroppo, ha forse contribuito a non ricordare che con approssimazione il periodo in cui avvennero i fatti. Ma di certo non a far dimenticare - perlomeno ad E.F. - alcuni dettagli dell'evento ben scalfiti in mente e sicuramente indelebili.

A detta di E.F., la data dell'avvistamento si colloca in un giorno di un anno compreso tra il 1975 ed il 1980, "probabilmente d'estate, perché era una serata calda". Quel giorno E.F. ed U., all'epoca poco più che ventenni, decisero di praticare pesca notturna. Per questo, nel pomeriggio uscirono in mare per disporre il palamito (una specie di lunga lenza dalla quale vengono derivate molte funicelle più corte, avente ognuna un amo con esca) sul fondale marino roccioso, poco oltre Marina Velca, con l'intenzione di recuperarlo alcune ore dopo, di notte. Va detto che la sua individuazione notturna non sarebbe stata in teoria problematica, perché la lunga lenza componente il palamito presentava due boe alle estremità, ognuna delle quali corredata di un lumicino alimentato con batteria, con luce visibile a 360°.
Così, verso la mezzanotte, E.F. ed U. uscirono con la barca, diretti verso il mare. Il padre di quest'ultimo avrebbe atteso il loro ritorno al fiume. Era una serata serena, senza vento, senza luna, temperatura mite ed un bel cielo stellato. E.F. era al comando del motore, e stava dirigendo l'imbarcazione in direzione della boa di partenza, la più vicina alla riva, collocata immediatamente a nord di Marina Velca, a circa cento metri dalla battigia. L'altra si trovava più in alto mare.
La ricerca della prima boa si rivelò impresa ardua, perché la luce sopra collocata non era visibile, sicuramente a causa della batteria, evidentemente scarica. Trovarla era indispensabile, per consentire il recupero del palamito. La perlustrazione proseguì per una buona mezz'ora, ma senza esito.
Proprio nel momento in cui i due stavano per tornare sui loro passi (per ritornare sul posto il mattino seguente) accadde il fatto: si udì distintamente un rumore molto simile ad un "click" di un interruttore, e ciò che seguì fu una luce bianca fortissima, brillante, ma stranamente non abbagliante, di enorme estensione, che illuminò a giorno l'imbarcazione ed una vasta porzione di mare. In quel momento, la barca dei due testimoni puntava verso Civitavecchia, con l'asse parallelo alla riva. La luce provenne dalle loro spalle, quindi la fonte era necessariamente a nord di Marina Velca.
Questa improvvisa illuminazione, tra l'altro, consentì loro di individuare subito l'agognata boa, in quell'istante sulla loro destra, ad una cinquantina di metri di distanza.
La forma di questa macchia luminosa sulla superficie marina era sicuramente circolare, il suo diametro senz'altro di molte centinaia di metri, ed illuminava anche la terraferma, Marina Velca compresa. La collocazione della imbarcazione di E.F. ed U. nel cerchio di luce era quasi periferica, come è possibile notare dai disegni che ho riportato (su indicazione di E.F., che li ha abbozzati davanti a me).
Alzato lo sguardo, ebbero modo di osservare un oggetto di forma circolare, apparentemente enorme, il cui diametro poteva tranquillamente raggiungere - e forse oltrepassare - i duecento metri, librarsi ad una probabile quota di circa 50-100 metri. Sebbene la zona sottostante fosse inondata dalla luce bianca, non si scorgeva assolutamente una sua sorgente luminosa nella parte inferiore dello scafo dell'UFO. Né si vedeva scaturire il fascio di luce verso terra. In definitiva, l'illuminazione interessava esclusivamente gli oggetti di superficie.
L'UFO, dunque, appariva essere un cerchio di grande diametro, molto scuro, con numerose luci multicolore, anch'esse disposte in modo circolare, lungo il perimetro dell'oggetto. E.F. non sa dire quante fossero, né ricorda se variarono in intensità luminosa - nonostante sia propenso a ritenere che questa rimase costante. E' però certo che erano molto più deboli della grande luce bianca.
Il diametro della luce bianca era però un po' maggiore di quello dell'UFO. Infatti, la barca era abbondantemente (sia pure non di tantissimo) entro il cerchio luminoso, ma l'oggetto soprastante non la copriva altrettanto estesamente. In planimetria, la situazione probabilmente fu quella che si può vedere nel disegno tracciato: due cerchi concentrici. Quindi, se fosse stato visibile, il fascio di luce emesso sarebbe stato di forma tronco-conica, quindi non perpendicolare allo specchio d'acqua.
Il grande oggetto non era fermo: procedeva molto lentamente ("a passo d'uomo") verso Sud, parallelamente alla linea costiera. Infatti, quando si accese, la grande luce bianca investì l'imbarcazione posteriormente, ed avanzò (lentamente) interessando anche la zona frontale ad essa.
Per quanto riguarda il lato acustico, non si udivano particolari rumori, a parte una sorta di fruscìo appena percettibile.
L'UFO si spostava in modo sincrono con la luce bianca sul mare (segno evidente, se ce ne fosse bisogno, che questa scaturiva proprio dall'oggetto, anche se - ripeto - in maniera non visibile), la quale avrebbe a breve interessato la foce del fiume Marta.
Tutti questi particolari furono notati in pochi secondi dai due testimoni, i quali furono comprensibilmente sorpresi ed agghiacciati dalla visione. Tanto che non pensarono minimamente di domandarsi cosa fosse quell'aeronave, né urlarono o fecero gesti inconsulti. Semplicemente, si guardarono l'un l'altro sbigottiti, ed U. disse ad E.F.: "Non aver paura, ora rientriamo". La paura, non esternata, in realtà c'era. Tanto che ripartirono alla massima velocità, mantenendo lo sguardo abbassato per buona parte della corsa. Fin quando, prossimi alla foce del fiume Marta, l'enorme luce bianca si spense all'improvviso. Anche ora, tuttavia, rifiutarono di guardare alle loro spalle. Quindi non fu possibile determinare dove si diresse l'oggetto.
Il padre di U., osservandoli ritornare così in anticipo e vedendoli bianchi come lenzuoli in faccia, preoccupato chiese loro cosa fosse successo. Seguì la descrizione dei fatti, che lasciò l'uomo sconcertato. Va detto che il loro molo si trovava in un punto del fiume piuttosto addentrato rispetto alla foce, con un'abbondante vegetazione tutt'intorno. Per cui ciò potrebbe spiegare come mai da quella postazione non fu visibile nulla.
Sia E.F. che U. vennero presi da formicolio alla pelle, che perdurò per tutto il tempo dell'avvistamento. Quasi senza ombra di dubbio ciò è imputabile allo spavento, ma non si può escludere del tutto che sia stato un effetto fisico legato all'oggetto, data la sua vicinanza.
In ogni caso, l'evento si colloca quantomeno nella categoria degli Incontri Ravvicinati del Primo Tipo.


UN ANALOGO IR-I IN ZONA

E' interessante rilevare la notevole analogia tra l'avvistamento UFO riportato ed un altro avvenuto nella stessa zona nel 1978. L'inchiesta su quest'ultimo caso è stata effettuata da Giovanni Colotti e Sergio Giannoni, del CUN Tarquinia, diversi anni or sono, ai quali si cede la parola:
"I fatti si svolsero nella notte tra il 2 e il 3 Novembre 1978, tra le ore 00.00 e l'01.00, quando tre amici - nonché colleghi di lavoro - erano intenti a fare pesca notturna su un'imbarcazione, in mare aperto, al largo del Poligono Militare di Pian di Spille (una località residenziale a nord di Marina Velca). Le condizioni del mare erano ottime, il vento assente. Ad un tratto, dall'orizzonte marino, da Ovest, videro una luce di colore azzurrino avanzare velocemente verso Est o Nord-Est, per poi fermarsi approssimativamente a circa 100-150 metri da loro, e ad altrettanti dalla superficie del mare. A questo punto era ben visibile la sagoma della luce: un oggetto a forma di "campana di vetro", sulla cui superficie era uniformemente distribuita la luminosità azzurra. Lungo il bordo inferiore correva una banda scura. Orientativamente, il diametro stimato era non superiore ai 15 metri. L'UFO cominciò ad abbassarsi verso la superficie marina e, subito dopo, si illuminò di bianco, tanto da rischiarare a giorno tutto quanto era compreso nel raggio di 2-3 km: mare, Marina Velca e anche Tarquinia Lido. Il tutto nel più assoluto silenzio. Dopo meno di 30 secondi, la luce bianca si affievolì, e l'oggetto tornò alla luminosità azzurrognola di prima. S'innalzò verticalmente e, in un batter d'occhio, scomparve nella direzione dalla quale era venuto."


Date le evidenti similarità con l'esperienza descritta precedentemente, viene da chiedersi se non si tratti dello stesso avvistamento di E.F. ed U., testimoniato da altre persone quella stessa notte. Se così, si sarebbe anche risaliti alla data esatta dell'evento. Tuttavia, personalmente non lo ritengo molto probabile, perché le descrizioni della struttura dell'oggetto non identificato sono troppo diverse. E' vero che nel corso di tanti anni i ricordi possono essere involontariamente falsati, magari esaltando certi particolari e dimenticandone altri; ma, da quando me ne ha parlato la prima volta (nella seconda metà degli anni '80), E.F. ha mantenuto la stessa versione dei fatti (quella riportata), quindi medesima descrizione dell'oggetto.
Piuttosto, sono propenso a ritenere che ci troviamo di fronte a due avvistamenti assai simili, ma distinti. Magari avvenuti anche a breve distanza di tempo l'uno dall'altro, per la ragione seguente: secondo i due inquirenti CUN Tarquinia prima citati, il mese di Novembre del 1978 rimase memorabile perché - perlomeno in zona - furono trenta giorni bellissimi, dal punto di vista meteorologico: temperature molto miti, tempo sereno, e così via. Per cui per gli appassionati di pesca - specie quella notturna - fu senz'altro un periodo molto favorevole per praticarla; uno scorcio d'estate in un mese autunnale. Questo fatto quadra con il ricordo di E.F., che parlò di temperature gradevoli quella notte. Ciò è coerente anche con la "assenza di vita", a Tarquinia Lido e Marina Velca, da lui ricordata, perché nei mesi non estivi i posti di mare notoriamente si spopolano letteralmente.
Per cui, sempre che non emergano nuovi elementi, non è da escludere che anche l'avvistamento di E.F. e U. possa essere avvenuto nel Novembre 1978, anno della grande "ondata" d'avvistamenti UFO che attraversò la nostra penisola.
28/09/2006 19:09
 
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Ragazzi, ancora con questa storia, l'ho sempre detto che gli uffi non esistono, possibile che nel terzo millennio adveniente ancora crediamo agli uffi, ragazzi, bisogna credere alla scienza, bisogna studiare nelle materie scientifiche altrimenti gli indiani e i cinesi ci superano. Basta perdersi in certe fantasie da perdigiorno, per bacco, rendiamo utili le nostre vite. Divulghiamo solo ciò che è scienza.

Tanto per farvi un esempio di come si discute scientificamente di uffi, ecco una foto giunta nella nostra redazione qualche giorno fa:



La stiamo analizzando per dimostrare che anche questo è un falso ben architettato per abusare della credulità della gente.

Quindi che dirvi ragazzi, non siate creduloni, lasciate stare gli uffi, e dedicatevi a cose più scientifiche ed edificanti! [SM=x39858]



Benvenuti nel mondo di Quirk, Quork, Quark
28/09/2006 21:01
 
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Nella nostra redazione del Mondo di Quirk Quork Quark arrivano ogni giorno decine di fotografie di uffi che tanti perdigiorno ci inviano, intasandoci inutilmente l'account di posta elettronica.
Stavamo pensando di mettere un filtro, quando ci sono arrivate alcune foto interessanti, che abbiamo deciso di controllare meglio:











Questa volta dovrò spremermi le meningi per provare che si tratta di falsi [SM=x39917]



Benvenuti nel mondo di Quirk, Quork, Quark
29/09/2006 00:12
 
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A parte i giochi non capisco tutto questo accanimento nel trovare articoli sul fenomeno ufo.
Posso solo assicurarvi che io con la mia piccola esperienza in campo dopo anni di notti passate ad osservare le stelle con i miei molteplici cannucchiali che vanno oltre i 10.000 euro non ho mai notato nulla di strano, oltre a me ci sono circa 800 utenti di un altro forum di astrofisica pronti a giurare che di ufo manco l'ombra quindi...
A voi le conclusioni [SM=x39854]


Astrofisico per passione

Con i miei molteplici cannucchiali in piú di 20 anni di osservazione ultraplanetaria non ho mai visto un ufo
29/09/2006 11:30
 
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Alexandross mi sono fermato al nome Carlo Bolla.
Il resto conta poco.
Poche ricerche per capire chi è.

...uno che crede...
29/09/2006 11:46
 
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Continuano gli avvistamenti di UFO in Russia

Altri due recenti casi di avvistamenti di UFO in Russia. Il primo nella prima cintura di Mosca, dove le autorita' di Himki, cittadina ad una ventina di chilometri dalla capitale, sono state costrette a convocare una riunione straordinaria dovuta ad una comunicazione ufficiale ricevuta dalla direzione dell'aereoporto internazionale di Mosca "Sheremetevo", secondo la quale avrebbero fatto la loro comparsa nella zona alcuni oggetti volanti non identificati di forma sferica.

Sempre secondo la nota della direzione dell'aereoporto moscovita, tali oggetti creerebbero problemi all'operato dei piloti e minaccerebbero la sicurezza degli aerei sia in fase di decollo che di atterraggio. Il presidente della provincia di Mosca ha quindi obbligato la direzione territoriale-amminstrativa del distretto di Shodnya-Firsanovka a far luce sull'accaduto.

Il secondo caso invece e' stato registrato in Siberia, dove la scorsa settimana gli abitanti di un villaggio siberiano chiamato Aurora????????????????????? hanno potuto osservare con i propri occhi oggetti non identificati fosforescenti. La maggior parte degli abitanti del villaggio si e' riversata nelle strade per osservare gli oggetti fosforescenti nel cielo, mentre altri hanno iniziato a bombardare di telefonate i mass-media locali ed il ministero per l'Emergenza, il quale non ha assolutamente reagito alle comunicazioni di panico da parte degli abitanti di Aurora a proposito di un'invasione marziana.

Nonostante si tratti di un tipo d'informazione decisamente interessante, va detto che tali avvenimenti non rientrano nella sfera di competenza del ministero in questione. L'unico provvedimento preso e' stata una nota, poi pubblicata sul sito ufficiale del distaccamento della regione dell'Altaj, in merito alle innumerevoli telefonate ricevute da parte degli abitanti del villaggio di Aurora sugli UFO avvistati nella zona.


italia.pravda.ru/science/mysteries/24-09-2006/3195-0
29/09/2006 21:43
 
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Comunque anche una foto vera ( nel senso non truccata ) di un UFO ( inteso come velivolo alieno ) non puo' essere una prova schiacciante.

In effetti, se creo un disco di 3 metri di diametro con oblo', carrello, luci, etc... e che lo fotografo si tratta soltanto di un fake non a livello fotografico ma di un fake comunque.

[SM=x39872]


Io non spammo.... Modero !!!
Un egoista è una persona che non pensa a me!
Stanco sin dalla nascita

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Gli UFO in Gran Bretagna

Il ministero della Difesa britannico ha ammesso l'esistenza di una sezione segreta denominata "DI55" addetta ad indagare sul fenomeno degli UFO. Le informazioni altamente segrete sono divenute accessibili a causa di un errore di cancelleria risalente al 1983, a causa del quale i riferimenti all'attivita' della sezione "DI55" non furono cancellati dai file segreti che contengono tuttora informazioni ottenute da piu' di 10.000 testimoni oculari.

La caccia alla documentazione relativa all'attivita' della sezione segreta prese il via nel 1976, quando lo studioso di ufologia Julian Hennessy chiese di poter aver accesso ai documenti del ministero della Difesa sulle osservazioni degli UFO.

Ovviamente i militari gli risposero picche, motivando la loro decisione col fatto che i documenti contengono informazioni segrete e "non hanno alcun valore nell'ambito di una seria ricerca scientifica", il che non fece altro che aumentare l'interesse dell'opinione pubblica nei confronti della sezione segreta.

Successivamente, quando mancava ormai pochissimo allo scadere della cosiddetta "regola dei 30 anni", termine dopo il quale i documenti perdono il loro grado di segretezza, i funzionari militari tentarono di distruggere gli appunti relativi all'esistenza della sezione segreta "DI55". Tuttavia, come riportato dal quotidiano inglese "Guardian", un errore di cancelleria nel 1983 fece si' che non venne cancellato dai file segreti l'elenco dei destinatari dei documenti altrettanto segreti legati alla ricerca sugli UFO, cosicche' gli ufologi iniziarono a fare domande.

E finalmente la sezione segreta "DI55" decise di raccontare all'opinione pubblica la verita' a proposito della propria attivita'. Una nota inviata dalla sezione segreta "DI55" alla sezione UFO 5 datata giugno 1995 dice: "Non vedo ragioni logiche per le quali si debba continuare a negare che i servizi segreti del ministero della Difesa siano interessati all'attivita' degli UFO. Tuttavia se cio' verra' riconosciuto ufficialmente, al ministero della Difesa verranno fatte domande sia sul ruolo che sull'interessamento dei servizi segreti sul problema in questione. Cio' puo' creare un clima di sfiducia e di imbarazzo dal momento che saranno ben in pochi a credere che la mancanza di finanziamento ed il cambio' di priorita' hanno fatto si' che migliaia di testimonianze non venissero studiate".

I fautori della teoria del complotto ritenevano che la sezione denominata segretamente "DI55" non fosse altro che un'organizzazione di "persone in nero" fondata allo scopo di difendere la Terra dall'invasione dei marziani, teoria ben lontana dalla realta' a giudicare dai documenti pubblicati.

"I documenti pubblicati non raccontano nulla sugli UFO, ma dimostrano con che fervore il ministero della Difesa occultava l'interesse da parte dei servizi segreti nei confronti del problema in questione", sostiene David Parks, insegnante di giornalistica all'universita' di Sheffield e coautore assieme alla collega Andy Robertson della richiesta ufficiale relativa allo svelamento delle informazioni segrete sulla sezione "DI55" nei confronti del ministero della Difesa.

"Il fervore col quale distruggevano qualsiasi tipo di riferimento all'importanza del ruolo avuto dai servizi segreti in tutta questa storia, lascia supporre che cose da occultare ne avessero parecchie, - continua nella sua disamina David Parks. - Ma l'occultamento di tali informazioni non sta a testimoniare il fatto che i marziani frequentavano il nostro pianeta, bensi' che il ministero della Difesa spendeva denaro pubblico per un qualcosa a cui questo denaro non era predestinato".

Le informazioni ottenute da testimoni oculari dalla tanto discussa sezione segreta ammontano complessivamente a piu' di 10.000, e se dai documenti resi pubblici l'esistenza degli UFO viene considerata un fatto "indiscutibile", anche se ad una buona parte degli avvistamenti e' stata affibiata l'etichetta di "bagliori di plasma avvenuti a condizioni meteorologiche limitrofe al pari di un'insolitamente alta attivita' magnetica", oppure "pioggie meteoriche".

Fonte: Vzglyad

italia.pravda.ru/world/3244-1/
29/09/2006 21:59
 
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Per Pyero D'Angela

Ma il fatto che una foto sia fasulla non implica che non ci sono foto vere !!! Ad esempio non si puo' dire che Giulio Cesare non è esistito solo perché gli attori che lo impersonavano non erano realmente Giulio Cesare.

Vedi il mio post precedente. E capirai perche il fenomeno ufo ( qualunque cosa sia ) mi interessa non tanto per sapere se sono extra-terrestri, infra-terrestri, viaggiatori nel tempo, etc... ma soltanto perche sfugge a tutte le leggi fisiche da una parte e psicologiche dall'altra. Che è come una religione, ci si crede o non ci si crede. Che quelli che non ci credono hanno argomenti giusti quanti quelli che ci credono.
E' un fenomeno che non ha senso, come se mostrandosi volesse comunque negarsi.

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Nella nostra redazione è arrivata un email dove un tizio afferma che ha visto cadere un uffo nei pressi della sua fattoria, è andato a vedere e guarda cos'ha trovato tra i rottami dell'uffo:



Ma insomma, per chi ci avete preso, serve ben altro per infinocchiarci...mmazza che brutto però [SM=x39918]



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Secondo quel tale dell'email pesa 2 kg, ma è una emerita cagata, scusate il termine, infatti secondo il peso specifico moltiplicato per la semidispersione massima al quadrato diviso pì greco per l'ipotenusa...esce fuori...che esce fuori? Non ricordo...che esce fuori? Alberto? Albeeertooooo? Ahooo ndo stai???



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Scusate vorrei aggiungere che oltre a concordare con i vari Pyeri posso dirvi che monitorando il cielo dalla mattina alla sera non ho mai visto un ufo stessa cosa lo potete vedere con i vostri stessi occhi sul sito della nasa dove un live "telecamere nello spazio" si osservano le varie missioni senza censura e di ufo nisba.


Astrofisico per passione

Con i miei molteplici cannucchiali in piú di 20 anni di osservazione ultraplanetaria non ho mai visto un ufo
04/10/2006 13:24
 
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Vorrei fare una domanda a Calibano ma cosa centra Carlo Bolla
sono anni oramai che é fuori da tutto, l'ufologia odierna é un rimasuglio "purtroppo" della vera ufologia di qualche anno fa rendiamocene conto!


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05/10/2006 10:23
 
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