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Brava Penny, Australia iridata

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2006 19:48
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Nella finale dei Mondiali, le Opals battono 91-74 la Russia con una prova strepitosa di Taylor, stella di Schio, che chiude con 28 punti e 9 rimbalzi



Dopo la Spagna, l’Australia. I Mondiali maschili e femminili hanno incoronato due novità anche se le Opals, come gli australiani chiamano la loro nazionale femminile, dal 1996 erano sempre salite sui podi planetari (due argenti e un bronzo olimpico, due bronzi mondiali) senza mai raggiungere il gradino più alto. Non è l’unica analogia coi maschi: la sconfitta, la Russia, come la Grecia in Giappone, è la squadra che nelle semifinali ha compiuto la grande impresa, superando gli Stati Uniti imbattuti dal 1996. Ma, poi, si spegne in finale, arranca fino al break australiano arrivato presto, nel secondo quarto, quando Penny Taylor, bicampionessa d’Italia in carica a Schio, comincia la partita della vita, quella da ricordare per sempre.

PENELOPE. Finisce 91-74, per l’Australia. Penelope, la stakanovista che gioca nei mesi freddi in Italia, d’estate nella Wnba a Phoenix e in nazionale (un bronzo e un argento alle spalle), chiude il primo tempo con 13 punti (43-35), ne realizza 9 nei primi 6’ della ripresa che segnano definitivamente la gara, con le Aussie a +21 (63-42). Conclude con 28 punti e 9 rimbalzi, miglior realizzatrice di un incontro che le russe hanno tentato di rimettere in piedi (70-60 al 32’) senza mai riuscirci.

BIONDE. La finale era attesa come la sfida tra le due pivot più forti, bionde e avvenenti del mondo. Lauren Jackson, 25 anni, 1.95, votata miglior giocatrice della Wnba nel 2003 (gioca nelle Seattle Storm), arrivata alla partita con la Russia come miglior realizzatrice del Mondiale a oltre 22 di media. S’è presentata in campo con la bandiera dell’Australia dipinta sulla spalla e "Go Aussie" scritto sui polpacci. Era diventata un caso quando, prima di Atene, aveva posato (molto castamente) nuda con altre atlete australiane. E Maria Stepanova, 27 anni, 2.03, n.1 d’Europa con Samara nel 2005, anche lei protagonista di un piccolo scandalo quando nel 2001 lasciò la Wnba dopo poche partite per amore (adesso ci è tornata con un bel bimbo).

DOPPIE. Tutte due hanno chiuso in doppia doppia (Jackson 16 punti, 11 rimbalzi, Stepanova 17 e 13), ma Maria è stata la chiave della resistenza iniziale delle russe, mentre Lauren è uscita alla distanza, quando la Taylor aveva già dato una impronta alla partita. Nella finale per il terzo posto, gli Stati Uniti hanno travolto 99-59 il Brasile. Conquistano un bronzo amaro, come quello dei maschi.
feat. gazzetta.it


24/09/2006 19:48
 
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