VILLORBA (Tv), 1 ottobre 2006 - La Supercoppa italiana è del Benetton Treviso. I veneti superano 76-73 l'Eldo Napoli e, 103 giorni dopo lo scudetto, iniziano la nuova stagione con un trofeo per la gioia di un pubblico che non sembra avere ancora smaltito l'euforia della vittoriosa finale scudetto contro la Fortitudo Bologna.
LA PARTITA - L'Eldo inizia a mille all'ora: Brown non indugia mai, cerca sempre di battere l'avversario in uno contro uno per trovare il tiro da sotto o lo scarico a un compagno sul perimetro in caso di aiuto difensivo. Sesay, Trepagnier e Morandais sono potenzialmente devastanti dall'arco dei tre punti e dopo 5' i campani conducono 15-10. Spesso la fretta è cattiva consigliera, ma la scelta di prendere il primo tiro utile è filosofica e costringe la difesa trevigiana a forzare qualche scelta difensiva. Con Rocca, Malaventura e Flamini è una Napoli più fondata sul mestiere che accusa il 7-0 degli azzurri Mordente e Gigli e si trova sotto per la prima volta nel match dopo 8'. A fine primo quarto siamo 21-21 con sei giocatori per parte già a segno. L'Eldo fatica a mixare l'anima iperatletica del suo starting five con quella operaia del resto della squadra. Il Benetton sembra a un punto migliore dello scorso anno quando la cura Blatt sembrava indigesta soprattutto a un Goree che ora appare invece tirato a lucido come fosse nel pieno della stagione. Le percentuali di tiro lasciano un po' il tempo che trovano e quando proprio Goree ispira un 7-2, per il vantaggio 30-29, il pubblico del Palaverde trascina in piedi a battere le mani anche l'indimenticato Mike D'Antoni, coach degli scudetti 1997 e 2002, e buona parte dei Phoenix Suns che, sotto la guida del tecnico italoamericano hanno iniziato proprio a Treviso la preparazione precampionato.
NAPOLI PERDE LA BUSSOLA - Mordente prende le misure a Brown e Napoli perde la bussola come fosse un'imbarcazione senza timoniere. Con un parziale biancoverde di 15-3 si va al riposo sul 43-34. Se nel primo quarto Napoli aveva dominato sotto i tabelloni con ben 11 rimbalzi dei suoi piccoli, nel secondo Treviso ne cattura 12 (contro 4) di cui 11 di uno scatenato Goree. Nell'intervallo grande festa Vinny Del Negro, stella del tricolore 1992 e ora nello staff dirigenziale di Phoenix, e poi si riprende da dove si era finito: Napoli, con Brown da guardia a fianco di Malaventura, impiega due minuti per trovare il canestro e Soragna si sblocca con la tripla del 50-36. Brown ritrova il canestro dopo 9 errori e quando Napoli prova a pensare meno e agire di più rientrando a -8. Vitucci, sostituto di Blatt che osserva la festività ebraica dello Yom Kippur, rimanda in campo Goree che con tre canestri in fila arresta la rimonta dell'Eldo e al 30' il tabellone recita 61-50 per io Benetton. Ancora Goree, mvp incontrastato del match, e una tripla di Frahm segnano il +16 che in teoria dovrebbe chiudere il match. Per tutti, ma non per Spinelli che, approfittando delle carenze difensive di Lyday, segna quattro canestri e poi imbecca Larranaga che infila i liberi del 68-63 con 4' da giocare.
RIMONTA SFUMATA - Per tre volte Napoli ha la palla del possibile -2, ma spreca tutto ed è Goree che dall'angolo infila la tripla del 71-63 con 2'21" sul tabellone. Morandais mette cinque punti in un lampo, Spinelli infila due liberi e siamo 74-70 a 1'25". Soragna fa 1/2 dalla lunetta, una palla persa per parte e ancora Spinelli, in piena trance agonistica, con due liberi sigla il 75-72 a 44". Lyday sbaglia da fuori, Mordente attende ad arte che manchino 8" per mandare in lunetta Spinelli che fa 1/2. Goree segna solo un libero, Treviso tenta il suicidio rinunciando al fallo tattico, ma Morandais sbaglia il tiro che vale l'overtime sulla sirena.