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INLAND EMPIRE di David Lynch

Ultimo Aggiornamento: 13/06/2007 00:33
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ghamoz, 03/06/2007 20:06:

Presentato come il capolavore del regista osannato in giro e nella rete.

Ebbene la storia e che non estiste storia un susseguirsi di sdene senza senso e slegate l'una dall'altra, con nessun filo logico.

Lynch voleva fare proprio questo e gli riesce bene.

gli stupidi siamo noi che lo guardiamo e che magari scriviamo anche che è un genio.

Un'inutile noioso e pedante esercizio di stile , sconclusionato e patetico.


Propongo di ripristinare la pena di morte per lui, L'attrice protagonista e tutti icomprimari e coloro che l'hanno prodotto, e che sia una morete dolorosa e lenta con proiezioni di Giovannona coscialunga e viva la foca.




mah, sono un comune spettatore, forse un po' evoluto a forza di aver scaldato le sedie dei cinema, ma quando vidi il film, qualche mese fa, ebbi a scrivere questo che posto sotto, e ciò che trovo inutile, e direi sbagliato, è proprio cercare un'interpretazione logica al film.
Può essere logico mettere in ordine tutte le sequenze cinematografiche che la nostra vita di spettatori ha archiviato nel cervello?
Ecco, forse il film di Lynch è proprio una proiezione delle stesse, e quindi è un grande, infinito omaggio al cinema.
Comunque, ecco qua cosa scrissi a caldo:

Inland Empire 17/02/2007
Credo sia semplicemente impossibile descrivere ciò che è passato sullo schermo nelle interminabili tre ore di questo film di David Lynch.
Impossibile descriverlo quantomeno con le chiavi interpretative che sono alla nostra "umana" portata di spettatori, per quanto si possa essere appassionati di cinema con una qualche esperienza.
Già era difficile seguire il precedente Mulholland drive anche se uno spettatore attento poteva riuscire a individuare in quel film la separazione tra reale e onirico. Due piani narrativi precisi.
Qui la faccenda si fa ancora più complessa perché i piani narrativi contemporanei in Inland empire sono almeno quattro, e con sottovarianti.
Il primo dei quattro è riferito al mondo reale e riguarda la realizzazione di un film la cui protagonista è interpretata dallattrice Laura Dern. Il film è un remake di un film polacco degli anni 30, mai terminato per la misteriosa scomparsa dei protagonisti.
Il secondo è il film stesso durante la sua realizzazione, ovvero ciò che vediamo sullo schermo in quel momento non è il film di Lynch, ma scene del film che viene girato nel film.
Il terzo è il film degli anni 30, (o scene della vita dei protagonisti di quel film) ambientato nella Polonia di quei tempi.
Il quarto (credo totalmente onirico) riguarda una sorta di sit-com i cui interpreti sono giganteschi conigli antropomorfi, con tanto di risate registrate come nelle sit-com televisive. Le sottovarianti si riferiscono a una possibile vita propria che pare i personaggi di quei due film abbiano, e qui si sconfina evidentemente nell'onirico evocando i sogni o l' immaginazione degli attori dei due film che si protrae oltre le scene girate nei film stessi.
Credo che la chiave del film stia proprio in questo mobile intrecciarsi di piani narrativi e di situazioni, dove vengono annullati il confine tra attore e spettatore, tra spettatore e film, tra ciò che percepiamo e ciò che probabilmente il film percepisce su di noi e proietta sullo schermo, come se quello che stessimo vedendo sia il riflesso infinito di un interminabile gioco di specchi e come se ogni specchio, ogni proiezione, fosse un mondo a se stante, di cui cogliamo solo frammenti che appaiono mescolati senza alcuna apparente connessione logica un po' come lo sono i ricordi dei tanti e tanti film che abbiamo visto in vita e che portiamo dentro nella scatola del nostro cervello.
Lynch si concede l'uso di tutte le tecniche cinematografiche possibili per quanto riguarda inquadrature, obbiettivi, luci, sonoro, arrivando a generare punte di estrema inquietudine ai confini dell'horror puro (forse per tenere svegli gli allucinati spettatori :D ) .
Non riesco a definirlo con un giudizio netto e non so neppure se quanto ho scritto possa ritenersi un' interpretazione verosimile di quanto ho visto.
Paradossalmente chi valutasse questo film come pessimo avrebbe altrettanta ragione di chi lo consideri un capolavoro. E' una gigantesca opera visionaria, questo sì.
E forse nemmeno Lynch ha inteso dargli un senso. O forse il senso è tutto racchiuso in una delle immagini finali del film in cui Laura Helena Harring, la mora interprete di Mulholland drive appare e sorride a Laura Dern, interprete di questo film. Avete assistito a un film di Lynch, sembrano dire, e già questo è dire tutto.






[Modificato da wsim 05/06/2007 17:48]
05/06/2007 17:44
 
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