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RICERCA E TERAPIA GENICA. A Costozza si cerca il segreto di un clan dell’Altopiano che è immune a pressione alta, diabete e cuore affaticato
I Baù francesi sotto esame: «Dna magico»
Il team di scienziati della “Baschirotto” studia tutti i “rami” della famiglia emigrata da Stoccareddo
Franco Pepe
Cinquanta Baù a Costozza dai Baschirotto, a visitare i laboratori in cui si sta cercando di svelare il segreto del loro Dna da superman che li difende come fosse uno scudo di platino dalla malattie comuni che affliggono tutti gli uomini e le donne di questa terra tranne loro. Bisogna chiamarli con il nome di battesimo - il prénom come dicono in Francia a Ugine, Alta Savoia, dove vivono - perché se uno per caso dice solo Baù si girano tutti assieme. Ed è uno spasso.
Sì, cinquanta Baù, in fila per sei col resto di due, guidati da Lucien, un Baù in pensione. Il ceppo è lo stesso, originario di Stoccareddo, isola della salute perfetta, un enclave lontano da modificazioni ambientali, in cui la gente si sposa all’interno dello stesso clan e i matrimoni fra cugini all’inizio del Novecento venivano autorizzati dalla curia, dove su 402 abitanti 380 portano lo stesso cognome, un luogo magico che ha sviluppato un gene unico, privilegiato e protettivo.
È grazie a loro che Giuseppe e Anna Baschirotto - gli artefici della Fondazione per la ricerca sulle malattie rare creata nel 1987 nel nome del figlio Mauro - dopo 2 anni di test fra le contrade di questo paesino imboscato fra Foza e Gallio, hanno cominciato a frequentare i posti dove è cresciuto il popolo Baù, discendente di un unico capostipite giunto a metà del 1100 chissà come dalla Danimarca con questo potentissimo Dna prestato direttamente dagli elfi, è emigrato negli anni lontano dal campanile sperduto in fondo a una valle che non c’è, in Francia, in Brasile, in Australia: un esercito di 10 mila persone. Il motivo è semplice: capire le differenze provocate dal cambiamento di vita, per risalire al gene che fa stare bene, anche se non concede neppure ai Baù l’eternità. Così sono stati anche a Ugine, vicino ad Albertville, dove hanno casa tante famiglie giunte dall’Altopiano. E ora, i Baù, di ritorno dal raduno mondiale annuale di Stoccareddo, dove i Baschirotto quest'anno, a furia di fare prelievi, hanno esaurito tutta la scorta di siringhe, hanno ricambiato la visita: a Costozza hanno visto le provette in cui il loro sangue viene analizzato, e ascoltato le spiegazioni del capo scientifico Massimo Pandolfo e del genetista Uros Hladnik. È qui che si studia per quale sacro mistero gente che mangia sopressa, costicine e asiago stravecchio, che non disdegna il calice di rosso, che segna colesterolo alto e trigliceridi oltre la norma, non sa cosa sia la pressione alta, il diabete, il cuore che pompa a fatica. Decifrare il “codice Baù”, che da mesi richiama l’attenzione di tv e rotocalchi nazionali e stranieri, sta diventando più elettrizzante di un giallo a puntate. All’ultima pagina potrebbe comparire il nome del farmaco degli dei.
Giornale di vicenza
figata!!!
Cmkazmklmlak
PENTITEVI! FINCHE' SIETE IN TEMPO, PENTITEVI!!!
La Scozia ha Nessie, gli Usa hanno il BigFoot
ed il Tibet ha lo Yeti.
Noi di Vnw abbiamo Penics, la nostra grottesca creatura. |  |
Supremo Adoratore della PERUSSOLA
Finche' c'e' birra c'e' speranza !!!
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potrai vincere ricchi premi e cottilons !!! |