Capodanno alla tenuta San Sebastiano
ROMA (3 gennaio) - Speravano di passare il miglior Capodanno della loro vita, immersi nel verde della tenuta di San Sebastiano, sull'Appia Antica, a Roma. Sognavano di salutare il nuovo anno ammirando i fuochi pirotecnici, sorseggiando ottimo champagne come previsto. Ma così non è stato. Doveva essere una festa organizzata da studenti per studenti e si è trasformata in una serata da dimenticare: senza cena, spazi sporchi, toilette impraticabili, file interminabili, e per tremila nemmeno la possibilità di entrare. Nella giornata di ieri decine le denunce e i commenti sulla “festa truffa” a
www.ilmessaggero.it. «Abbiamo pagato 80 auro a persona per accedere al buffet - dice Cecilia M., 20enne, studentessa di filosofia alla Sapienza. - e per la discoteca dopo il cenone, ma quando siamo arrivati, alle 21, da mangiare non abbiamo trovato nulla».
Cecilia racconta di essersi accorta dell'annuncio «pubblicato sul sito studenti.it» e di aver comprato il biglietto «per me e per 15 miei amici toscani». Per loro la sorpresa è stata ancor peggiore, visto che si sono sobbarcati il viaggio in treno da Pisa e Firenze. «A mezzanotte, di champagne nemmeno l'ombra - spiega Cecilia - così come non c'erano i tavoli per chi aveva prenotato la cena seduta». La bellezza di 120 euro andati in fumo.
Le tre sale della villa (circa 700 metri quadri) erano «in condizioni pietose». Tutto il servizio di catering - che, stando agli organizzatori, sarebbe stato curato da un ristorante della zona di piazza Istria - si riduceva a «un paio di scodelle in plastica con della pasta e fagioli. Non c'era null'altro».
Già, ma chi sono gli organizzatori? Tutto porterebbe alla sigla “Romagiovane”, una specie di marchio dietro il quale si trincerano circa 70 p.r., molti studenti, che per hobby organizzano feste nei locali da ballo romani. Una lunga catena, di cui molti sono anello debole, mentre pochi sarebbero i veri responsabili di un Capodanno finito male, che alcuni hanno anche denunciato ai carabinieri. Al primo gruppo appartengono Andrea G. e Flavio D. due studenti ventenni che si sono limitati a vendere qualche biglietto tramite passa parola. «Ne ho venduti 10 - dice Andrea, uno studente poco più che 20enne - e ho dovuto risarcire di tasca mia alcuni amici. Se avessi saputo non avrei accettato». Lui alla festa non è andato, come invece ha fatto Simone C., 22 anni studente della Luiss. «Mi sono occupato di coordinare le hostess e di accompagnare la gente ai tavoli - racconta - Doveva essere una festa privata, ma dopo la mezzanotte sono arrivate circa 3mila persone, molte delle quali con il biglietto falso. E' stato un vero e proprio assalto».
Simone ha venduto circa 80 biglietti, da cui ha ricavato 20 euro ciascuno, «anche se devono ancora pagarmi. Appena lo faranno dovrò anch'io risarcire i miei amici». Intanto su Facebook sono stati nati decine di gruppi sui quali gli utenti denunciano la truffa subita la notte di capodanno. «Capodanno alla tenuta San Sebastiano...che fiasco» conta 342 iscritti. Lo stesso sito su cui era stata pubblicizzata l'iniziativa: tra i responsabili dello staff compare Luigi F., studente all'università di Roma tre.
Tra le denunce dei lettori del Messaggero.it c'è anche chi ha sporto denuncia, come Erica che scrive: «Visto l'orribile capodanno sono andata a sporgere denuncia ai carabinieri. Anche se non rivedrò mai più i miei soldi voglio almeno che sia fatta giustizia».
E ancora le parole di Cinzia, la mamma di uno dei ragazzi che aveva comprato il biglietto: «La festa si è trasformata in una vera bolgia - racconta - Non solo abbiamo scoperto di essere stati truffati, ma all'improvviso ci siamo trovati invischiati in una rissa, frutto del malcontento generale». E mentre in tanti si lamentano, dai vari siti internet stanno lentamente scomparendo gli annunci pubblicati prima di capodanno.
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