Lo scrivano sKyLe

AlbertoDraghi, 02/11/2011 15.52:

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Ciao,
provo a scrivere in questo thread sperando che l'autore lo legga ancora.
Sono rimasto molto colpito da questa poesia, che trovo essere anche molto musicale, e vorrei sapere se Skyle scrive ancora e sì dove.
Forse era meglio mandarti un messaggio in pvt ma sono sicuro che interessi tutti

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sKyLe, 05/01/2012 17.54:

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Al mondo scoprir
ho dovuto,
nuovamente amarezza.
Un senso alla mia vita
avevo trovato!
L'avermi cercato...
L'avermi lusingato...
L'avermi ottenuto...
Perchè il mondo è così infame
da dover estrarre al mio cammino
l'ennesima beffa letale?
Ma una cosa ora vorrei capire:
il dover scontare pene,
di quale peccato e
di quale dovuto...
Lei è la
e io qua.
Lei dorme,
in questa notte gelida.
E io scrivo, disperato,
in questa notte infame.
Lacrime rigano il mio volto
or ora...che scrivo!
Lei non vedrà mai.
Ma leggerà, prima o poi...
Forse.
Ti Amo Jo.

[Addì 29.12.2011 by sKyLe ]

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sKyLe, 16/03/2012 01.39:

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...e scrivo Jo su tutti i muri,
quelle pareti tappezzate di me.
E' un chiodo fisso che non svanisce,
perchè martello e puntello di se...
Ho lasciato morire quel fiore:
maledetta presunzione di me.
E' una fine triste,
inevitabile,
perchè piango
e rimpiango di me.
Dunque,
hai cessato di amarmi.
E dovrò anch'io cessar d'amarti?
D'improvviso
hai deciso di dimenticarmi,
esto non devi cercarmi,
che a quel pensiero, spero di averti dimenticata.
Consideri lungo e pazzo
il mio desiderio di donarti amore
ma hai deciso
di lasciarmi alla deriva
del cuore.
Pensa,
che un giorno,
ad una certa ora,
spiegherò le ali
e i mie passi usciranno
a calcare un nuovo sentiero.
Ma...
se senti che a me sei destinata,
se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
in me nulla si spegne nè si dimentica.
Il mio essere si nutre del tuo amore, amata,
e finchè tu vivrai sarò tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.
Ma oggi... per ora... imparo a nuotare!

[Addì 15.03.2011 by sKyLe ]

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sKyLe, 24/09/2012 12.39:

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E tu... dove sei?
Avverto al cuore
una certa malinconia.
Un lunedì iniziato grigio,
la telefonata che non t'aspetti,
l'amico fragile.
Manca da troppo tempo, in me,
la luce della tua energia.
Per troppi mesi
ho divorato la speranza.
Ma il ghiaccio
piovuto addosso
dell'amico,
mi risveglia ed esclamo:
anche tu, no!
Eravate l'esempio che l'impossibile... può.
Testimoniavate che il paradosso... non deve.
Lacrime e pioggia si confondono.
Grigiore e tristezza si abbracciano.
Ma lottate per quel che avete costruito,
lottate per quel che avete progettato,
perchè nulla è perduto
e la testimonianza di una figlia
deve farvi riflettere.
E torno chino sulla mia scrivania:
dovere, lavoro e malinconia.

[Addì 24.09.2012 by sKyLe ]

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