ieri i risultati dell'autopsia
Oggi è il triste giorno dell'addio a Libero Corso Bovio. Come vi avevamo preannunciato il funerale del noto penalista milanese,
morto suicida lo scorso nove luglio, si è tenuto oggi nella chiesa Santa Maria della Passione, in via del Conservatorio a Milano.
Ieri è stato anche il giorno dell'autopsia, i cui risultati sono già stati resi noti. L'autopsia, effettuata dal medico Carlo Goj dell'Istituto di medicina legale, "non ha evidenziato alcuna patologia evidente", allontanando l'ipotesi, ventilata nei giorni scorsi, che il gesto di Bovio fosse stato motivato dalla consapevolezza di una grave malattia. Intanto il pm Massimiliano Carducci sta continuando a sentire i collaboratori, amici e familiari di Bovio per cercare di capire perché si sia ucciso.,
L'Agi, facendo riferimento ai funerali di oggi, pubblica questo comunicato: sono cominciati,
nella chiesa di Santa Maria della Passione, a Milano, i funerali del noto penalista Corso Bovio che, lunedi' scorso, si e' tolto la vita
sparandosi un colpo di pistola nel suo studio di via Podgora. La bara in legno chiaro dell'avvocato, coperta da una toga, e' stata portata in chiesa.
Numerosi i colleghi e gli amici che hanno voluto essere presenti per rendere l'ultimo omaggio a un indiscusso "principe del foro".
Tra questi, l'ex imputato di "mani pulite", Silvano Larini, che fu difeso da Bovio, l'ex pm di quella stessa stagione, Gherardo Colombo, il parlamentare di Forza Italia Gaetano Pecorella, il presidente dell'ordine degli avvocati di Milano, Paolo Giuggioli, l'ex presidente dell'ordine dei giornalisti della Lombardia, Franco Abruzzo, i pubblici ministeri che Bovio "sfido'" in importanti inchieste, Francesco Greco, Eugenio Fusco e Silvia Perrotti (titolari di indagini come Antonveneta e Parmalat).
Sulla dinamica dell'incidente non ci sono dubbi: si tratta di suicidio. Come avevamo scritto in un altro post, molto probabilmente, le ragioni del gesto rimarranno un segreto custodito in quella bara di legno chiaro.
I buoni vannoinvece ioche sonovado dove voglio
Errare è umano, perseverare è cattolico