SUCCEDE ANCHE QUESTO

mi basta immaginare questa scena.
siamo in salone,io e mia madre.
entrano in casa dei delinquenti.
cominciano a picchiare e torturare mia mamma,anziana ed impotente.
vedo che soffre,e per caso ho un 'arma,un'arma qualsiasi.
beh,non ci penso un momento.
LA USO!
questo non è un ritorno alle barbarie,ma semplicemente un sano istinto di autodifesa.
se l'umanità è ancora a questo stadio primitivo,non è colpa di nessuno,o meglio è colpa di tutti.
________________________________________________________
"la madre dei cretini è sempre incinta"
loveme

premesso che il mio pensiero mi impone di essere contrario alla pena di morte e tutto sommato anche all'ergastolo...

il mio essere garantista purtroppo può cozzare con la ribellione che ti attaneglia quando sei vittima di soprusi o vedi che qualcuno 'colpisce' persone che non possono difendersi
e qui mi riferisco a quanto detto da cri-loveme

per questo ricordo che i codici penali degli stati democratici e civili
prevedono 2 reati dolosi

eccesso di legittima difesa
eccesso putativo di legittima difesa

sono reati gravi ma molto meno dei relativo reato principale di omicidio.

queste previsioni di legge dovrebbero a mio avviso ricoprire quell'area grigia di dubbio sulla liceità della vendetta

mi spiego meglio:
la vendetta non è lecita, però se nella violenza flagrante di un fatto criminoso l'uomo si vendica da solo lo puniamo diciamo per la sua mancanza di sangue freddo e lucidità mentae e non per il reato vero che ha commesso

in parole povere dovrei essere punita perchè non ho permesso a qualcuno di torturare ed uccidere la mia anziana madre?
________________________________________________________
"la madre dei cretini è sempre incinta"
loveme

il mio non era ungiudizio così netto!

ho concentrato una più ampia e articolata riflessione che in parte trasparisce anche dai post precedenti

esistono cose giuste in sè, cose giuste per noi stessi, cose accettate come giuste dalla società in cui abbiamo deciso di appartenere

detto questo nascono comunque dei conflitti che dovrebbero essere risolti senza generarne altri

per cui appurato che uccidere non è lecito, nessuno può arrogarsi i ldiritto di farlo, la società ha deciso di punire con il carcere chi lo fa. ok?

nel caso la giustizia personale' non riesca a rimettersi a quella sociale la stessa società ha ritenuto di riservare un trattamento particolare ovvero

punire in qualche modo chi non si è adeguato a quanto deciso nelle regole della società, ma tenendo di conto della situazione particolare

in parole + povere quello che in molti pensiamo:

mi vendico e mi costituisco, non è una idea personale e strampalata... ma è codificata già nella legge sia civile, che in tanti ordinamenti religiosi.

[Modificato da solitario 07/11/2001 14:42]

il problema è che spesso, troppo spesso, la persona che nella flagranza in cui subisce un atto criminoso e violento reagisce (non "si vendica" - reagisce per difendere chi o ciò che gli è caro) viene quasi sempre processata e , pur se con attenuanti, condannata...
chi è la causa di questa reazione (il criminale) in un modo o nell'altro quasi sempre la sfanga...
*___________________________________*

"If any question why we died, tell them it's because our fathers lied: in the first hour of my first day in the front trench I fell"

Luca

quello di gugo.. è un altro tipo di problema, che non attiene alla giustizia delle leggi, ma al modo con cui viene applicata e ai modi con cui la società stessa si impone di aiutarne l'applicazione.

Scusate, ma mi pare che qui ci si stia un po' allontando dalla domanda iniziale che, se non vado errando, chiedeva di pronunciarsi a favore o contro la pena di morte. Di dire cioè se si è favorevoli o meno a un ordinamento giuridico che questa pena preveda. E a questo riguardo mi pare che siano logiche solo due posizioni: sì o no. Sì, ma...No, però...sono secondo me posizioni insostenibili. Dopo di che il discorso è scivolato sulla vendetta privata, sul diritto alla difesa e ai suoi gradi di legittimità, sulle emozioni e le passioni che un atto di violenza può suscitare. Tutte divagazioni che conducono alla sfera della soggettività: perchè ognuno di noi ha una razionalità e una passionalità diverse; una cultura e una esperienza diverse, un patrimonio di sopportazione e di pìetas diverso che può oscillare tra Don Rodrigo e Fra' Cristoforo. E allora si rischia di mettere insieme Beccaria e De Amicis, Voltaire e Nietszche, Buddha e Mao Dze Dong, Gesù Cristo e Che Guevara. Si va in confusione e se ne esce con una posizione ambigua, con una non-scelta.
________
Saluti
Marlowe

Marlowe,per me la scelta è chiarissima:
NO alla pena di morte,uno stato non puo essere il carnefice di nessuno.
Le mie "divagazioni"riguardavano il problema del singolo individuo,che si trova,suo malgrado,a dover fare delle scelte MOLTO difficili e penose.
Ovviamente,auguro a tutti di non doverle mai fare.
________________________________________________________
"la madre dei cretini è sempre incinta"
loveme

lo Stato non può e non deve essere il carnefice di nessuno...
i miei dubbi e le mie angosce derivano dal fatto di non essere un Stato e di conseguenza senza emozioni ma un essere umano che vive di emozioni e certe emozioni le ha vissute sulla propria pelle...

per quanto riguarda la compassione... anche quella bisogna meritarsela... ma qui non c'entra nulla e mi fermo...
*___________________________________*

"mentre volo sopra le ferite delle città, come è solo un uomo lo so solo io, oltre le nuvole, fosse possibile ancora, un minuto più in là, con questa terra ai miei piedi più scura e più nera a vederla da là,
ma un giorno il giorno tornerà"

Luca