Domani Tele+ manda in onda un documentario su Federico Fellini, in vista del decennale della morte, in Ottobre.
Qualche anticipazione da "Repubblica":
"Credo di aver sempre inventato. Per me sono molto più vere le cose che non sono accadute ma che mi sono inventato.
Così è successo per la città in cui sono nato: Rimini, quella vera, in cui ho passato la mia esistenza di giovinetto e di studente, si è quasi allontanata per lasciar posto a Rimini, alla città, al paese completo in tutti i suoi dettagli nei film in cui ne ho parlato0.-I vitelloni o Amarcord.
Insomma, sono un gran bugiardo, questa è la conclusione."
"Non ho mai avuto problemi con gli attori, anche quelli più temperamentosi, anche le dive. Prima di tutto perchè amo gli attori, mi sono proprio simpatici; adoro il loro aspetto infantile, bambinesco, le loro bizze.
Le marionette sono contente di essere marionette se il burattinaio è uno che sa fare il burattinaio."
"I miei film nascono perchè firmo un contratto, prendo un anticipo, non voglio restituirlo e devo fare il film. (...) Se c'è una cosa pericolosa per un artista è proprio la libertà totale(...); l'artista psicologicamente è un trasgressore, ha bisogno di genitori, di un preside, di un arciprete, della polizia."
"Da quando ho cominciato a vivere la mia esistenza identificandola col fare film, il tempo si è come fermato, ho l'impressione di essere sempre stato in un teatro con un megafono a gridare, a fare il ciarlatano, il pagliaccio, il commissario di pubblica sicurezza, il generale. (...)
Ecco, sono circondato dal buio e dalla luce, buio in alto e luce attorno e poi una serie di ombre che si muove attorno da sistemare.
Mi sembra che la mia vita sia stata, si sia consumata e si stia ancora consumando in questa immagine."
...for I'm a rain dog too...
[Modificato da wartr 11/05/2003 2.21]