Chiude la piazza virtuale Bill Gates:"Non so nulla"
Dopo l'annuncio choc di Msn, che intende cancellare tutte le sue chat gratuite, molti pareri si sono incrociati. Gruppi per la tutela dell'infanzia plaudono all'iniziativa, Lycos la definisce "irresponsabile".
Chat: pareri divisi per addio Msn
Bill Gates: "Io non ne so niente"
Dopo l'annuncio choc di Msn, intenzionata a chiudere e cancellare tutti i suoi servizi gratuiti di "chat" in 28 paesi, numerosi pareri e reazioni si sono incrociati sui diversi media. Il numero uno di Microsoft, sorprendentemente impreparato, nonostante le numerose anticipazioni della stampa mondiale sulla drastica politica di Msn, intervistato a proposito dai giornalisti, tutto quello che ha saputo dire è stato: "Non ne so niente, vi risponderò quando lo avrò letto".
Il provvedimento, peraltro confermato da una comunicazione presente sul sito ufficiale della società online di Microsoft, nonostante la titubanza di Bill Gates, del resto è chiaro e non lascia spazio a interpretazioni: i servizi gratuiti microsoft di chat, che permettono agli utenti di scambiarsi informazioni in tempo reale senza conoscere l'identità dell'interlocutore, saranno interrotti il 14 ottobre.
Esclusi dalla lista nera dei paesi in cui verranno bandite le chat di Msn ci sono solo Usa, Canada e Giappone, ma anche in questi paesi per entrare nelle stanze virtuali di Microsoft occorrerà registrarsi e pagare con carta di credito.
Ancora non è chiaro se la scelta di Msn sarà seguita dai suoi principali concorrenti, Yahoo in testa. Altri provider, come Lycos, l'hanno definita "irresponsabile" perché indurrà i più piccoli a trasferirsi in "stanze" ancora meno controllate.
Microsoft, dal canto suo, in un altro comunicato ha invitato gli utenti delle chat gratuite a utilizzare il sistema "Messenger", che, a differenza delle chat anonime, rimane attivo e permette forme di comunicazione simili conoscendo l'identità della persona con la quale si sta dialogando.
Chi ha plaudito all'iniziativa sono state numerose organizzazioni assistenziali europee e gruppi per la tutela dell'infanzia. In Belgio, per esempio, lo ha fatto l'associazione anti-pedofilia Child Focus, mentre Chris Atkinson, a nome dell'associazione di beneficienza NSPCC, ha commentato: "Questa notizia è un passo aventi molto positivo, e contribuirà a chiudere una linea di rifornimento molto usata dai profittatori sessuali che se ne servono per adescare bambini".