Mondiali fondo: argento a Di Centa

Secondo nella combinata-maratona

Terza medaglia per l'Italia ai Mondiali di sci nordico di Oberstdorf. L'azzurro Giorgio di Centa ha conquistato l'argento nella combinata-maratona (15 + 15 km), completando il percorso in 1h19'21"3, a soli otto decimi di ritardo dal vincitore, il francese Vincent Vittoz. Al terzo posto si è classificato il norvegese Estil Frode, con lo stesso tempo di Di Centa. L'altro azzurro in gara, Valbusa, si è piazzato nono.


L'Italia del fondo ottiene un altro grande risultato, pochi giorni dopo la storica doppietta Piller Cottrer-Valbusa nella 15 km a tecnica libera. Stavolta è stato Giorgio di Centa a salire sul podio nella massacrante maratona-combinata, gara che si snoda su un percorso di 30 km equamente divisi tra passo alternato e skating.
Il 32enne di Treppo Carnico, fratello di Manuela, ha riscattato il brutto risultato della gara di giovedì e ha trovato le forze per recuperare nella seconda parte della corsa lo svantaggio che aveva accumulato nei primi 15 km. Di Centa, insieme a Vittoz (poi vincitore della gara) ha recuperato sul gruppetto di testa formato da Martin Bajcicak, Anders Sodergren, Frode Estil, Sergei Dolidowitsch, Mikhail Botvinov. Nel finale allo sprint l'italiano ha ceduto al francese, ma è riuscito a fare meglio di Estil, Bajcicak e Soedergren.
Per Di Centa si tratta della prima medaglia individuale in carriera, che si aggiunge all'argento e al bronzo già vinti in staffetta. Nei primi trenta anche Fulvio Valbusa, che si è affacciato nelle prime posizioni nella fase finale della gara ma non è andato oltre il nono posto. In 20.a posizione ha chiuso invece Piller Cottrer, e quattro posti più indietro è terminato Valerio Checchi.

"Sono molto emozionato - ha detto Di Centa dopo la gara - Dedico la medaglia a mia moglie Rita e alle mie bambine Laura, Martina e Gaia che avranno fatto un tifo infernale per me. Ho vissuto una settimana difficile, prima vivendo la tensione della vigilia, poi trovando una giornata negativa in gara. Cosl nella mia mente sono cresciuti tanti dubbi, si è fatta larga la paura di avere sbagliato qualcosa nella preparazione. E' stata una gara durissima e al tempo stesso indimenticabile, soprattutto nell'alternato dove non pensavo di soffrire talmente tanto. L'argento è il premio per una vita di sacrifici, sono arrivato a 32 anni per sentirmi ripagato di anni e anni passati sugli sci".

"Ho vinto tanto ma l'emozione di vedere mio fratello cogliere la medaglia d'argento è stata un'emozione fantastica. E' stata un vittoria colta con il cuore e con la testa - ha detto Manuela Di Centa commentantdo il grande risultato del fratello - La natura ci ha dato dei fisici meravigliosi, ma i nostri genitori ci hanno regalato una caparbietà meravigliosa, grazie alla quale Giorgio è riuscito a coronare il suo sogno. Ho visto la gara in televisione assieme a mia mamma ed ho pianto dall'inizio alla fine della gara. Che grande gioia...".

Complimenti