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Per 15 club sarebbe un buco da 250 mln
Lo spalmadebiti, che ha dato ossigeno alle squadre in difficoltà, va verso la bocciatura europea dell'Ue. Entro un mese si avrà la sentenza, ma ciò che è certo è che la legge, che aveva avuto l'ok da Mario Monti in quanto non considerata un aiuto di stato, ora è bloccata alla commissione mercato. I benefici del decreto violano le direttive sui bilanci: per 15 società si riproporrebbe un problema da 250 milioni di euro.
A lanciare l'allarme è stato l'avvocato Alberto Santa Maria, che è intervenuto alla riunione della Lega Calcio a Milano ed ha informato i club dei problemi che sta riscontrando l'iter del decreto all'Unione Europea. I problemi stanno sorgendo alla commissione commercio, dove la legge è al momento bloccata a causa dei suoi conflitti con le direttive sul bilancio di esercizio. Entro un mese ci sarà la sentenza definitiva che, se confermasse le voci provenienti da Bruxelles, sarebbe una quasi catastrofe per i nostri club.
Se la legge non passasse, infatti, 15 club di A e B (Inter, Roma, lazio, Milan, Lazio, lecce, Messina, Palermo, Genoa, PIacenza, Torino, Treviso, Salernitana, Ascoli, Venezia e Vicenza) dovrebbero inserire in soli tre bilanci la svalutazione del patrimonio calciatori oggi dilazionata in 10. Si parla di un nuovo buco da 250 milioni di euro. Il club che sarebbe maggioirmente penalizzato da questa eventualità sarebbe la Lazio, che ha un arretrato imponente di debiti che non riesce a smaltire. I funzionari dell'agenzia delle entrate parlano di situazione infausta: ci sono 157 milioni di debiti fiscali che crescono del 7,8% al mese.
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