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Allarme: "Trusted Computing" nei MacIntel

Ultimo Aggiornamento: 08/05/2006 23:20
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La Apple tace, non tace Paolo Attivissimo

Paolo Attivissimo, commentatore di autorità riconosciuta e multipiattaforma, macintoshista sereno ed equilibrato, lancia un allarme che, data proprio la fonte, riuscirà difficile (ma certo non impossibile) ai mac-fanatici coprire di ridicolo: nei nuovi MacIntel il chip di controllo TMP (Trusted Computing Module) per il Trusted Computing esiste, la Apple di fatto lo nega (non documentandolo in nessun modo, non rispondendo a precise richieste) e dunque s'ignora che cosa intenda farne.

Per i pochi che non lo sapessero ancora: il Trusted Computing, originato dal progetto Microsoft "Palladium", è un insieme di componenti hardware-software e di specifiche che fanno comunicare un computer col server apposito di produttori di software o di contenuti multimediali (CD musicali, DVD) in modo da rendere impossibile l'uso senza licenza del software come di musiche e film: in pratica, si assegna altrui il controllo del proprio computer e dei propri dati, spalancando la porta – osserva Attivissimo – "a forme di censura e sorveglianza senza precedenti (…): se la sicurezza è gestita dal chip, dobbiamo fidarci che il chip non contenga errori di implementazione o, peggio ancora, canali di accesso non documentati" (Macworld Italia ha parlato del TC e della sua propaggine software anticopia, il DRM, nella rubrica Risorse di dicembre 2005 e di aprile 2006).

Nelle prime macchine Intel consegnate mesi fa dalla Apple agli sviluppatori, un chip TPM era sicuramente presente; il suo scopo era evitare che Mac OS X Intel s'installasse su PC qualsiasi.
Come si è detto, sull'eventuale presenza di questo chip nei MacIntel ora normalmente in commercio il silenzio è totale. Tuttavia, dice Attivissimo, una cosa è certa, cioè che parti dell'OS di questi nuovi Mac quel chip lo va a cercare. Lo scopo dovrebbe sempre essere quello, ma "visti gli interessi di Apple verso la musica (iTunes), non sarebbe implausibile, per esempio, usare il chip come sistema di gestione del DRM (anticopia), con tutto quello che ne consegue in fatto di restrizioni all'uso imposte non secondo legge, ma secondo i ghiribizzi della RIAA/MPAA [le associazioni statunitensi dei produttori discografici e cinematografici, NdR]".

Ora, anche sulla base di fotografie pubblicate dal sito giapponese Kodawarisan e di altre, che Attivissimo ha ricevuto da una sua fonte, Attivissimo di dice certo "oltre il ragionevole dubbio" che quel chip esista, e riflette (i mac-ipersensibili interrompano qui la lettura):

"(…) nessuno vuole dire se i Mac Intel in vendita hanno o no il chip TPM, ma a me risulta che ce l'abbiano. E io non compro un Mac (anzi, non compro neppure un tostapane) se ha dentro un chip spione di cui non ho il controllo. Un abominio del genere è la negazione assoluta del termine personal computer. Il computer è mio, dannazione: non è in condominio con lo zio Bill, i limousinati di Hollywood e i boss della musica".

Che cosa fare dunque? "Comperare un Mac PowerPC prima che sparisca dal mercato, sapendo che comunque passeranno ancora due-tre anni prima che la migrazione sia completata e tutto il software sia disponibile in Universal Binary? Ingoiare il rospo e sperare che Apple usi il chip soltanto come sistema anticopia per evitare che Mac OS X venga installato su macchine non-Apple? Mollare tutto e rifugiarsi in Linux, magari una distribuzione su misura per macchine Apple Intel nella quale non ci sia il software di chiamata al chip TPM, e spegnere via BIOS/EFI il chip RPM? Cercare PC non-Apple senza TPM e metterci Linux?".

Noi non lo sappiamo, naturalmente, né lo sa Attivissimo, che però consiglia ai suoi lettori, come abbiamo fatto anche noi in passato, l'ottimo lavoro anti-Trusted Computing di Alessandro Bottoni.

(L'allarme di Attivissimo, intanto, si sta facendo sentire lontano: ne parla The Inquirer, che punta a RealTechNews che riporta l'articolo italiano in traduzione).




«mai litigare con un idiota , ti porta al suo livello e ti batte con l'esperienza.»

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