Oggi mi sono innamorato del formaggio di fossa: un amore al primo assaggio, una cosa divina.
Non ci conoscevamo e stamattina, passando davanti ad un negozio di alta gastronomia qui nei paraggi, ho sentito una voce che mi chiamava. Sono entrato e l'ho visto. Era lì, in un angolino che mi guardava suadente: una deliziosa mezza forma di questo capolavoro dell'arte casearia. Ne ho preso tre etti (undici euro, cazzarola, ma sacrosanti).
Arrivato a casa l'ho tagliato a scaglie non molto spesse, le ho distese su una fetta di pane e ho assaggiato: immediatamente ho sentito le papille gustative intonare l'Inno alla Gioia di Beethoven (era di Beethoven, sì?
).
Non ci lasceremo mai più