Corano (66.1-5): «O Profeta, perché, cercando di compiacere le tue spose, ti interdici quello che Allah ti ha permesso? Eppure Allah vi ha prescritto un modo per sciogliere i vostri giuramenti. Quando il Profeta confidò un segreto ad una delle sue spose, e questa lo andò a riferire [ad un altra], Allah lo informò [ed egli] ne confermò una parte tenendone nascosta un’altra. Se entrambe [voi spose ribelli] ritornerete ad Allah, è segno che i vostri cuori si sono pentiti. Se invece vi sosterrete a vicenda contro il Profeta, [sappiate] allora che il suo Padrone è Allah. Se [il Profeta] vi ripudiasse, certamente il suo Signore vi sostituirebbe con delle spose migliori di voi, sottomesse ad Allah, credenti, devote, penitenti, adoranti, osservanti il digiuno, già sposate [in precedenza] o vergini».
Questi versetti dell’infallibile e sacro Corano si riferiscono ad uno scandalo sessuale scoppiato nella famiglia Muhammad. Il Santo Profeta, infatti, per adempiere ai doveri coniugali, aveva riservato a turno una notte a ciascuna delle quattro spose (bontà sua). Un giorno però la sposa Hafsa (in fervente attesa del proprio turno) lo beccò in flagrante con la schiava Maria, si infuriò e minaccio uno scandalo. Il Santo Profeta la invitò a non dire nulla alle altre, promettendo di stare lontano in futuro dalla schiava Maria. Hafsa invece rivelò ad Aisha (un’altra sposa) il losco intrigo del Santo Profeta con la schiava, ed entrambe entrarono a gatto selvaggio in sciopero bianco.
Ma … m i r a c o l o ! Ecco dal cielo tuonare, con tempismo tanto perfetto quanto incredibile, le minacciose parole (66.1-5) del Dio Allah nei confronti delle spose ribelli. Fine dello sciopero bianco.
Questi sacri versetti - a mio parere, le divine parole più ridicole ed imbecilli che si possano leggere nel Corano o nella Bibbia (certo che è una bella gara) - vengono letti e riletti dal pio musulmano, senza che in lui sorga mai il minimo sospetto che il Santo Profeta abbia inventato e rivelato il Corano pro domo sua [a proprio uso e vantaggio]. Anzi, il pio musulmano vuole che i suoi bambini imparino questi versetti a memoria, e pretende che noi si abbia rispetto della sua religione, del Profeta e del Corano.
Difficile est, satiram non scribere (Giovenale).
Articolo di Paolo Malberti
I buoni vannoinvece ioche sonovado dove voglio
Errare è umano, perseverare è cattolico